Cibi senza glutine, sono più sani?

Per chi non soffre di intolleranza, escludere completamente gli alimenti con il glutine può essere negativo dal momento che i loro sostituti contengono più zuccheri e grassi trans.

Prodotti senza glutine

Sono milioni le persone che hanno deciso di eliminare il glutine dalla loro vita. Prima di tutto, si rinuncia a pane, pasta, farine di frumento e si finisce per smettere di mangiare tutti gli alimenti che lo contengono. È, tuttavia, una decisione giusta? I cibi senza glutine fanno bene?

Gli alimenti gluten free sono diventati molto popolari da quando si è cominciato a parlare, su internet e altri mezzi di comunicazione, di celiachia, un disturbo cronico della digestione. Sono in molti, però, a essere attratti da questo “mondo” pur non essendo celiaci.

Purtroppo, la moda ci sta inducendo a intraprendere una nuova dieta a base di cibi senza glutine che può causare danni per la salute. Se ne siete sostenitori convinti, vi offriamo qualche utile spunto di riflessione.

Avete difficoltà a digerire il glutine?

Donna che rifiuta delle fette di pane

Chiariamo, innanzitutto, il significato di due parole.

  • Celiachia: intolleranza permanente al glutine.
  • Glutine: complesso proteico presente in cereali come il frumento, l’orzo, la segale e tutti i loro derivati. Può essere impiegato anche nella preparazione industriale di un gran numero di alimenti, per via della sua elasticità e morbidezza.

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Secondo la relazione annuale del Ministero della Salute al Parlamento del 2016, la celiachia interessa circa l’1% della popolazione italiana. Questa prevalenza è simile in quasi tutti i paesi del mondo.

Si tratta di una malattia infiammatoria permanente che può provocare lesioni alla mucosa gastrica ostacolando l’assorbimento di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, sali minerali e vitamine).

Cibi senza glutine: alcune cifre

Secondo un articolo della BBC, 70 milioni di statunitensi hanno bandito questa proteina dalla loro dieta. Nel Regno Unito, invece, il 7% degli adulti la evita per motivi di intolleranza e allergie e un ulteriore 8% sceglie di acquistare cibi senza glutine perché sono in linea con uno stile di vita più sano.

Sempre nel Regno Unito, il 60% degli adulti ha acquistato prodotti senza glutine e in una famiglia su 10 è presente un membro convinto che il glutine faccia male.

 

Donna che respinge il pane per motivi di intolleranza

Stando ai dati Nielsen diffusi dall’AIC (Associazione Italiana Celiachia), sono circa 6 milioni gli italiani che per seguire la corrente gluten free sprecano letteralmente 100 milioni di euro l’anno. Anche in Italia una persona su 10 considera questa dieta più sana o ideale per dimagrire.

Confluire nella moda “gluten free” solo per perdere peso è però un grosso errore, soprattutto quando la decisione non è motivata da nessuna analisi o visita specialistica.

L’insidia risiede nel fatto che normalmente i cibi senza glutine sostituti del frumento o dell’orzo contengono una maggiore quantità di zuccheri e grassi trans. Sono questi elementi i veri nemici della salute se consumati in eccesso.

Ecco perché si rischia di ingrassare quando si improvvisa una dieta priva di glutine senza avere una preparazione adeguata. È quindi importante, farsi seguire da uno specialista.

Perché escludere il glutine dalla dieta?

Uno studio condotto presso l’Università Pompeu Fabra, Barcellona, afferma che non esistono motivi scientifici perché una persona non affetta da celiachia debba seguire una dieta priva di glutine. Al contrario, secondo Gonzalo Casino, responsabile della ricerca, si tratta di un regime alimentare negativo per la salute, perché elimina la fibra contenuta nel frumento e altri cereali.

Il glutine è importante per il nostro organismo perché previene le malattie cardiovascolari e riduce il rischio di alcune forme tumorali e del diabete di tipo 2. Bandirlo dalla dieta può provocare anche disturbi intestinali e malattie respiratorie.

Leggete anche: Quali sono le cause del diabete di tipo 2?

Attenzione alle mode

Non si può negare che il glutine sia presente nella maggior parte dei prodotti di consumo rapido e, certamente, escludere quest’ultimo tipo di alimenti, è una scelta sana. Non si tratta, tuttavia, soltanto di eliminare questa proteina, ma di ridurre il consumo di farine raffinate, zuccheri e grassi poco sani.

L’espansione del mercato dei prodotti gluten free, che in Italia vale 320 milioni di euro, sta rafforzando la convinzione che questa proteina sia pericolosa.

Se volete dimagrire, ma non soffrite di intolleranza al glutine, dovreste valutare le conseguenze di questa decisione sulla vostra salute. Le alternative che permettono di raggiungere l’obiettivo in modo sano sono  numerose.

Bibliografia

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  • Islam MA., Amin MN., Siddiqui SA., Hossain MP., et al., Trans fatty acids and lipid profile: a serious risk factor to cardiovascular disease, cancer and diabetes. Diabetes Metab Syndr, 2019. 13 (2): 1643-1647.
  • Christodoulides S., Dimidi E., Fragkos KC., Farmer AD., et al., Systematic review with meta analysis: effect of fibre supplementation on chronic idiopathic constipation in adults. Aliment Pharmacol Ther, 2016. 44 (2): 103-16.
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