Concatenamento nel comportamento: cos'è e come funziona?

Attraverso il concatenamento comportamentale possiamo insegnare a bambini e adulti a svolgere compiti complessi che implicano l'apprendimento di fasi intermedie. Ecco come funziona.
Concatenamento nel comportamento: cos'è e come funziona?
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 10 gennaio, 2023

Il concatenamento del comportamento è una tecnica molto utile per insegnare a una persona a svolgere compiti complessi. Cioè, sequenze di azioni che devono essere eseguite una dopo l’altra fino a completare l’obiettivo.

È uno strumento ampiamente utilizzato con i bambini e con persone con abilità diverse. Ma può essere utilizzato anche negli adulti in generale e persino autoapplicato per acquisire nuove competenze.

Sono innumerevoli le attività che possono essere apprese seguendo questo metodo. Dal più semplice (come indossare una giacca o lavarsi i denti) a memorizzare una coreografia o imparare una nuova ricetta. Se volete saperne di più, continuate a leggere.

Che cos’è il concatenamento nel comportamento?

Il concatenamento è una tecnica che fa parte della psicologia comportamentale. Secondo questo paradigma, offrendo un rinforzo dopo ogni comportamento, riusciamo ad aumentarne la frequenza e consolidare l’apprendimento. Nel concatenamento, l’obiettivo è insegnare una serie di comportamenti collegati che portano a un risultato finale.

In altre parole, il comportamento complesso è generato da una serie di risposte semplici. Ciò si ottiene rafforzando ogni passaggio, che a sua volta costituisce uno stimolo discriminativo (un segnale) per avviare la fase successiva.

Per fare un esempio, per imparare a lavarsi i denti, è necessario seguire una serie di azioni: prendere lo spazzolino, mettere il dentifricio, spazzolare i denti superiori e inferiori, pulire la lingua, riempire un bicchiere d’acqua, risciacquare… Questi passaggi sono collegati tra loro attraverso il concatenamento per generare il processo di apprendimento completo.

Impara a lavarti i denti con il concatenamento.

Imparare a lavarsi i denti è un compito che riunisce diversi passaggi, tutti concatenati.

Come applicare il concatenamento?

Il primo passo sarà eseguire un’analisi dei compiti. Cioè, scomporre il comportamento complesso in piccoli e semplici passaggi da seguire; proprio come abbiamo fatto nel caso di lavarsi i denti. Saranno queste fasi intermedie che concateneremo per completare il processo di apprendimento.

Poi bisogna decidere quali saranno i rinforzi. Come abbiamo accennato, affinché un comportamento possa essere appreso, consolidato e ripetuto, deve essere seguito da un rinforzo.

Questo deve essere uno stimolo piacevole o positivo per la persona, una ricompensa che segue il completamento del compito. Può essere sociale (come lodi o congratulazioni) o materiale (come un adesivo o un regalo).

In terzo luogo, occorre scegliere quale tipo di catena di comportamenti mettere in atto. Ci sono diversi modi per applicare questa tecnica.

In avanti

Si insegna il passo iniziale e si continua, progressivamente, con i passi successivi. Il rinforzo o viene dato ogni volta che il soggetto completa un passaggio.

Ad esempio, per insegnare a un bambino a mettersi i pantaloni, viene seguita la seguente sequenza:

  1. Per prima cosa gli si insegna a tenere i pantaloni con entrambe le mani per le estremità della vita.
  2. Successivamente, gli si insegna a mettere il piede destro nel cosciale destro.
  3. Poi a mettere il piede sinistro nell’altra gamba.
  4. Ora i pantaloni vengono tirati su fino a quando non si adattano alla vita.
  5. Si chiude il bottone.
  6. Si alza la cerniera.

Questi passaggi vengono insegnati uno per uno, facendo una prova per ogni passo da imparare. Inoltre, ogni elemento completato viene rinforzato.

Si insegna 1, poi 1-2, poi 1-2-3… infine 1-2-3-4-5-6.

Indietro

In questo caso si parte dalla fine e si torna progressivamente indietro, mostrando i passaggi precedenti. Ad esempio, se insegniamo a un bambino a scrivere la parola “cane” :

  1. Iniziamo scrivendo l’intera parola, tranne l’ultima lettera. Il bambino dovrà compilare la “e” mancante.
  2. Successivamente, scriviamo la parola mancante delle ultime due lettere: “ca”. Il bambino dovrà completare la n e la e.
  3. Continuiamo a sottrarre lettere in successione, fino a raggiungere la fine. A questo punto, scriverà la parola completa.

In questo caso, stiamo anche concatenando una serie di passaggi da imparare, ma iniziamo dalla fine fino a raggiungere l’inizio.

Si insegna 3, poi 3-2, infine 3-2-1.

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Concatenamento totale delle attività

In questa modalità viene insegnata l’intera sequenza di azioni, senza dare un rinforzo dopo ogni passaggio completato. Al soggetto viene quindi chiesto di eseguire l’intero compito in un’unica prova. Il rinforzo si ottiene solo quando la sequenza è completa.

Il vostro schema sarebbe quello di insegnare direttamente 1-2-3-4.

Puro parziale

In questo caso, i passaggi vengono insegnati uno per uno e in un ordine progressivo (proprio come il concatenamento in avanti). Tuttavia, per ottenere il rinforzo è solo necessario eseguire il passaggio specifico che si sta praticando e non i precedenti.

Si insegna 1, poi 1-2, poi 1-2-3… infine 1-2-3-4-5-6.

Comportamenti concatenati a scuola.
Le scuole applicano varianti di questi metodi in diversi processi.

Parziale progressivo

In questo caso, il rinforzo è più graduale. I passaggi vengono insegnati separatamente e anche in combinazione tra di loro.

Si insegna 1, poi 2, poi 1-2, poi 3, poi 1-2-3, ora 4, infine 1-2-3-4.

Un processo controllato

Il concatenamento è uno strumento molto utile per tutti i tipi di apprendimento, ma bisogna tenere conto di alcune variabili. Ad esempio, è preferibile che i rinforzi siano di natura varia e sociale. Inoltre ,è opportuno insegnare alla persona un comportamento che già padroneggia, in modo da renderlo più semplice.

Il processo di apprendimento viene monitorato per evitare errori e potrebbe essere necessario offrire un aiuto, che svanirà quando la persona non ne avrà più bisogno. Infine, è importante esercitarsi in contesti diversi e con materiali diversi.


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