8 cose da non lasciare mai in bagno

A volte pensiamo che certi oggetti, per l'uso che ne facciamo, vadano tenuti in bagno. In realtà si tratta di oggetti che accumulano una grande quantità di batteri pericolosi che possono causarci numerosi problemi.

Cose da non lasciare mai in bagno:

Il bagno è, di norma, il fulcro della nostra routine mattutina. Probabilmente siamo convinti di seguire le norme igieniche corrette e di avere, quindi, un bagno perfettamente pulito e immacolato.

Eppure non dovremmo dimenticare che, per quanto puliti e ordinati siamo, nel bagno purtroppo si annidano alcuni batteri e tossine nocive.

Nell’articolo di oggi parleremo delle otto cose che non dovremmo mai tenere in bagno. Scoprite insieme a noi quali sono e perché tenerle in bagno può essere pericoloso.

1. Cose da non lasciare mai in bagno: lo spazzolino da denti

Se c’è una cosa che tutti teniamo in bagno, è proprio lo spazzolino da denti. È così comodo, infatti, entrare in bagno, e averlo lì, a portata di mano! Eppure si tratta di un’abitudine che comporta una serie di rischi, soprattutto se dividiamo il bagno con altre persone.

Alcuni ricercatori dell’Università di Quinnipiac (Connecticut, Stati Uniti) hanno rilevato materia fecale nel 60% degli spazzolini tenuti in bagni condivisi, indipendentemente dal modo in cui essi venissero conservati.

Questo studio è la prova che, per quanto siano buone le nostre abitudini in fatto di cura e igiene del bagno, stiamo comunque favorendo l’accumulo di batteri.

Non dobbiamo nemmeno dimenticare che il bagno è un ambiente molto umido. Questa particolare condizione fa sì che il nostro spazzolino da denti non si asciughi del tutto tra un uso e l’altro. Ecco perché sarebbe meglio tenerlo nella nostra camera da letto o in una zona della casa che sia più asciutta e ventilata.

Per evitare che accumuli sporco e batteri, possiamo munirci di un astuccio porta spazzolino. Ne esistono di due modelli in commercio, uno integrale, che protegge tutto lo spazzolino, e un altro che copre solo la parte delle setole.

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2. Medicine

Pastiglie e flaconi

Il caldo e l’umidità del bagno compromettono l’efficacia dei farmaci. In certi casi possono anche perdere le loro proprietà prima della data di scadenza indicata sulla confezione.

Per conservare in modo corretto i nostri medicinali, ricordiamo i seguenti consigli:

  • Scegliere un luogo asciutto e fresco. Un buon esempio può essere un cassetto del nostro armadio. La cucina, invece, sarebbe da evitare, in quanto presenta lo stesso problema di umidità del bagno.
  • Conservare i farmaci nelle proprie confezioni originali. In questo modo, non solo potremo identificare il medicinale con più facilità e, quando necessario, poter leggere il relativo foglio illustrativo, ma potremo controllare la data di scadenza ed eviteremo che si rovinino.
  • Riporli in un posto sicuro, che non sia di facile accesso per i piccoli di casa.

3. Rasoi e lamette

L’ambiente umido del bagno non è adatto a questo genere di accessori, poiché le parti metalliche tendono ad arrugginirsi, a volte anche prima di utilizzarli.

L’unico modo in cui possono essere conservati in bagno è quando sono ancora chiusi nella loro confezione, ben sigillati.

Questo accorgimento è valido anche per le forbici e, in generale, per tutti gli oggetti che sono composti da una parte metallica che si può arrugginire con facilità.

4. Cose da non lasciare mai in bagno: trucchi e cosmetici

Tenere i nostri cosmetici in bagno non è una buona idea, poiché in questo ambiente non si conservano in buone condizioni e scadono anzi tempo.

Il caldo e l’umidità, infatti, deteriorano ombretti, fondotinta, terre abbronzanti e rossetti. Senza contare che questi prodotti possono sviluppare facilmente certi batteri.

L’ideale è conservarli in un luogo fresco e asciutto, come ad esempio, la nostra stanza da letto. Un trucco di bellezza in più: tenere lo smalto per unghie nel frigorifero aiuta a mantenerlo fluido e perfetto come il primo giorno.

5. Profumi

Il nostro profumo favorito corre il rischio di perdere la sua gradevole fragranza se lo teniamo in bagno per troppo tempo. Le alte temperature e i vapori dell’acqua, infatti, modificano l’aroma dei profumi.

È consigliabile, quindi, conservare le nostre fragranze in un luogo asciutto, in cui la temperatura è costante, come, ad esempio, in una cassettiera in camera da letto.

6. Preservativi

Se avete sempre pensato che il bagno fosse il luogo ideale, perché discreto, dove conservare i preservativi, siamo spiacenti, ma non è così. Il bagno è, forse, il posto meno adatto dove tenerli, mentre il più adatto probabilmente è il cassetto del comodino.

L’esposizione al caldo e all’umidità, infatti, con il passare del tempo può deteriorare il materiale di cui sono fatti i preservativi e, di conseguenza, ridurne l’efficacia.

7. Gioielli e bigiotteria

Proprio come succede a lamette e rasoi, anche i gioielli e la bigiotteria non sopportano l’esposizione all’umidità del bagno.

I monili non autentici, ovvero bagnati in oro o altri materiali, potrebbero iniziare ad arrugginirsi. L’argento tende ad annerirsi con più facilità.

L’ideale è conservare questi oggetti in un apposito porta gioie. Si tratta, infatti, di cofanetti muniti di chiusura e di compartimenti foderati in velluto. Sono ideali per mantenere tutti i nostri gioielli in ordine, lontano dalla polvere e dagli agenti esterni che potrebbero danneggiarli.

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8. Cose da non lasciare mai in bagno: pettini e spazzole

Oggetti da bagno

I pettini e le spazzole per capelli, se non vengono appositamente riposti, tendono ad accumulare germi e batteri. Non serve nemmeno metterli dentro ad un cassetto se il mobile in questione si trova nel bagno.

L’umidità dell’aria favorisce la proliferazione dei batteri e può addirittura provocare l’insorgere di muffa sulle spazzole. L’ideale è conservare questi accessori nella nostra camera da letto.

Risulta più chiaro, ora, che non è una buona idea tenere determinate cose in bagno. Se vi sorge alcun dubbio riguardo ad oggetti o accessori che non sono stati nominati in questo articolo, chiedetevi sempre se ci può essere la possibilità che, a contatto con calore e umidità, sviluppino germi o batteri.

Bibliografia

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