Daikon o ravanello giapponese: proprietà, usi e benefici

Il daikon o ravanello giapponese offre molteplici benefici per la salute. Scoprite come inserirlo nella dieta e trarne il massimo.
Daikon o ravanello giapponese: proprietà, usi e benefici
Maria Patricia Pinero Corredor

Scritto e verificato la nutrizionista Maria Patricia Pinero Corredor.

Ultimo aggiornamento: 26 maggio, 2022

Il daikon (Raphanus sativus L.) o ravanello giapponese, orientale o bianco, è una crucifera coltivata di cui si consumano radici e foglie. La sua origine è alquanto controversa. Alcuni lo considerano originario dell’Europa e dell’Asia orientale, mentre altri del Giappone da cui si sarebbe diffuso in tutto il mondo.

Sebbene appartenga alla stessa famiglia dei cavoli, cavolfiori, rucola e cavolini di Bruxelles, il daikon ha la forma simile ad una carota. Ha sapore leggermente piccante e viene utilizzato come prodotto trasformato in sottaceti, disidratato o surgelato.

Oltre ai suoi usi gastronomici, ha una varietà di benefici per la salute che vanno dal controllo del peso al rafforzamento del sistema immunitario. In questo articolo vi raccontiamo qualche segreto su questa radice orientale, continuate a leggere!

Cos’è il daikon?

La pianta del daikon è erbacea, e appartiene alle crucifere, la cui coltivazione originaria è europea e dell’Asia continentale. La sua principale parte edibile è la radice, che è carnosa, spessa, di forme e dimensioni variabili. Anche le foglie si mangiano, in sostituzione degli spinaci. La parola daikon in giapponese significa “radice grande”.

La radice ha una scorza bianca molto sottile, simile a quella di una carota o di una rapa. La sua consistenza è croccante, succosa e ha un sapore più delicato e meno piccante rispetto al comune ravanello.

Come radice è disponibile tutto l’anno, ma in autunno e in inverno acquisisce le migliori caratteristiche per il consumo. Il suo sapore piccante è dovuto alla presenza di un composto sulfureo noto come MBTIC.

Il daikon è ampiamente utilizzato nella cucina orientale ed è un alimento base della cucina giapponese. Può essere consumato crudo o cotto, come parte di stufati, insalate, zuppe, curry, affettato, in piatti a base di riso e anche in salamoia in una preparazione chiamata takuan.

Tipi di ravanelli giapponesi

Esistono altre varietà di ravanello giapponese con diversi colori e forme. I più conosciuti sono il verde, il viola e il rosso, che possono essere sferici, cilindrici o oblunghi.

Tra questi tipi di daikon troviamo il ravanello anguria, che ha una buccia verdastra con una polpa rosa brillante, sapore lievemente dolce e pungente. La minovase giapponese è una delle più grandi, poiché la sua radice può misurare fino a 61 centimetri; il colore è bianco, il sapore dolce e la consistenza croccante.

Altri, come lo shunkyo, hanno la buccia rossa e la polpa bianca. Il sapore è piccante e allo stesso tempo dolce, le foglie sono rosa.

L’alpino è ricercato per realizzare un preparato noto come kimchi, a base di verdure fermentate. È piccolo, ma molto più dolce di altre varietà di daikon più grandi.

daikon anguria
La varietà “anguria” è pungente e molto dolce.

Proprietà nutrizionali

Secondo il Manuale di Produzione degli Ortaggi Asiatici le proprietà nutritive di questa radice per 100 grammi di parte edibile fresca sono:

  • Acqua: 94 grammi.
  • Calorie: 18 kilocalorie.
  • Grassi: 0,1 grammi.
  • Proteine: 0,6 – 0,86 grammi.
  • Carboidrati: 4,1 grammi.
  • Fibra: 1,6 grammi.
  • Calcio: 27 milligrammi.
  • Ferro: 0,4 – 1 milligrammo.
  • Vitamina A: 30 unità internazionali (UI).
  • Iodio: 16 milligrammi.
  • Vitamina B1: 30 microgrammi.
  • Magnesio: 16 milligrammi.
  • Vitamina C: 24 milligrammi.
  • Vitamina B2: 20 microgrammi.

Il ravanello giapponese è ricco di umidità, con oltre il 90% di acqua. Questo lo rende povero di calorie, poiché il resto dei nutrienti calorici raggiunge a malapena il 5%. Ad esempio, proteine e grassi non superano l’1%, mentre di carboidrati ne contiene al massimo 4 grammi per 100 grammi di radice.

Nonostante esistano altri ortaggi con un maggiore apporto di vitamina C, per essere una radice il suo valore è apprezzabile. Inoltre, mangiare circa 200 grammi di daikon crudo copre i valori consigliati per questo antiossidante. Per sfruttarlo al meglio, si consiglia di consumare il daikon crudo in insalata.

Potrebbe non essere una buona fonte di vitamina A come le carote, ma offre una discreta quantità di carotenoidi con proprietà di provitamina A. I suoi pigmenti bianchi sono le leucoantocianine, che hanno importanti effetti antiossidanti.

Potrebbe interessarvi anche: Carenza di vitamina A e possibili rischi

Benefici del daikon

Il ravanello giapponese offre diversi benefici per la salute. Per questo motivo, dovrebbe essere incluso come alimento in una dieta sana.

Utile nelle diete dimagranti

Il componente principale del daikon è l’acqua, accompagnata da scarsi carboidrati con un basso carico di amido. Fornisce anche fibre che possono aiutare a mantenere un peso sano.

Includere verdure non amidacee nelle diete dimagranti riduce il grasso corporeo e abbassa i livelli di insulina, ormone associato all’accumulo di grasso.

D’altra parte, gli esperti di metabolismo ritengono che la fibra sia un nutriente in grado di controllare la fame, poiché rallenta lo svuotamento gastrico e quindi aumenta la sazietà.

Fonte di composti bioattivi per la salute

Il ravanello giapponese è una ricca fonte di composti bioattivi con riconosciuti benefici per la salute. Ad esempio, un estratto di questa radice ha alti valori di polifenoli, come la quercetina e l’acido ferulico. Questi composti agiscono come antiossidanti, antinfiammatori e sono stimolanti del sistema immunitario.

Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Molecules, il daikon e altre verdure crocifere contengono flavonoidi che mostrano correlazioni positive con l’attività antiossidante. D’altra parte, sebbene siano necessari ulteriori studi, test in vitro e su modelli animali hanno dimostrato le proprietà antinfiammatorie, antivirali e antiossidanti della quercetina.

È anche confermato che il daikon è una buona fonte di glucosinolati, che, una volta scomposti, formano isotiocianati, come gli MBTIC. Sebbene non siano state condotte indagini sull’uomo, gli studi in vitro offrono buone prospettive per questi composti come agenti antitumorali.

Protegge dalle malattie croniche

Alcune recensioni hanno evidenziato che il consumo del ravanello giapponese aiuta a ridurre il rischio di malattie, come diabete, malattie cardiache e disturbi neurodegenerativi. Altri studi hanno concluso che un maggiore consumo di verdure crocifere è associato a una buona salute cardiovascolare e a un significativo ritardo nell’invecchiamento.

Effetti digestivi, circolatori e analgesici

Il daikon migliora la digestione poiché contiene le diastasi, enzimi che aiutano a controllare il bruciore di stomaco. Il succo estratto da questa radice allevia mal di testa ed emicranie.

Gli isotiocianati, che conferiscono il tipico gusto piccante dei ravanelli, sono in grado di migliorare la circolazione sanguigna e prevenire la formazione di coaguli.

Il daikon migliora la circolazione sanguigna.
Il daikon potrebbe migliorare la circolazione sanguigna grazie ai suoi composti chiamati isotiocianati.

Usi del daikon in cucina

Il daikon è una radice versatile come qualsiasi altra crucifera. Può essere servito crudo o cotto, con o senza buccia, affettato per decorare, tagliato a dadini o grattugiato per preparare sottaceti. Nelle insalate crude aggiungono una nota di piccante e freschezza.

Si cucina proprio come una carota o una rapa, nello stufato, al vapore o alla griglia, in zuppe e altri piatti caldi. Come guarnizione può essere parte di una tartina o di un delizioso involtino.

Alcune preparazioni facili e veloci sono le seguenti:

  • Daikon saltato con verdure: tagliate il daikon in diagonale, in pezzi di mezzo centimetro. Quindi tagliate ogni pezzo più volte. Affettate una carota allo stesso modo. Soffriggete in olio d’oliva per 10 minuti e condite con pepe, curcuma e rosmarino tritato.
  • Insalate crude: i daikon tagliati in diagonale e poi a pezzetti più piccoli possono essere aggiunti ad una colorata insalata con pomodori, peperoni, arance e lattuga.
  • Abbinatelo alla vostra frutta preferita: al caco o alla pesca si aggiunge 1/4 di succo di carota fresca e 1/4 di succo di daikon. Mettetelo nel frullatore insieme ad alcuni cubetti di ghiaccio e frullate.
  • Insalata di cavolo: potete aggiungere 1/2 tazza di daikon grattugiato per renderlo più piccante.

Il daikon può far parte di un menu salutare?

Il ravanello giapponese ha una serie di componenti bioattivi che lo rendono un alimento sano. Ovviamente non copre tutte le esigenze nutrizionali, ad eccezione della vitamina C, ma quando combinato aiuta ad arricchire qualsiasi preparazione.

È un ingrediente versatile in cucina, poiché lo possiamo consumare in zuppe, insalate, stufati, frullati di frutta e altre preparazioni. Il daikon, quindi, può essere considerato un’eccellente opzione da includere in una dieta sana.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Manual de Producción de Hortalizas Asiáticas. Editorial Universidad Nacional de Luján. 2016. Disponible en: https://ri.unlu.edu.ar/xmlui/bitstream/handle/rediunlu/598/Manual%20Hortalizas%20Asi%C3%A1ticas%20.pdf?sequence=1&isAllowed=y
  • Peñarrieta, J. Mauricio; Tejeda, Leslie; Mollinedo, Patricia; Vila, José L.; Bravo, José A. Compuestos fenólicos y su presencia en alimentos Revista Boliviana de Química, vol. 31, núm. 2, julio-diciembre, 2014, pp. 68-81 Universidad Mayor de San Andrés La Paz, Bolivia
  • Gutiérrez, R. M., & Perez, R. L. (2004). Raphanus sativus (Radish): their chemistry and biology. TheScientificWorldJournal4, 811–837. https://doi.org/10.1100/tsw.2004.131
  • David N Cavallo, Masako Horino, William J McCarthy. Adult Intake of Minimally Processed Fruits and Vegetables: Associations with Cardiometabolic Disease Risk Factors. J Acad Nutr Diet. 2016 Sep; 116(9):1387-1394. doi: 10.1016/j.jand.2016.03.019.
  • Hervik, A. K., & Svihus, B. (2019). The Role of Fiber in Energy Balance. Journal of nutrition and metabolism2019, 4983657. https://doi.org/10.1155/2019/4983657
  • Li, Z., Lee, H. W., Liang, X., Liang, D., Wang, Q., Huang, D., & Ong, C. N. (2018). Profiling of Phenolic Compounds and Antioxidant Activity of 12 Cruciferous Vegetables. Molecules (Basel, Switzerland)23(5), 1139. https://doi.org/10.3390/molecules23051139
  • Li, Y., Yao, J., Han, C., Yang, J., Chaudhry, M. T., Wang, S., Liu, H., & Yin, Y. (2016). Quercetin, Inflammation and Immunity. Nutrients8(3), 167. https://doi.org/10.3390/nu8030167
  • Xiujuan Jia , Lina Zhong , Yan Song , Yi Hu , Guimei Wang, Shuqin Sun. Consumption of citrus and cruciferous vegetables with incident type 2 diabetes mellitus based on a meta-analysis of prospective study. Prim Care Diabetes. 2016 Aug;10(4):272-80. doi: 10.1016/j.pcd.2015.12.004.
  • Xianglan Zhang , Xiao-Ou Shu, Yong-Bing Xiang, Gong Yang, Honglan Li, Jing Gao, Hui Cai, Yu-Tang Gao, Wei Zheng. Cruciferous vegetable consumption is associated with a reduced risk of total and cardiovascular disease mortality. Am J Clin Nutr. 2011 Jul. 94(1):240-6. doi: 10.3945/ajcn.110.009340.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.