Depressione e obesità: esiste un legame genetico?

Sulla base delle ricerche già effettuate, risulta evidente l'esistenza di un legame tra depressione e obesità. Tuttavia, non è ancora certo se questi due disturbi siano collegati geneticamente o meno.

Depressione e obesità: esiste un legame genetico?

La scienza ha scoperto una relazione tra depressione e obesità, ma non è ancora chiaro se si tratti di un legame genetico o se sia dovuto ad altri fattori. Al momento, i dati disponibili sono contraddittori e non consentono di trarre una conclusione definitiva.

Esistono diversi studi che parlano di un legame tra depressione e obesità. In effetti, uno di questi studi suggerisce direttamente che il legame è genetico. Tuttavia, nuove ricerche hanno messo in discussione queste affermazioni.

È stato addirittura suggerito che è ovvio che ci sia più depressione nelle persone obese, semplicemente a causa delle implicazioni psicologiche e sociali del sovrappeso. A loro volta, le persone depresse modificano le proprie abitudini alimentari e questo può portare al sovrappeso.

Vediamo quindi cosa ha da dire la comunità scientifica in merito.

Indice di massa corporea e depressione

Uno studio condotto nel 2018 presso l’Università di Exeter (Inghilterra) e il Centro di Ricerca sul Cancro dell’Università dell’Australia Meridionale è considerato il più completo finora. Nei suoi risultati preliminari, la ricerca indica che un elevato indice di massa corporea (IMC) implica un alto rischio di depressione.

La ricerca è stata pubblicata sull’International Journal of Epidemiology. Si basa sui dati raccolti da un database genetico su 50.000 persone di età compresa tra i 37 e i 73 anni a cui era stata diagnosticata la depressione. I ricercatori hanno confrontato questi dati con quelli di 29.000 persone che non erano né depresse né in sovrappeso.

Alla fine hanno scoperto che per ogni aumento di 4,7 punti del IMC, la probabilità di depressione aumentava del 18%. Nel caso delle donne, questa percentuale saliva al 23%. Lo studio ha aggiunto che anche gli uomini troppo magri avevano maggiori probabilità di soffrire di depressione.

Obesità e sedentarietà.

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Depressione e obesità: un legame genetico?

Nel 2012 è stato reso pubblico uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Granada, in Spagna, guidati dalla dott.ssa Margarita Rivera Sánchez, che suggerisce l’esistenza di un legame genetico tra depressione e obesità.

La ricerca ha indicato che la depressione modifica gli effetti del gene FTO, noto anche come “gene dell’obesità”. La conseguenza, secondo lo studio, è che le persone affette da depressione presentano un aumento dell’indice di massa corporea (IMC).

Per giungere a queste conclusioni, anch’esse preliminari, è stato utilizzato un database di 2.440 individui con diagnosi di depressione, contrapponendo i loro dati a un gruppo di controllo di 809 individui sani. Le analisi hanno portato alla conclusione che i problemi di obesità sono più frequenti in chi soffre di depressione.

Il gene dell’obesità

Nel 2019 è stato condotto un nuovo studio, questa volta guidato dal gruppo di Skarmeta del Centro andaluso di biologia dello sviluppo di Siviglia e dal gruppo di Marcelo Nóbrega del Dipartimento di genetica umana dell’Università di Chicago. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature.

In questa ricerca hanno sottolineato che negli ultimi anni sono stati pubblicati quasi 2.000 studi in cui il gene FTO è stato identificato come il “gene dell’obesità”. Per questi ricercatori, tuttavia, ciò non è corretto. Sebbene questo gene sia coinvolto nel metabolismo dei grassi, il vero gene dell’obesità è l’irochese 3 o IRX3.

IRX3 ha funzioni essenziali in quasi tutti i visceri umani e la sua azione si svolge principalmente nell’ipotalamo del cervello. I ricercatori hanno indicato che solo il 25-45% dei casi di obesità è dovuto a cause genetiche.

Obesità e depressione possono essere collegate in un circolo vizioso. Le persone obese si sentono depresse a causa delle conseguenze psicologiche e le persone depresse mangiano peggio a causa della loro condizione

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Non esiste un gene della depressione

Per confondere ulteriormente il quadro, nel 2019 l’American Journal of Psychiatry ha pubblicato uno studio guidato da Richard Border, genetista dell’Università del Colorado. Questo esperto, insieme al suo team, ha analizzato i dati genetici di 620.000 persone. Da ciò sono giunti alla conclusione che non esiste un gene per la depressione.

I ricercatori hanno raccolto informazioni su 18 geni che sono stati definiti incidenti o determinanti della depressione. Alla fine dello studio hanno notato che nessuno di questi, né i cluster associati, determinano gli stati depressivi. Ogni gene ha solo un effetto minimo sui disturbi dell’umore.

Questa ricerca sfata l’idea che la depressione sia un disturbo puramente genetico. Smentisce anche l’idea che esista un “gene della depressione”. Non esclude la possibilità che siano coinvolti fattori ereditari, ma suggerisce che questi costituiscano una complessa rete di geni associati, ancora da scoprire.

Bibliografia

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