Per dieta iposodica si intende un regime alimentare che prevede specifiche linee guida allo scopo di limitare il consumo di alimenti che contengono sodio in abbondanza, tra gli altri componenti.
Questa dieta è indicata per le persone che soffrono di una qualche patologia che tende a peggiorare di pari passo all’aumento dei livelli di sodio nel sangue. Ci riferiamo, per esempio, a pressione arteriosa alta, malattie renali o insufficienza cardiaca. A seguire esponiamo alcuni punti chiave delle diete a basso contenuto di sodio. Iniziamo!
Perché abbiamo bisogno di sodio?
Il sodio rappresenta il 50% della composizione del sale da cucina, la cui restante parte è costituita dal cloro. Per questo motivo, il sale comune è chimicamente noto come cloruro di sodio.
Il sale è la maggiore fonte di sodio della nostra dieta. Nonostante ciò, piccole quantità di questo minerale possono essere ingerite attraverso i pasti e che vengono aggiunti agli alimenti durante la fase di lavorazione.
Il sodio è fondamentale per la vita, in quanto mantiene il corpo idratato, stimola un efficace scambio cellulare e preservare la corretta omeostasi del sangue. Nonostante ciò, l’organismo ne ha bisogno solo in quantità limitate. Ingerirlo in eccesso, di fatto, può essere altamente nocivo per la salute.
Come sapere se un alimento è iposodico?
Per sapere se un prodotto alimentare contiene un elevato o un ridotto contenuto di sodio, bisogna leggere l’etichetta. Su di essa verranno indicate le quantità di sodio contenute, espressa in milligrammi (mg).
La colonna riportata sull’etichetta nutrizionale ed espressa in percentuale al giorno indica il fabbisogno giornaliero di ogni nutriente che può essere soddisfatto da una porzione del prodotto alimentare in questione.
A questo proposito, gli alimenti a basso contenuto di sodio presentano meno del 5% della dose giornaliera di questo minerale. Viceversa, quelli che ne contengono in quantità superiore al 20% vengono considerati a elevato contenuto di sodio.
Altre diciture che possono essere riportate sull’etichetta degli alimenti sono:
- Senza sodio: se il prodotto contiene meno di 5 mg di sodio per ogni porzione.
- Povero di sodio: 35 mg di sodio o meno per ogni porzione.
- Basso contenuto di sodio: 140 mg di sodio o meno per ogni porzione.
- A ridotto contenuto di sodio: almeno il 25% in meno di sodio per ogni porzione rispetto alla versione originale.
- Senza sale o senza aggiunta di sale: non è stato aggiunto sale durante la preparazione del prodotto alimentare, anche se potrebbe contenerlo naturalmente.
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Vantaggi della dieta iposodica
Come già detto, il sale è fondamentale per la vita, ma solo se il suo consumo è moderato. Sono tanti i benefici che derivano da una sua riduzione entro i limiti consentiti o dal solo fatto di consumare solo il sale naturale già contenuto negli alimenti. Alcuni di questi benefici sono:
- Abbassamento della pressione sanguigna: se consumato in eccesso, il sodio può favorire l’ipertensione, fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
- Minore rischio di soffrire di alcuni disturbi: stitichezza o ritenzione idrica possono migliorare a seguito dell’adozione di queste abitudini alimentari.
- Aiuta a perdere peso.
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Come trovare il giusto equilibrio nella dieta iposodica?
Le diete prive di sodio sono potenzialmente vantaggiose per prevenire complicazioni che potrebbero derivare da un eccesso di sale nell’organismo. Eppure, come sappiamo, il sodio è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Ecco perché bisogna trovare il giusto equilibrio. Alcuni consigli a questo proposito sono:
- Non aggiungere il sale nella preparazione delle pietanze: i cibi contengono già sale. Possiamo esaltarne il sapore con aceto, spezie e limone, ottimi sostituti del sale.
- Cambiare i metodi di cottura: certe modalità di cottura molto spesso smorzano il sapore naturale di un cibo. Vi consigliamo di cuocere gli alimenti al vapore, al cartoccio o avvolgendoli nella carta da forno.
- Acquistare olio di oliva dal sapore più intenso: i benefici a esso associati saranno maggiori e darete un tocco extra al piatto.
Infine, ricordate che ridurre il contenuto di sale è uno degli obiettivi di uno stile di vita salutare, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, se soffrite di malattie a esso associato, il medico potrà indicarvi la dieta più adatta alle vostre esigenze.
Bibliografia
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- Grillo A., Salvi L., Coruzzi P., Salvi P., et al., Sodium intake and hypertension. Nutrients, 2019.
- O’Donnell M., Mann JFE., Schutte AE., Staessen JA., et al., Dietary sodium and cardvioascular disease risk. N Engl J Med, 2016. 375 (24): 2404-2406.