
Adattare l’alimentazione è una parte fondamentale del trattamento del diabete di tipo 2. La quantità di carboidrati deve essere adeguata…
Le diete a basso contenuto di sodio aiutano a prevenire disturbi spesso arrecati all'organismo da un eccessivo consumo di sale. Quest'ultimo, tuttavia, è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo.
Per dieta iposodica si intende un regime alimentare che prevede specifiche linee guida allo scopo di limitare il consumo di alimenti che contengono sodio in abbondanza, tra gli altri componenti.
Questa dieta è indicata per le persone che soffrono di una qualche patologia che tende a peggiorare di pari passo all’aumento dei livelli di sodio nel sangue. Ci riferiamo, per esempio, a pressione arteriosa alta, malattie renali o insufficienza cardiaca. A seguire esponiamo alcuni punti chiave delle diete a basso contenuto di sodio. Iniziamo!
Il sodio rappresenta il 50% della composizione del sale da cucina, la cui restante parte è costituita dal cloro. Per questo motivo, il sale comune è chimicamente noto come cloruro di sodio.
Il sale è la maggiore fonte di sodio della nostra dieta. Nonostante ciò, piccole quantità di questo minerale possono essere ingerite attraverso i pasti e che vengono aggiunti agli alimenti durante la fase di lavorazione.
Il sodio è fondamentale per la vita, in quanto mantiene il corpo idratato, stimola un efficace scambio cellulare e preservare la corretta omeostasi del sangue. Nonostante ciò, l’organismo ne ha bisogno solo in quantità limitate. Ingerirlo in eccesso, di fatto, può essere altamente nocivo per la salute.
Per sapere se un prodotto alimentare contiene un elevato o un ridotto contenuto di sodio, bisogna leggere l’etichetta. Su di essa verranno indicate le quantità di sodio contenute, espressa in milligrammi (mg).
La colonna riportata sull’etichetta nutrizionale ed espressa in percentuale al giorno indica il fabbisogno giornaliero di ogni nutriente che può essere soddisfatto da una porzione del prodotto alimentare in questione.
A questo proposito, gli alimenti a basso contenuto di sodio presentano meno del 5% della dose giornaliera di questo minerale. Viceversa, quelli che ne contengono in quantità superiore al 20% vengono considerati a elevato contenuto di sodio.
Altre diciture che possono essere riportate sull’etichetta degli alimenti sono:
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Come già detto, il sale è fondamentale per la vita, ma solo se il suo consumo è moderato. Sono tanti i benefici che derivano da una sua riduzione entro i limiti consentiti o dal solo fatto di consumare solo il sale naturale già contenuto negli alimenti. Alcuni di questi benefici sono:
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Le diete prive di sodio sono potenzialmente vantaggiose per prevenire complicazioni che potrebbero derivare da un eccesso di sale nell’organismo. Eppure, come sappiamo, il sodio è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Ecco perché bisogna trovare il giusto equilibrio. Alcuni consigli a questo proposito sono:
Infine, ricordate che ridurre il contenuto di sale è uno degli obiettivi di uno stile di vita salutare, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, se soffrite di malattie a esso associato, il medico potrà indicarvi la dieta più adatta alle vostre esigenze.