Effetti collaterali da farmaci: quali sono?

Gli effetti indesiderati dati dai farmaci possono essere prevedibili o imprevedibili. È importante informarsi con il proprio medico prima di assumere qualunque farmaco.
Effetti collaterali da farmaci: quali sono?
Franciele Rohor de Souza

Revisionato e approvato da la farmacista Franciele Rohor de Souza.

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

Vi sarà sicuramente capitato di sentire parlare di effetti indesiderati o  effetti collaterali da farmaci. Il 7% della popolazione presenta una reazione avversa ai medicinali, il che rappresenta un problema per la salute pubblica.

Una reazione avversa dei medicinali, il cui acronimo è RAM, è qualunque risposta dannosa o non intenzionale a un farmaco, sviluppatasi a seguito di somministrazione di normale dosaggio. Può trattarsi di dosaggio per la profilassi, in seguito alla diagnosi e per il trattamento di malattie, così come di dosi somministrate per il ripristino, la correzione o la modifica delle funzionalità biologiche. Tra i farmaci che più spesso provocano reazioni avverse, troviamo antinfiammatori non steroidei e antibiotici

Come posso informarmi sui possibili effetti indesiderati da farmaci?

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ricorda l’importanza di tenersi sempre informati sui farmaci che ci vengono prescritti e da banco. È fondamentale informarsi con il medico o con il farmacista su possibili reazioni avverse che il farmaco può provocare, così come sulle situazioni in cui l’uso è controindicato.

Inoltre, è possibile prendere visione del foglietto illustrativo. Su di esso è riportata una lista degli effetti collaterali conosciuti e come agire nel caso in cui si verifichino.

Tutti i farmaci in commercio possono provocare degli effetti collaterali. Tuttavia, se ne è stata decisa la commercializzazione, è perché i benefici ottenuti dalla loro somministrazione sono maggiori rispetto ai rischi per la salute.

Foglio illustrativo per effetti collaterali

Diversi effetti collaterali

Una classifica generale sugli effetti collaterali da farmaci li suddivide in due grandi gruppi: reazioni prevedibili e reazioni imprevedibili.

Reazioni prevedibili

Rappresentano l’80% degli effetti avversi. Si tratta di dosi dipendenti, vale a dire che maggiore è il dosaggio, maggiori saranno gli effetti indesiderati di questi farmaci. Sono associate ad azioni farmacologiche del farmaco, come:

  • Effetto collaterale dovuto al suo meccanismo d’azione
  • Un’interazione con altri farmaci o sostanze
  • Sovradosaggio

Reazioni imprevedibili

A differenza della precedenti,queste reazioni non sono prevedibili, per cui possono manifestarsi a seguito di somministrazione di un qualunque dosaggio. E non sono nemmeno associate a meccanismi farmacologici del medicinale. Sono dovuti, invece, ad alcuni fattori che dipendono dal paziente, visto che si verificano perlopiù in persone con elevata sensibilità immunologica o suscettibili a variabili genetiche. Tra gli effetti indesiderati imprevedibili possiamo distinguere le seguenti:

  • Intolleranza: quando a dosi minime non siamo capaci di tollerare il farmaco. Ad esempio, alcuni pazienti soffrono di tremori a basso dosaggio di salbutamolo.
  • Idiosincrasia: si tratta di reazioni determinate geneticamente e che consistono in un’anomala reazione al farmaco, perché il paziente presenta un deficit enzimatico o anomalie nel metabolismo di un dato farmaco. Queste reazioni sono tendenzialmente più gravi, ma colpiscono una piccola percentuale di popolazione.
  • Reazioni di ipersensibilità o reazioni allergiche: si tratta di risposte anomale dovute a un meccanismo immunitario. Ad esempio, l’allergia alla penicillina.
  • Reazione pseudoallergica o anafilattica: sono clinicamente indistinguibili dalle precedenti, ma si verificano in seguito a un diverso meccanismo, in cui non è coinvolto il sistema immunitario. Sono state individuate con i farmaci oppiacei, ad esempio.

Altri effetti collaterali da farmaci

Effetti collaterali

Oltre a quelli già citati, ci sono altri effetti collaterali che possono verificarsi durante un trattamento farmacologico. Alcune tra queste ulteriori reazioni sono conosciute come di tipo C.

Compaiono a seguito della somministrazione prolungata di un farmaco e, in linea di massima, sono prevedibili e conosciute. In questo gruppo vengono incluse le dipendenze dai farmaci, possibili nel caso delle benzodiazepine, la discinesia tardiva causata da farmaci neurolettici o dalla sindrome di Cushing, provocata dai corticosterodi.

Le reazioni di tipo D sono poco comuni e si manifestano tempo dopo aver concluso la terapia. Tra questi effetti indesiderati spiccano la teratogenisi, con malformazioni del feto, e la carcinogenesi.

D’altro canto ci sono anche gli effetti di tipo E, ovvero quelli che derivano dalla brusca interruzione della somministrazione di un farmaco. Un esempio di questo effetto collaterale è l’insufficienza surrenale a seguito dell’interruzione di corticosteodi, le crisi convulsive a seguito della sospensione di antiepilettici o l’angina dopo la sospensione dei beta-bloccanti.

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Conclusioni

È importantissimo tenersi informati su un farmaco che stiamo per assumere, visto che tutti quelli in commercio possono provocare una qualche reazione avversa in grado di sfociare in una situazione pericolosa. Consigliamo caldamente di rivolgersi sempre al medico e al farmacista riguardo le istruzioni di somministrazione del farmaco.


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