Il ciclo mestruale inizia con la comparsa del tipico sanguinamento vaginale e termina quando ricompare nel ciclo successivo. Nel frattempo, si verificano una serie di fasi le cui caratteristiche ormonali influenzano direttamente le prestazioni sportive. Sono proprio queste particolarità che ci portano a parlare della relazione tra esercizio fisico e ciclo mestruale.
In parole povere, possiamo dire che le fasi mestruali, ovulatorie e premestruali sono fasi di alta tensione fisiologica, in cui si riduce drasticamente la prestazione sportiva. Al contrario, sembra che le fasi immediatamente precedenti e successive all’ovulazione favoriscano la pratica dell’esercizio fisico. Scopriamo quindi la relazione fra esercizio fisico e ciclo mestruale.
Esercizio fisico e ciclo mestruale
Il ciclo mestruale dura circa 28 giorni ed è costituito da tre fasi:
- Follicolare (mestruale e pre-ovulatoria)
- Ovulatoria
- Luteale (post-ovulatoria e pre-mestruale)
In ciascuna di queste fasi, le donne presentano determinate caratteristiche fisiche e psicologiche, strettamente legate ai loro livelli ormonali. Queste alterazioni influenzano direttamente la pratica e la prestazione durante l’esercizio fisico.
Qui di seguito vi spiegheremo cosa succede in ciascuna delle fasi del ciclo mestruale, come influenzano le prestazioni sportive e qual è la migliore opzione di allenamento in ogni caso.
Scoprite anche: Calcolare i giorni fertili: strumenti e sintomi
1. Fase mestruale
È la prima fase del ciclo, dura circa 5 giorni e in essa si verifica il cosiddetto sanguinamento mestruale. In questa fase, i livelli di estrogeni, progesterone e testosterone sono “al minimo storico”. In seguito al sanguinamento, anche i livelli di ferro nel sangue diminuiscono e aumenta la frequenza cardiaca a riposo. I cambiamenti descritti provocano:
- Malumore.
- Disturbi del sonno.
- Stanchezza.
- Aumento dello sforzo percepito.
- Riduzione della soglia di fatica.
- Aumento del rischio di lesioni.
- Tempi di reazione più lunghi.
- Minore coordinazione e abilità.
In questi giorni, l’ideale è rilassarsi e dare la priorità al proprio benessere rispetto alla pratica dell’esercizio fisico. Al fine di mantenere uno stile di vita attivo e migliorare l’umore, sarebbe consigliabile includere attività come passeggiate leggere, piacevoli, all’aperto e alla luce del sole.
2. Fase preovulatoria
La preovulazione costituisce il secondo stadio della fase follicolare, che si verifica dopo le mestruazioni. Dura circa 9 giorni e il livelli di estrogeni sono elevati.
Di conseguenza, l’umore è ottimale e l’uso dell’energia rapida (ATP e glicogeno) è più efficiente. Si tratta pertanto del momento perfetto per realizzare allenamenti metabolici HIIT (High Intensity Interval Training).
Ovulazione
L’ovulazione costituisce la seconda fase del ciclo, dura solo 1 giorno e può essere dolorosa. In questa fase, estrogeni e testosterone hanno le massime concentrazioni, di conseguenza la donna si sente più forte che mai.
Durante questa fase, è meglio optare per allenamenti incentrati sul lavoro di massima forza. Ma attenzione! I cambiamenti ormonali descritti comportano un eccesso di lassità neuromuscolare che aumenta il rischio di lesioni.
L’ovulazione è la fase del ciclo mestruale in cui si registrano più lesioni fisiche, in particolare alle ginocchia.
Esercizio fisico e ciclo mestruale: fase post-ovulatoria
Questo stadio si riferisce all’inizio della fase luteale, alla fine del ciclo e dura circa 9 giorni. Oltre a un’alta concentrazione di estrogeni, si registrano alti livelli di progesterone.
I progestinici migliorano l’uso del grasso come combustibile energetico, quindi l’ideale è optare per esercizi aerobici a bassa intensità e a lunga durata (corsa, camminata a intensità moderata, ciclismo…).
Premestruale
Questa fase costituisce l’ultimo stadio del ciclo, precede le mestruazioni, dura circa 5 giorni ed è caratterizzata dal calo di tutti i livelli ormonali. Si tratta della cosiddetta sindrome premestruale.
In questa fase, i livelli di stress sono alti e si verifica un peggioramento dell’umore a causa del calo di serotonina, associato alla caduta dei livelli di progesterone. Oltre a ciò, i liquidi vengono trattenuti, peggiorando le capacità psicomotorie necessarie per una corretta prestazione, e aumenta l’appetito.
Secondo le caratteristiche di quest’ultima fase, è meglio optare per attività che aiutano a calmare le tensioni e a mantenere la calma. Buoni esempi di questo sono yoga, tai-chi e pilates.
Conclusione: esercizio fisico e ciclo mestruale
Come abbiamo visto, ogni fase del ciclo mestruale presenta caratteristiche particolari e complesse che incidono direttamente sulla pratica dell’attività fisica. È dunque essenziale coordinare l’esercizio fisico e il ciclo mestruale per lavorare a pieno regime.
Bibliografia
Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Aguilar Macías, A.S. (2015). ¿Cómo afecta el ciclo menstrual al rendimiento deportivo en atletas? Rev Arch Med Camagüey, 19(3): 203-5. Consultado el 27/11/2019. Recuperado de: http://scielo.sld.cu/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1025-02552015000300001
- Arias Moreno, E.R. & Martínez Beníted, J.E. (2018). Variabilidad en el rendimiento físico de las jugadoras de fútbol según las fases del ciclo menstrual. Revista Digital de Educación Física, 9(51): 11-30. Consultado el 27/11/2019. Recuperado de: https://dialnet.unirioja.es/servlet/articulo?codigo=6360319
- Konovalova, E. (2013). El ciclo menstrual y el rendimiento deportivo: una mirada al problema. Rev UDCA Act & Div Cient, 16(2): 293-302. Consultado el 27/11/2019. Recuperado de: http://www.scielo.org.co/pdf/rudca/v16n2/v16n2a02.pdf
- Ramírez Balas, A. (2014). Efectos de las fases del ciclo menstrual sobre la condición física, parámetros fisiológicos y psicológicos en mujeres jóvenes moderadamente entrenadas [tesis doctoral]. Universidad de Extremadura, España. Consultado el 27/11/2019. Recuperado de: https://dialnet.unirioja.es/servlet/tesis?codigo=44394
- VV.AA.( 2019). Rol de los estrógenos en la génesis de los trastornos dolorosos músculo-esqueléticos articulares. http://www.scielo.edu.uy/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1688-93392019000100070