5 rimedi per ridurre la fatica muscolare

La fatica muscolare può essere causata dallo sforzo, dall'esercizio fisico nonché da problemi di salute. Ridurre l'affaticamento muscolare è fondamentale per continuare con le proprie attività quotidiane.

Fatica muscolare: donna che si sveglia con dolore al collo.

La fatica muscolare può presentarsi per diverse ragioni. Per esempio, dopo che abbiamo iniziato ad allenarci in palestra oppure in seguito a uno sforzo fuori del comune. In ogni caso, è importante sapere come agire per evitare di trascorrere la giornata con i muscoli doloranti e altri disturbi.

Cosa causa la fatica muscolare?

E’ capitato a tutti: suona la sveglia e non c’è modo di alzarsi dal letto. E, quando alla fine si trova la forza per farlo, ogni movimento diventa impossibile e costa troppa energia. La fatica o affaticamento muscolare non è necessariamente dovuta a un movimento busco o a uno sforzo eccessivo.

In alcuni casi, può anche essere dovuta alla cosiddetta “sindrome da stanchezza cronica che colpisce principalmente le donne. Un’altra causa può essere  l’indebolimento del sistema immunitario o qualche altra patologia come la distrofia muscolare o la miopatia infiammatoria.

Non bisogna dimenticare l’artrite e l’artrosi, che causano anch’esse affaticamento muscolare. Infine, la menopausa generalmente causa una carenza di calcio nell’organismo. La mancanza di questo minerale stimola la contrazione muscolare e può causare dolore o stanchezza.

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Come ridurre la fatica muscolare?

 

Nel caso in cui la fatica sia causata dall’esercizio fisico o da uno sforzo eccessivo, è fondamentale concedere ai muscoli il necessario periodo di riposo e di recupero.

Attendete tra le 24 e le 48 ore prima di allenarvi nuovamente e durante questo periodo cercate di dormire bene  e non svolgere attività fisiche.

Quando l’affaticamento muscolare è causato dall’allenamento, è possibile alternare impacchi caldi e freddi per 10 minuti. Questa alternativa è efficace solo quando non è presente un’infiammazione, nel qual caso è bene usare solo il ghiaccio.

Anche l’alimentazione è fondamentale per ridurre la fatica muscolare. È consigliabile consumare cibi ricchi di proteine ​​complesse, come i legumi, i latticini e la carne. In questo modo riceverete tutti gli aminoacidi essenziali di cui il corpo ha bisogno per il proprio recupero. Infine, non bisogna dimenticare l’idratazione, ovvero bere quei due litri d’acqua al giorno di cui avrete sicuramente sentito parlare o letto.

Rimedi casalinghi per ridurre la fatica muscolare

Si dice che i seguenti rimedi possano aiutare a combattere la fatica muscolare e a sentirsi meglio.

Ricordate che i rimedi casalinghi non funzionano da soli. Per questa ragione, devono fare parte del contesto di uno stile di vita sano.

1. Frullato di avena, banana e miele

Rimedi per la fatica muscolare: frullato di avena e banana.

Ingredienti

  • 1 banana (60-80 g).
  • 3 cucchiaini di miele (15 g)
  • 1 tazza di fiocchi d’avena (105 g)

Preparazione

  • Per prima cosa, mettere i fiocchi d’avena in ammollo con acqua tiepida per alcuni minuti.
  • Quindi, inseriteli nel frullatore insieme alla banana e al miele.
  • Frullate fino a quando non avrete ottenuto una crema omogenea.
  • Bevete al momento.

2. Frullato di spinaci, melone e uva

La combinazione di spinaci, melone e uva è una buona scelta per offrire al vostro corpo una dose extra di energia. Unisce ingredienti sani, che non si limitano a offrire al corpo nutrienti, ma anche delle fibre.

Ingredienti

  • 10 chicchi d’uva
  • Spinaci (50 g)
  • 1 bicchiere d’acqua (250 ml)
  • 1 tazza e mezza di melone (150 g)

Preparazione

  • Lavate bene gli spinaci.
  • Tagliate il melone a pezzetti e frullateli insieme agli altri ingredienti.
  • Bevete al mattino, meglio se a digiuno.

3. Tè allo zenzero

Tè allo zenzero.

Il tè allo zenzero si consuma spesso per alleviare il dolore allo stomaco, la nausea e altri disturbi. Sapevate che potete consumarlo anche come rinfresco energetico?

Ingredienti

  • 1 bicchiere di acqua (250 ml)
  • 1 fetta di radice di zenzero o 3 cucchiaini della radice tritata (15 g)
  • Facoltativo: arancia o limone a fette

Preparazione

  • Aggiungete lo zenzero in un pentolino con dell’acqua e portate a ebollizione.
  • Lasciate in infusione per 10 minuti.
  • Rimuovete la radice e bevete l’infuso quando è ancora caldo. Potete consumarlo prima di andare dormire.

4. Tè al ginseng

Per molti anni, il tè al ginseng è stato consigliato per migliorare la memoria, dal momento che gli venivano attribuite proprietà stimolanti in questo senso. Secondo uno studio pubblicato nel 2003, in linea generale, il ginseng “stimola il sistema nervoso centrale esercitando un effetto generalmente ricostituente, incrementa la resistenza non specifica alle malattie ed esercita un’azione antistress”.

Ingredienti

  • 1 tazza di acqua (250 ml)
  • ¼ di cucchiaino di radice di ginseng macinato (1,5 g)
  • Facoltativo: 5 cucchiaini di miele (25 g), succo di limone

Preparazione

  • Per preparare il tè al ginseng, macinate un grammo di radice e versatelo in una tazza di acqua bollente.
  • Dopo aver lasciato riposare per cinque minuti, bevete l’infuso quando è ancora caldo.
  • Potete usare il miele per addolcirlo.

4. Radice di maca in polvere

Polvere di maca.

La maca è una radice di origine sudamericana dotata di proprietà energetiche e ricca di vitamina B. Si può trovare in commercio in varie preparazioni, ma consigliamo di utilizzare la radice in polvere, che si può aggiungere sia a un succo di frutta o a un frullato sia a un pizzico dentro a un toast al formaggio.

  • Per sfruttare i suoi benefici, sarà sufficiente consumarne da 1 a 3 cucchiai al giorno.
  • Se la assumete quotidianamente, fate in modo di riposare un giorno a settimana.

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Consultate il vostro medico

La fatica muscolare richiede una buona idratazione e riposo a sufficienza. Non bisogna però abusare di quest’ultimo ed è bene evitare rimanere del tutto statici, perché, in questo modo, potremmo aggravare il problema.

Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che, se la fatica muscolare si presenta molto di frequente, la cosa migliore da fare è consultare il medico. Solo quest’ultimo potrà effettuare una diagnosi e stabilire che cosa si deve fare per combatterla adeguatamente.

Bibliografia

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