Può capitare a tutti che una lesione trascurata si infetti. Se non prestiamo la dovuta attenzione o non puliamo in modo adeguato una ferita infetta, i batteri ne ostacoleranno la guarigione. Quando una ferita è infetta. si rischia anche la formazione di cicatrici visibili e altre complicazioni.
Sebbene una situazione di questo tipo sia molto comune, dovremmo fare il possibile per evitarla. In alcuni casi, infatti, i batteri che entrano nella ferita sono pericolosi. Pensiamo, ad esempio, ai temibili batteri del tetano. Scopriamo come comportarci quando la ferita fa infezione: bastano pochi passi semplici, ma fondamentali.
Le regole da seguire in caso di ferita infetta
Curare una ferita infetta richiede pochi semplici passaggi. L’obiettivo è impedire che i batteri si sviluppino all’interno della lesione. Un’attenzione speciale deve essere riservata alle persone con le difese immunitarie basse. È il caso dei pazienti diabetici, con malattie infettive o che stanno seguendo una cura a base di immunosoppressori e che risultano più esposti a eventi di questo tipo.
Pulire la ferita infetta
Quando la ferita ha fatto infezione, la prima regola è pulirla. Il modo più semplice per farlo è usare acqua e sapone. Occorre, tuttavia, valutare il tipo di ferita per non danneggiarla.
Se la ferita non è profonda e non vi è rischio che frammenti di cotone vi si impiglino, possiamo utilizzare un batuffolo. Altrimenti è preferibile usare una garza.
Un consiglio: evitate di sfregare energicamente, sia con il cotone che con la garza. Bisogna detergere la ferita effettuando leggeri tocchi sulla stessa.
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Trattamento adeguato
Lavare la ferita con acqua e sapone non è sufficiente. Per curare una ferita infetta, occorre un trattamento specifico. Rivolgetevi al farmacista: questi saprà consigliarvi il giusto prodotto. Vediamo cosa si può trovare in farmacia:
- Pomata antibiotica: agisce contro i batteri che infettano la pelle. Prima di applicarla è necessario pulire la lesione con acqua e sapone. È ideale per le ferite asciutte.
- Antisettici come il Betadine® (iodopovidone) o la clorhexidina. Combattono l’infezione e permettono una più rapida guarigione. Occorre considerare che lo iodopovidone si disattiva con i fluidi organici; se la ferita è recente e sanguina ancora, è consigliabile applicare la clorhexidina.
- Bendaggio: copre e protegge la ferita. Se però vi è il rischio che si attacchi alla lesione, è meglio evitarlo limitandosi ai passaggi precedenti.
- È importante ricordarsi di lavare sempre le mani prima di trattare la ferita, anche se utilizzerete il cotone o la garza. In questo modo limiterete il contatto con i batteri.
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Gli antibiotici
Se l’infezione desta preoccupazione, occorre andare dal medico. Questo avviene quando la ferita produce una suppurazione giallognola, se cambia di colore, si gonfia oppure compare la febbre. Il medico potrebbe prescrivere una terapia antibiotica per via orale che aiuti a combattere i batteri in modo più radicale. Resta necessario continuare a curare la ferita esternamente, come descritto nei punti precedenti.
Meglio prevenire una ferita infetta
Lo scopo primario quando trattiamo una ferita è prevenire le infezioni. A tale scopo, occorre pulirla appena possibile ed eliminare qualunque traccia di terra, polvere o altro materiale.
Dopo averla lavata, lasciatela asciugare all’aria per circa 24 ore, poi copritela con una garza. Trattarla con acqua ossigenata e Betadine® è un modo efficace per accelerare la guarigione.
Se vi è già successo che una ferita si è infettata, ripassate questi consigli. Se vi capita con frequenza, controllate mediante analisi del sangue che il sistema immunitario sia abbastanza forte.
Bibliografia
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