Fibrosi cistica: l'alimentazione da seguire

Una buona alimentazione evita l'aggravarsi della funzionalità polmonare e diminuisce il rischio di infezioni.
Fibrosi cistica: l'alimentazione da seguire
Marta Jiménez

Scritto e verificato la nutrizionista Marta Jiménez.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

Seguire la giusta alimentazione è fondamentale per le persone che soffrono di fibrosi cistica al fine di gestire e migliorare la prognosi di questa malattia. Continuate a leggere per sapere cosa mangiare e perché.

La fibrosi cistica è una malattia cronica ereditaria degenerativa che colpisce principalmente i polmoni e l’apparato digerente. Questa patologia deriva da una mutazione congenita della proteina che interviene nella secrezione del muco e nella regolazione del trasporto del cloro e del sodio.

In alcuni casi, si può diagnosticare anche un’insufficienza pancreatica esocrina. Questo significa che il pancreas è incapace di secernere gli enzimi responsabili della digestione dei lipidi.

Lo stato nutrizionale del paziente è, dunque, determinante per quanto riguarda il decorso della malattia e dunque la qualità di vita del soggetto. Una corretta alimentazione evita l’aggravarsi della funzionalità polmonare e diminuisce il rischio di infezioni.

Perché la fibrosi cistica provoca denutrizione?

La denutrizione è uno dei più importanti fattori di malattia, mortalità e di deterioramento della qualità della vita. La denutrizione nei pazienti con fibrosi cistica è provocata dallo squilibrio fra l’apporto energetico e il consumo calorico, determinato da tre fattori principali: l’aumento delle richieste energetiche, la minore ingestione di cibo e l’aumento delle perdite.

  • Consumo energetico e metabolismo: il metabolismo basale (MB) delle persone affette da questa patologia è più elevato. La patologia polmonare, insieme alle infezioni e all’aumento dello sforzo respiratorio, provoca un innalzamento del consumo energetico del corpo.
  • Diminuzione dell’apporto energetico: in genere, i pazienti affetti da fibrosi cistica possono mostrare complicazioni, che limitano il consumo di alimenti per via orale, con una conseguente alterazione digestiva e un basso apporto calorico.
  • Perdita energetica: questo si deve alla perdita di nutrienti importanti nelle feci, a causa della cattiva digestione e allo scarso assorbimento, che provocano uno squilibrio energetico.
Alimentazione nei pazienti con fibrosi cistica

Consigli per alimentarsi correttamente

Mantenere uno stato nutrizionale corretto è uno degli obiettivi principali per assicurare una crescita adeguata nei bambini e garantire loro una vita migliore.

Prima di apportare i dovuti cambiamenti nella dieta, è importante realizzare una valutazione esauriente delle abitudini dietetiche e delle misure antropometriche. L’indice di massa corporea (IMC) nelle donne deve essere intorno ai 22 kg/m2, mentre negli uomini deve essere di circa 23 kg/m2.

L’alimentazione nei casi di fibrosi cistica deve essere il più possibile simile a quella di una persona sana. Tuttavia, dobbiamo fare attenzione a una serie di aspetti specifici:

  1. Aumento dell’apporto energetico. Nei pazienti con fibrosi cistica è necessario apportare il 120-150% del fabbisogno energetico necessario per età e peso. In caso di dimagrimento, si consiglia di superare il 150%.
  2. Apporto proteico. È necessario consumare il 120-150% dell’apporto proteico giornaliero consigliato in base all’età e al peso.
  3. Carboidrati. I carboidrati dovranno rappresentare il 40-45% del valore calorico totale. Si consiglia di consumare carboidrati complessi, evitando gli zuccheri semplici per mantenere il controllo del glucosio nel sangue. Se è presente un’insufficienza respiratoria, bisogna ridurre l’apporto di carboidrati al 30%.
  4. Apporto di lipidi. L’apporto lipidico (o di grassi) deve raggiungere il 40-45% del totale. Bisogna però fare attenzione a non superare il 10% di acidi grassi saturi.
  5. Minerali. Bisogna assicurare un apporto adeguato di minerali come calcio, zinco, ferro e sodio.
  6. Vitamine liposolubili. È necessario un apporto complementare di vitamine A, D ed E e, a seconda dei valori delle analisi del sangue, di vitamina K.
Vitamine dei diversi gruppi

Come organizzare la dieta se si soffre di fibrosi cistica?

Si consiglia di dividere il cibo in 3 pasti principali, intervallati da 2 o 3 spuntini. È di vitale importanza, al fine di aumentare l’apporto energetico, includere alimenti calorici sani, come:

  • Olio extra vergine d’oliva.
  • Frutta secca.
  • Pesce azzurro.
  • Latticini e derivati del latte interno: panna, burro, formaggi.
  • Alimenti zuccherati, come dolci fatti in casa o gelati.

Integratori alimentari per i pazienti con fibrosi cistica

In alcuni casi la dieta non è sufficiente, e risulta necessario introdurre degli integratori alimentari, come latte fortificato, gel di carboidrati e/o proteine o alimentazione artificiale (parenterale o enterale).

Come già accennato, in alcuni casi si verifica anche un’insufficienza del pancreas esocrino e si rende necessario un integratore enzimatico. Se non si apportano gli enzimi in modo esogeno, il grasso non viene digerito e viene espulso direttamente con le feci.


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