Avitaminosi: cause e conseguenze sull'organismo

L'avitaminosi è la carenza o deficit della quantità di vitamine di cui l'organismo necessita per funzionare correttamente. Perché si verifica? In che modo influisce sulla salute? Scopriamolo!
Avitaminosi: cause e conseguenze sull'organismo
Marta Guzmán

Scritto e verificato la nutrizionista Marta Guzmán.

Ultimo aggiornamento: 25 maggio, 2022

L’avitaminosi è la totale assenza di vitamine in un individuo. Tuttavia, è difficile che questa condizione si verifichi e, di conseguenza, si tende a parlare di ipovitaminosi, ovvero la carenza parziale di alcune vitamine nell’organismo.

Le vitamine sono nutrienti essenziali per il nostro organismo. Se non si segue una dieta varia che contenga tutti i gruppi di alimenti, è facile non riuscire a soddisfare il fabbisogno giornaliero raccomandato.

Le cause dell’avitaminosi

Il nostro corpo necessita di quantità relativamente basse di vitamine in confronto alla quantità di proteine e di carboidrati che bisogna assumere. Tuttavia, molte persone non consumano vitamine a sufficienza.

Dieta non equilibrata con rigide restrizioni

Diete rigide nocive per l'organismo
Le diete rigide che escludono gruppi di nutrienti importanti possono essere all’origine dell’avitaminosi.

Una dieta del genere impedisce di ottenere l’apporto minimo di vitamine raccomandato. Ciò può essere dovuto a circostanze estranee agli alimenti, come in caso di carestie, siccità, conflitti bellici o migrazione dei rifugiati.

Ma ha origine anche da restrizioni autoimposte: diete molto rigide, senza supervisione di un professionista, esclusione di gruppi di alimenti essenziali per la salute, cattive abitudini alimentari  prolungate nel tempo, eccetera.

Aumento del fabbisogno nutrizionale

Questo aspetto può essere dovuto a diverse condizioni, per esempio al periodo di allattamento, a una fase di rapido sviluppo o a un periodo di intensa attività fisica. Tutto questo può scatenare una forma di deficit, nonostante si mantenga un’alimentazione più o meno simile, in seguito al maggior apporto di vitamine richiesto.

Malassorbimento delle vitamine

Se prolungato nel tempo, un malassorbimento delle vitamine può divenire problematico. È comune nel caso di patologie che si manifestano con diarrea cronica, come la malattia celiaca, le malattie infiammatorie intestinali o le intolleranze alimentari.

Fumare

Come segnalato da uno studio pubblicato sulla rivista medica American Journal of Public Health, questa abitudine distrugge parte della vitamina C. Per questo motivo, ai fumatori si consiglia di incrementare il consumo di questo nutriente essenziale.

Alcolismo

Secondo una pubblicazione dell’International Journal for Vitamin and Nutrition Research, molti soggetti affetti da alcolismo cronico presentano malnutrizione perché limitano il normale consumo di nutrienti essenziali o perché l’alcol impedisce la corretta digestione e l’assorbimento delle vitamine.

Le vitamine

Le vitamine attivano e stimolano praticamente tutte le attività biochimche dell’organismo, necessarie per la vita e la salute.

Le 13 vitamine essenziali si dividono in due gruppi. Uno di questi è il gruppo delle vitamine idrosolubili (cioè solubili in acqua), che devono essere assorbite tutti i giorni, in quanto vengono espulse facilmente. L’altro gruppo è costituito dalle vitamine liposolubili (o non solubili in acqua), che il corpo è in grado di conservare per settimane o mesi.

Avitaminosi da vitamine idrosolubili

Avitaminosi da vitamina C
L’avitaminosi associata alla vitamina C e ad altre vitamine idrosolubili può incidere sullo sviluppo di diverse malattie che interferiscono con la qualità della vita.
  • Acido ascorbico o vitamina C: può provocare alterazioni delle mucose orali, disturbi cutanei e dei capelli, nonché una maggiore predisposizione alle in fratture. Lo scorbuto è la sindrome che si manifesta a seguito di un deficit di questa vitamina.
  • Tiamina o Vitamina B1: le sue manifestazioni sono di diverso tipo e includono disturbi neurologici, cardiovascolari e psichiatrici. Il beriberi e la sindrome di Wernicke-Korsaff sono quadri clinici che emergono a causa di un deficit di tiamina.
  • Riboflavina o vitamina B2: il suo basso apporto scatena alterazioni delle mucose, soprattutto di quelle orali e degli occhi. Infiammazione della lingua, secchezza oculare o lacrimazione persistente.

Altre vitamine idrosolubili

  • Niacina o vitamina B3: si manifesta con sintomi come le alterazioni gastrointestinali, dermatologiche e la demenza. Può insorgere una malattia conosciuta come pellagra.
  • Acido pantotenico o vitamina B5: può causare alterazioni a livello dermatologico, digestivo e neurologico.
  • Piridossina o vitamina B6: una sua carenza può provocare anemia e disturbi neurologici, nervosi e digestivi.
  • Acido folico o vitamina B9: può produrre anemia megaloblastica ed è fondamentale per lo sviluppo del feto.
  • Biotina o vitamina B8: può manifestarsi con crisi convulsive, alopecia, dermatite e ritardo nello sviluppo psicomotorio.
  • Cobalamina o vitamina B12: può provocare anemia perniciosa, disturbi neuromuscolari o del sangue.

Avitaminosi da vitamine liposolubili

  • Vitamina A: svolge un ruolo molto importante nella vista, per cui un deficit provoca cecità notturna. Inoltre, danneggia il sistema immunitario.
  • Vitamina D: è la tipologia più spesso carente nell’organismo. È importante per la salute delle ossa e per ridurre il rischio di fratture.
  • Vitamina K: il suo deficit provoca la malattia emorragica del neonato ed emorragie negli adulti.
  • Vitamina E: i principali sintomi sono anemia emolitica e deficit neurologici.

Per colmare queste carenze, bisogna seguire una dieta varia che includa tutti i gruppi alimentari. E nel caso in cui l’alimentazione non sia sufficiente, si potrebbe optare per la somministrazione di integratori vitaminici, purché consigliati da un professionista.


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