Fisiologia dell’intestino crasso

I movimenti di mescolamento e di propulsione favoriscono l'assorbimento di acqua, nutrienti e vitamine contenute negli alimenti.

Fisiologia dell'Intestino Crasso

Per poter procedere a un’analisi fisiologica dell’intestino crasso, bisogna ricordare che facciamo riferimento nello specifico alla sezione finale del tubo digerente, composto dalle seguenti parti: il cieco, il colon, il retto e il canale anale. Nel complesso, questi tratti vanno a costituire la parte più stretta e più corta del tubo digerente.

L’intestino Crasso ha da un lato il compito di assorbire l’acqua e gli elettroliti e di ciò si occupa la metà più prossimale. Dall’altra parte, la metà più distale si occupa di immagazzinare il materiale fecale fino all’espulsione dello stesso.

Queste funzioni non necessitano che i movimenti peristaltici prodotti dal colon siano così intensi come nei tratti precedenti. Di fatto, questi movimenti sono lenti e delicati (“pigri”).  Per questo motivo, i movimenti del colon presentano caratteristiche simili ai movimenti dell‘intestino tenue.

Anatomia dell’intestino crasso

L’intestino crasso è un organo tubolare di circa un metro e mezzo di lunghezza. Ha origine dal cieco, attraverso cui si connette all’appendice. Da qui, l’intestino risale verso il fegato con il nome di colon ascendente, si dirama a sinistra come colon traverso, per poi scendere sotto forma di colon discendente.

Il colon sigmoideo è la porzione finale dell’intestino crasso, connesso all’ampolla rettale. In generale, il colon è irrigato da diramazioni delle arterie mesenterica superiore e inferiore. L’innervazione è data dal plesso di Meissner e dal plesso di Auerbach, responsabili rispettivamente della sensibilità e della propulsione.

Fisiologia dell’intestino Crasso: movimenti del colon

Intestino in 3D

Così come succede per l’intestino tenue, i movimenti del colon possono essere suddivisi in movimenti di mescolamento e movimenti di propulsione. Queto è quanto sostiene questo report dell’Università di Cantabria.

I movimenti di mescolamento si mettono in atto a causa della contrazione combinata del muscolo circolare e del muscolo longitudinale del Colon. Ciò fa sì che la porzione non stimolata del colon, protenda verso l’esterno a mo’ di sacco chiamato “haustra”.

I movimenti di propulsione dipendono dai “movimenti di massa”. Si tratta di una variazione della peristalsi che fa sì che un segmento del colon agisca con movimenti “a onda”, spingendo il materiale fecale verso l’esterno. Questi movimenti si producono 3 volte al giorno e durano circa 30 minuti per volta.

Come iniziano questi movimenti?

I movimenti di massa si producono in risposta alla distensione dello stomaco e del duodeno. In altri casi, si producono in risposta all’irritazione, come succede nei pazienti affetti da colite ulcerosa.

Fisiologia dell’intestino crasso: riflesso di defecazione

L’espulsione delle feci è dovuta al riflesso della defecazione:

  • Il riflesso intrinseco, veicolato dallo stesso sistema nervoso enterico del retto (che da solo risulta troppo debole)
  • Il riflesso parasimpatico, veicolato delle fibre dei nervi pelvici e che agisce da rinforzo.

Qual è il processo?

L’arrivo delle feci al retto provoca una distensione delle sue pareti, le quali inviano segnali afferenti per mezzo del plesso mienterico. In risposta a questi segnali, iniziano a prodursi delle onde peristaltiche dal colon giù fino al retto, che spingono il materiale fecale fino all’ano.

L’arrivo delle feci al retto provoca una distensione delle sue pareti, le quali inviano segnali afferenti per mezzo del plesso mienterico.

Il plesso mienterico emette segnali inibitori che rilassano lo sfintere anale interno, in modo che quando l’onda peristaltica arriva all’ano, le feci continuano ad avanzare. Il rilassamento dello sfintere anale esterno si produce in modo volontario.

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Dall’altro lato, con la stimolazione delle fibre nervose dell’ano, vengono prodotti segnali afferenti in direzione del midollo. Questi rientrano attraverso le fibre nervose parasimpatiche dei nervi pelvici, potenziando la peristalsi e aiutando il rilassamento dello sfintere anale interno.

Fisiologia dell’intestino crasso: la secrezione di sostanze

Intestino crasso.

Nell’intestino crasso viene secreto solamente un muco che contiene ione bicarbonato (pH>8) in quantità moderate. La secrezione di questo muco viene prodotta dalle cellule mucose della parete intestinale. La secrezione di bicarbonato è prodotta da cellule epiteliali diverse dalle mucose e tale secrezione è la responsabile del pH alcalino del muco.

Al tempo stesso, nell’intestino crasso si sprigiona anche metano sotto forma di gas, durante la digestione di amidi e zuccheri. Inoltre, alcuni batteri della flora intestinale partecipano anche nella produzione di altri gas. Il metano viene eliminato sotto forma di flatulenza.

Come si produce?

La secrezione del muco passa principalmente dalla stimolazione diretta delle cellule mucose, anche se questa aumenta in risposta a una stimolazione dei nervi pelvici.

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Fisiologia dell’intestino crasso: assorbimento delle sostanze

All’intestino crasso arrivano ogni giorno circa 1500 ml di chimo. La maggior parte dell’acqua e degli elettroliti che contiene, vengono assorbiti principalmente nella metà prossimale del colon, e ciò fa sì che le feci espulse contengono solamente 100 ml di acqua e tra 1 e 5 mEq di ioni di sodio e cloro.

Al tempo stesso, il colon assorbe vitamine prodotte dai batteri che vivono in quest’area. Questo è il caso della riboflavina, della tiamina e della vitamina K, secondo alcuni studi. La melachionina (o vitamina K2) viene prodotta da diversi microorganismi, come l’Escherichia coli.

In che modo vengono assorbite le sostanze?

Il sodio viene assorbito grazie al trasporto attivo, mediante lo scambio Na-H. Grazie al gradiente a carica positiva che si origina, parte degli ioni cloro viene trascinato passivamente all’interno delle cellule. Il resto degli ioni cloro vengono assorbiti per lo scambio con gli ioni di bicarbonato.

Il potassio – insieme ad altri ioni come il calcio o il magnesio – viene assorbito anch’esso dall’intestino mediante trasporto attivo.

I legami tra le cellule dell’intestino crasso sono molto più stretti che in altri tratti del tubo digestivo, evitando così la diffusione retrograda degli ioni e favorendo un assorbimento del sodio molto più profondo del sodio.

Un organo vitale per il mantenimento dell’equilibrio interiore

Come abbiamo visto, il colon è uno dei tessuti principali per la digestione e per l’assorbimento di sostanze fondamentali per la sopravvivenza del corpo umano. La fisiologia dell’intestino crasso coinvolge la peristalsi, così come la capacità di secrezione e di assorbimento dei nutrienti. I problemi che colpiscono questo organo comportano grande malessere e sono causa di complicanze a lungo termine.

Bibliografia

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