Gli effetti del Coronavirus sulla pelle

Recenti studi scientifici hanno descritto gli effetti del Coronavirus sulla pelle, causati sia dall'azione diretta sia dall'uso dei dispositivi di protezione. Nelle prossime righe vedremo quali sono i sintomi e come riconoscerli.
Gli effetti del Coronavirus sulla pelle
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

I disturbi respiratori sono tra i sintomi principali dell’infezione da COVID-19. Tuttavia, sono stati segnalati anche effetti del Coronavirus sulla pelle e su altri organi del corpo umano.

Ricordiamo che la triade dei sintomi tipici dell’infezione da SARS-CoV-2 è costituita da febbre, tosse e difficoltà respiratorie. In alcuni pazienti sono stati registrati anche la perdita dell’olfatto e l’arrossamento oculare.

La lista dei sintomi legati all’infezione da Coronavirus è oggetto di discussione sin dagli esordi della pandemia. In alcuni casi, gli operatori sanitari hanno segnalato sintomatologie che non sono state incluse nei protocolli da parte delle associazioni mediche. Mentre in altri, l’OMS ha respinto le richieste di talune associazioni mediche che richiedevano di esaminare i pazienti secondo nuovi criteri diagnostici.

Tale scenario contraddittorio è tipico degli eventi pandemici in via di sviluppo. Non si conosce ancora la reale portata del COVID-19, tanto meno si sa se ci potranno essere reinfezioni o nuove ondate di contagio.

Per quanto riguarda i disturbi dermatologici correlati al SARS-CoV-2, sono due i principali aspetti da tenere in conto: gli effetti del Coronavirus sulla pelle di tipo diretto e quelli indiretti causati dalla quarantena. Vediamoli entrambi.

Effetti del Coronavirus sulla pelle: mito o realtà?

I dermatologi di tutto il mondo concordano sul non considerare dermatotropico il virus SARS-CoV-2. In tal senso, il nuovo Coronavirus non colpisce direttamente la pelle, ovvero non infetta le cellule del derma.

Tuttavia, in una lettera indirizzata all’editore del Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology, il Dott. Sebastiano Recalcati, dermatologo all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, ha segnalato alcuni sintomi cutanei riscontrati tra i pazienti ricoverati per COVID-19. Secondo tale lettera, il 20% dei pazienti esaminati dal professionista ha presentato uno dei seguenti sintomi:

  • Rash eritematoso.
  • Orticaria.
  • Vesciche.

Tali lesioni sono comparse durante o dopo il ricovero in ospedale, ma non erano relazionate alla gravità dell’infezione. Ovvero il Coronavirus avrebbe potuto colpire la pelle dei pazienti senza determinare una prognosi peggiore o migliore.

La segnalazione dello specialista riguardava piuttosto le misure di protezione da adottare per evitare il contagio. Sebbene ribadisca che il contagio accertato avvenga attraverso le goccioline respiratorie, esorta a rafforzare l’uso delle barriere fisiche al fine di evitare il contatto con eventuali lesioni cutanee.

Scottatura
Il Dott. Recalcati è stato il primo a segnalare la presenza di vesciche in alcuni pazienti affetti da COVID-19

Disturbi cutanei legati alla quarantena

Il Coronavirus non causa solo disturbi derivati dall’infezione in sé, ma anche dalle misure di contenimento imposte. La quarantena comporta problematiche legate alla permanenza in ambienti chiusi, all’uso dei prodotti per la pulizia e alla mancata esposizione alla luce solare.

Si potrebbe dire che in questi casi il Coronavirus colpisca la pelle in modo indiretto. Sono state registrate dermatiti dovute all’eccessivo lavaggio delle mani e all’uso improprio dei gel disinfettanti a base alcolica, nonché ulcere da pressione provocate della permanenza prolungata in una stessa posizione.

Gli eczemi sulle mani causati dai prodotti per la pulizia non sono una novità. Le dermatiti da irritazione chimica sono sempre esistite. Il problema attuale risiede nell’eccessivo utilizzo di questi prodotti. Alcune persone sono ossessionate dal lavaggio delle mani e usano quantità ingiustificate di disinfettante.

A ciò si aggiunge la scarsa esposizione al sole, per via della prolungata permanenza in casa. L’impossibilità di assorbire quantità sufficienti di raggi UV riduce la produzione di vitamina D.

Questa svolge un ruolo fondamentale per la salute della pelle: protegge le cellule del derma e il loro metabolismo. Si consiglia pertanto di esporsi alla luce del sole anche per pochi minuti al giorno, sfruttando finestre, balconi o giardini.

Lavarsi le mani
Lavarsi le mani troppo spesso può causare eczemi o dermatiti.

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La pelle del personale sanitario

Un altro aspetto importante riguardo gli effetti del Coronavirus sulla pelle riguarda il personale sanitario. A causa dei dispositivi di protezione che medici e infermieri sono tenuti a usare, la loro cute ne risente sensibilmente.

I sistemi di protezione individuale raccomandati nei protocolli includono guanti, mascherine e cuffie, che possono essere relazionati a dermatiti ed eczemi su mani e viso. Oltre a ciò, il cuoio capelluto può andare incontro a follicoliti e dermatiti seborroiche.

Una volta rimossi i dispositivi di protezione, il personale sanitario deve seguire una routine per la cura della pelle. Le mani andranno lavate in modo corretto per rimuovere le sostanze dei guanti e il lattice. Una doccia completa sarebbe la soluzione più appropriata.

L’applicazione di creme idratanti può contribuire a proteggere la pelle, ma gli operatori sanitari non sono abituati a tale pratica. Secondo alcuni studi, solo il 22% del personale medico e infermieristico applica una crema idratante a fine giornata.

Gli effetti del Coronavirus sulla pelle e sulle nostre abitudini

In modo diretto o indiretto, il Coronavirus colpisce la cute umana. Non è ancora chiaro se sia dovuto all’effetto dell’infezione sulle cellule o più probabilmente alle misure protettive. È comunque evidente che il COVID-19 ha cambiato le nostre abitudini ed è particolarmente importante adottarne altre sane.


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