Le arcate dentali sono molto importanti per parlare, masticare il cibo e formare il bolo alimentare. Possono anche essere belle esteticamente. Tuttavia, i denti sono sensibili al dolore e quando fanno male tutte queste funzioni ne risentono.
Tutti abbiamo avuto dolore a un dente in qualche momento della nostra vita, il che ci ha avvertito che stava accadendo qualcosa di male. In questo articolo spiegheremo i motivi per cui i denti sono sensibili al dolore.
Denti sensibili al dolore e i diversi strati
I denti sono costituiti da tre parti fondamentali:
- Radice: è quella che si trova all’interno della cavità dentale, nella parte non visibile del dente, poiché è sepolta nell’osso alveolare. Quando un dente viene estratto, la radice sarebbe la parte finale.
- Corona: è ciò che sporge dall’osso alveolare ed è visibile.
- Collo: è ciò che unisce la radice e la corona.
Alla base della radice c’è un foro attraverso il quale entrano i vasi e i nervi che nutrono i denti, formando quella che viene chiamata canale pulpare. Questo canale pulpare è protetta da uno strato di dentina.
La dentina è composta da una matrice minerale, in particolare l’idrossiapatite di calcio. Questa struttura protegge l’ingresso di agenti nocivi nei vasi e nei nervi del dente.
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Dentina: lo strato protettivo
La dentina è formata da cellule chiamate odontoblasti, che si trovano tra l’esterno e il canale pulpare. Presentano delle estensioni che si fanno strada attraverso la dentina.
Quando c’è qualche alterazione nel dente che colpisce o distrugge la dentina, gli odontoblasti sono in grado di riparare questa dentina e quindi il canale pulpare non rimane privo di protezione.
Ma la dentina non è sufficiente per proteggere i denti. È necessaria una sostanza ancora più dura per evitare che il dente si rompa ogni volta che mastichiamo o parliamo. Questa sostanza è lo smalto.
Smalto: lo strato più duro
Lo smalto è uno strato molto duro, composto interamente da idrossiapatite. Anche la dentina è composta da questo minerale, ma in misura e concentrazione minori. Inoltre presenta delle cavità costituite dalle estensioni degli odontoblasti che lo rendono meno resistente.
Lo smalto è bianco, duro e con una composizione al 96% di idrossiapatite. Il resto, il 4%, contiene proteine e acqua. È costituito da cellule chiamate ameloblasti che generano lo smalto prima dell’eruzione del dente.
Una volta che il dente riemerge, gli ameloblasti degenerano e lo smalto non si rigenera mai più. Rimaniamo con lo stesso smalto per tutta la vita, motivo per cui è importantissimo prendersene cura.
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Cemento: lo strato di sostegno
Il cemento si trova intorno alla radice del dente, sopra la dentina. Si tratta di uno strato meno duro dello smalto, poiché contiene solo il 65% di idrossiapatite.
Il cemento è diviso in due strati: il primo non contiene cellule e si forma prima che il dente fuoriesca. D’altra parte, dopo l’uscita del dente e per esigenze funzionali, si forma un cemento che contiene delle cellule chiamate celle di cemento, che producono una matrice minerale.
La funzione principale del cemento è quella di ancorare le fibre del periostio, che è lo strato che ricopre l’osso intorno al dente. Diciamo che è la colla che tiene il dente attaccato alla cavità.
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Perché i denti sono così sensibili al dolore?
Dopo aver analizzato un po’ l’anatomia dei denti possiamo rispondere a questa domanda. Vediamo che la dentina contiene al suo interno estensioni dell’osteoblasto, cioè c’è un legame tra la dentina e il canale pulpare, dove troviamo le terminazioni nervose.
Lo smalto non si rigenera, quindi quando si consuma o viene distrutto dalla carie, smette di proteggere la dentina, che è più suscettibile ai fattori esterni. Le cavità dentali rimangono scoperte e gli stimoli esterni possono raggiungere le terminazioni nervose, provocando dolore.
Per evitare che ciò accada, è necessario prendersi cura dei denti, disporre di una buona igiene dentale, visitare di tanto in tanto il dentista e seguire una dieta sana. In questo modo preserveremo lo smalto e la dentina sarà protetta.
Bibliografia
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