I germogli: benefici, rischi e preparazione

I germogli sono ad alto valore nutrizionale e contengono pochi antinutrienti, il che favorisce l'assorbimento dei composti in essi presenti. Oggi spieghiamo come coltivarli.
I germogli: benefici, rischi e preparazione
Saúl Sánchez Arias

Scritto e verificato il nutrizionista Saúl Sánchez Arias.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

I germogli sono noti per le loro piccole dimensioni. Possiamo coltivarli in casa e apportano nutrienti essenziali per promuovere la buona salute. Ecco perché desideriamo spiegarvi tutto su questi alimenti.

Innanzitutto, vogliamo ricordare l’importanza di includere le verdure nella dieta di tutti i giorni. Questi prodotti devono essere alla base dell’alimentazione, poiché il loro consumo è associato a benefici scientificamente dimostrati. Il consiglio è di consumarne almeno 5 porzioni al giorno.

Come possiamo coltivare i germogli in casa?

Per poter coltivare dei germogli in casa che siano adatti al consumo dovrete procedere nel seguente modo.

Materiali

  • Sacchetto germogliatore.
  • Semi.
Semi per i germogli tra le mani.
I semi dai quale nasceranno i germogli vanno idratati e tenuti sotto la luce del sole, in modo che si attivi la clorofilla.

Coltivare i germogli passo dopo passo

È importante mantenere l’igiene durante l’intero processo, in modo da prevenire la proliferazione di batteri nocivi. Proprio per questo si consiglia di sterilizzare i sacchetti germogliatori prima di utilizzarli.

Il primo passo consiste nel lasciare a mollo i semi o i chicchi, lavandoli bene per eliminare qualunque residuo esterno possibile. Fatto questo, bisognerà versarli in una ciotola con dell’acqua minerale fresca, in modo da idratarli. Vanno tenuti a mollo per almeno 12 ore.

Trascorso questo arco di tempo, bisognerà filtrarli e versarli in una ciotola di cristallo da coprire con uno straccio o con un panno. Il consiglio è di non sigillarli del tutto, in modo da assicurarsi che ci sia uno scambio di gas. Sarà sufficiente inclinarli leggermente.

Giunti a questo punto, bisognerà attendere tra 3 e 5 giorni per osservare i primi germogli, mantenendo il contenitore in un luogo caldo (in ambiente di circa 35 gradi centigradi). Iniziato il processo di germinazione, procederemo esponendo il recipiente alla luce del sole, in modo da favorire l’attivazione della clorofilla dei vegetali e da intensificarne così la colorazione verde.

Per quanto riguarda la conservazione, l’ideale è scegliere un recipiente a chiusura ermetica da riporre in un luogo fresco. Prima di consumarli è indispensabile passarli sotto l’acqua.

Quali germogli coltivare?

Possiamo far germogliare qualsiasi seme che sia commestibile per l’essere umano. Solitamente si opta per i legumi, come le lenticchie, i fagioli e i piselli (i più gustosi).

In particolare, si tende a coltivare i germogli di soia, di cavolo rosso, lenticchie, broccoli e crescione. Non dovremo fare altro che reperire i semi dei vegetali e seguire passo dopo passo il processo appena menzionato.

Per saperne di più: La migliore dieta per diabetici

Vantaggi ed effetti benefici dei germogli

Far crescere dei germogli in casa propria ha i suoi vantaggi. Innanzitutto sono facili da coltivare e sono autosufficienti, per cui si riduce l’impatto ecologico. Inoltre, risulta essere molto più economico rispetto all’acquisto di questi stessi prodotti al supermercato.

Dal punto di vista nutrizionale, il consumo dei germogli è associato a un miglioramento delle condizioni di salute grazie alla loro concentrazione di antiossidanti. Secondo uno studio pubblicato su Trends in Pharmacological Sciences, il consumo regolare di questi alimenti aiuta a ridurre la produzione di radicali liberi, prevenendo alcune patologie.

D’altra parte, non possiamo non menzionare che molti germogli contengono vitamina C, un nutriente che ha dimostrato la sua efficacia nel miglioramento delle funzioni immunitarie. Il consiglio è quindi di consumarli tutti i giorni per prevenire lo sviluppo di malattie infettive.

Per concludere, bisogna dire che i germogli contengono una bassa quantità di antinutrienti, per cui gli elementi che li caratterizzano vengono assorbiti meglio.

Ecco dunque che si riduce anche il rischio di malassorbimento del ferro, per fare un esempio. Secondo un recente studio di ricerca pubblicato sul The Medical Clinics of NorthAmerica, se non viene soddisfatto il fabbisogno nutrizionale ecco che insorge l’anemia.

Possibili rischi

I principali rischi riguardo il consumo di germogli hanno a che fare con i metodi con cui vengono coltivati. In assenza di misure igieniche e di disinfezione, potrebbero proliferare batteri come la Salmonella, pericolosi per la salute.

Le patologie associate al consumo di germogli coltivati in casa sono di tipo gastrointestinale. Ecco perché è importante procedere con la massima cautela possibile al riguardo.

Germogli e batteri dello stomaco.
Mantenere l’igiene dei germogli è fondamentale per evitare che vomito e diarrea compromettano la salute intestinale.

Come possiamo consumare i germogli in cucina?

I germogli possono essere cotti o consumati a crudo. Nel primo caso, possiamo utilizzarli nella preparazione di pietanze saltate in padella, di piatti vegetariani o persino di zuppe o di vellutate di verdura. Oltre a ciò, sono anche un ottimo contorno per completare piatti a base di riso o di quinoa.

I germogli sono una sana opzione

I germogli sono un’ottima opzione per includere più verdure nella dieta. Tuttavia, non sono esenti da possibili rischi, per cui il consiglio è procedere con cautela se li prepariamo in casa. 

Infine, è possibile acquistarli anche al supermercato, anche se in questo modo non contribuiremo a ridurre l’impatto ecologico e il costo aumenterà.


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