Igname selvatico: che cos’è e quali proprietà ha?

L'igname selvatico è ricco di vitamina C, qualità che lo rende un alimento ideale per rafforzare il sistema immunitario.

Igname selvatico.

L’igname selvatico è utilizzato in medicina naturale nel trattamento dei processi infiammatori. Offre benefici e vantaggi per la salute, tuttavia non è esente da rischi e controindicazioni.

Vediamo in dettaglio come e quando utilizzare l’igname selvatico. Occorre tenere presente, tuttavia, che per garantire un effetto positivo, è importante introdurlo in una dieta sana ed equilibrata. Allo stesso modo, è fondamentale evitare le tossine e fare esercizio fisico.

Usi e possibili benefici dell’igname selvatico

È possibile utilizzare l’igname selvatico nei seguenti contesti:

Artrite reumatoide

Mani con artrite reumatoide.

Le proprietà dell’igname lo rendono un possibile rimedio per numerose patologie che hanno alla base un meccanismo infiammatorio. In ogni caso, le ricerche sono state finora condotte solo sugli animali.

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Iperuricemia

Secondo alcuni studi, come questo pubblicato sulla rivista Journal of Ethnopharmacology, l’igname selvatico ha la capacità di aumentare la produzione di acido urico.

Questo aiuterebbe a prevenire il problema dell’iperuricemia nelle persone predisposte. Tuttavia, come nel caso precedente, le ricerche sono state condotte soltanto su animali.

Spasmi muscolari

È stato studiato anche il possibile effetto dell’igname selvatico nel trattamento dei crampi. Grazie a questo alimento è possibile alleviare il dolore delle mestruazioni o i crampi. In ogni caso la ricerca non è conclusiva e non ha ancora fornito prove solide.

Infezioni virali

Va notato che l’igname ha una concentrazione significativa di vitamina C. Questo micronutriente aiuta a migliorare le funzioni del sistema immunitario, riducendo il rischio di contrarre raffreddore e influenza.

Oltre a ciò, un consumo elevato di questa sostanza permette un controllo più efficace dei sintomi e una guarigione veloce dalla malattia.

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Infertilità

Non sono disponibili molti articoli scientifici sull’argomento, ma secondo alcuni autori, il consumo regolare di questa pianta potrebbe stimolare la fertilità nelle donne grazie alla sua concentrazione in fitoestrogeni.

In ogni caso è importante consultare il medico prima di consumarlo per questo scopo poiché potrebbe interagire con altri trattamenti per la fertilità.

L'igname selvatico potrebbe migliorare la fertilità femminile.
Il trattamento con igname può essere di aiuto in caso di infertilità, ma non sostituisce la terapia medica consigliata.

Rischi e controindicazioni

Sebbene l’igname selvatico possa offrire potenziali vantaggi, non è esente da rischi ed effetti collaterali tra cui nausea, vomito e mal di testa. Sono stati registrati, inoltre, disturbi digestivi.

Esiste anche la possibilità di sviluppare una reazione allergica, di solito un’eruzione cutanea. Non è frequente lo shock anafilattico da consumo di igname, ma in presenza di sintomi dermatologici è meglio evitare il consumo.

Presentazione e dosi dell’igname selvatico

È possibile trovare l’igname selvatico al naturale oppure sotto forma di integratore alimentare, di solito in capsule da 100 mg. Viene indicato principalmente in caso di dolore e infiammazione articolare sebbene, come abbiamo già detto, le prove sono ancora insufficienti.

La maggior parte dei produttori consiglia l’assunzione di 1 o 2 dosi al giorno per alleviare i crampi mestruali, la ritenzione idrica e i sintomi della menopausa.

Secondo uno studio pubblicato su Iranian Journal of Pharmaceutical Research, il consumo di igname selvatico potrebbe essere in grado di migliorare il profilo lipidico. Tuttavia, l’influenza della dieta su questo parametro è limitata, oltre ad essere presente una forte componente genetica.

Igname selvatico, una pianta dalle proprietà medicinali

Come avete visto, l’igname selvatico ha diversi ambiti applicativi e pochi effetti secondari. In ogni caso. sono poche le ricerche che ne confermino le proprietà. La maggior parte sono state eseguite in vitro o su animali, il che non garantisce gli stessi risultati sull’uomo. È certamente considerata una pianta sicura per la salute, tranne nei soggetti allergici.

Si consiglia di consultare il medico o il nutrizionista prima di iniziare il trattamento. Questa dovrebbe essere la regola generale da applicare con qualsiasi integratore alimentare. Lo specialista sarà in grado di valutare la reale necessità del trattamento e i rischi associati.

Infine, occorre ricordare che per proteggere la salute è fondamentale seguire una dieta sana e varia, oltre a praticare regolarmente attività fisica. Completa uno stile di vita sano, un sonno adeguato. Gli integratori sono soltanto la ciliegina sulla torta.

Bibliografia

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