Il pane fa ingrassare davvero? Scopriamolo!

Molte persone si domandano se il pane faccia davvero ingrassare. Ebbene, desideriamo dare una risposta a questo quesito e spiegare qualcosa in più sul meccanismo della sazietà.

Tagliare del pane

Una domanda davvero ricorrente è se il pane fa ingrassare davvero. Bisogna dire che non esistono alimenti che di per sé fanno dimagrire o ingrassare: l’uno o l’altro è conseguenza di un certo apporto calorico.

Ciononostante, l’influenza che ogni alimento ha sulla produzione di insulina e sul senso di sazietà può spingere a consumare degli alimenti in eccesso, con conseguente aumento di peso.

Il pane fa ingrassare? Di per sé no

Il pane fa ingrassare
Il pane è un alimento che può essere inserito nell’ambito di un piano alimentare bilanciato. Tuttavia, anche se non è responsabile dell’aumento di peso, è poco saziante.

Il pane è un alimento costituito perlopiù da carboidrati. Il suo valore energetico è di circa 300-400 kcal per 100 g di prodotto. Possiamo includerlo nel quadro di una dieta equilibrata perché non provoca un aumento di peso.

Tuttavia, può presentare un elevato indice glicemico, soprattutto nelle sue varietà elaborate con frumento raffinato. Questo aspetto si traduce in un picco di insulina, con conseguente ipoglicemia reattiva.

Quando consumiamo del pane fuori dai pasti, il risultato è una sazietà momentanea, con conseguente aumento dell’appetito. Stiamo quindi parlando di un alimento di per sé poco saziante, che può favorie un’eccessiva ingestione di alimenti.

Leggete: 6 originali ricette di gustosi “panini” senza pane

Non va servito come accompagnamento

Il pane è un alimento che tendiamo a consumare in modo errato. L’idea di accompagnare i pasti con del pane si traduce in un aumento incontrollato dell’apporto calorico ingerito, di cui molte volte non teniamo nemmeno conto.

Il pane può essere consumato con moderazione, ma sempre come elemento principale del piatto.Possiamo dunque concepire l’idea di un pasto con un panino come portata principale, come fosse una piadina o una pizza. È invece sbagliato aggiungerlo come accompagnamento.

D’altra parte, molto spesso viene immerso nel pinzimonio, abitudine che aumenta notevolmente l’apporto calorico del pasto. La sua appetibilità, inoltre, può portare a mangiare più del necessario, portandoci oltre il limite della sazietà.

Al contempo, molte persone lo consumano nei pasti principali, ma non sanno che si tratta di un cibo calorico o lo ingeriscono perché fa parte della loro cultura. In molti paesi, infatti, è un ingrediente che non manca mai a tavola.

Non tutti i tipi di pane sono uguali

Esistono diversi tipi di pane, a seconda degli ingredienti che lo compongono e del processo di preparazione. In tal senso, il pane di farina di frumento è diverso da quello di segale, né sono uguali il pane a fette e quello di casa.

È più indicato scegliere varietà preparate con farina integrale, che siano meno raffinate possibile. Inoltre, quelle varietà preparate in modo casereccio e che includono diversi cereali o grani nella loro ricetta presentano una qualità nutrizionale nettamente superiore.

Potrebbe interessarvi anche: Farine raffinate: 6 effetti sulla salute

L’effetto saziante degli alimenti

Diversi tipi di pane
Nel caso del pane, è consigliabile scegliere varianti a base di farine integrali, visto che contengono fibre che stimolano il senso di sazietà.

Quando si tratta di stilare un piano alimentare, oltre a tenere conto del valore degli alimenti, è interessante valutare il loro potere saziante. In tal senso si tende a evitare gli alimenti processati o ricchi di zuccheri.

Le proteine e i grassi vantano un maggiore potere saziante, stimolando la leptina e il neuropeptide. Così, si preverrà l’ipoglicemia reattiva in conseguenza al consumo di zuccheri semplici, che si traduce in un maggiore appetito.

Gli alimenti ricchi di fibre producono distensione intestinale e addominale, stimolando i recettori responsabili della trasmissione del senso di sazietà. Questo è uno dei motivi per cui va data la priorità al consumo di cibi non processati.

Così, oltre a offrire dei benefici a livello di macro e micronutrienti, permette di tenere efficacemente sotto controllo la curva glicemica e l’appetito.

Nel caso scegliate degli alimenti ricchi di carboidrati, dovrete prediligere quelli integrali o di grano intero. Questi ultimi presentano, infatti, un’elevata quantità di fibre e un basso indice glicemico che stimola molto meno la produzione di insulina, rispetto a quanto non faccia lo zucchero raffinato.

Conclusioni: il pane fa ingrassare?

Non esiste un alimento che di per sé faccia ingrassare, e il pane non fa eccezione. Ora, il consumo di pane tende ad avvenire in modo errato, visto che spesso -come dicevamo- funge da accompagnamento di una portata.

Se inserito nella dieta, deve diventare l’elemento principale della portata e va evitato il suo consumo fuori pasto per evitare un conseguente aumento dell’appetito.

In generale, si consiglia di evitare gli alimenti ricchi di carboidrati ad alto indice glicemico e gli alimenti processati. Il consumo di fibre diventa fondamentale per assicurare il senso di sazietà e per prevenire l’insorgenza di gravi malattie.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

  • Lee YJ., Song S., Song Y., High carbohydrate diets and food patterns and their associations with metabolic disease in the Korean population. Yonsei Med J, 2018. 59 (7): 834-842.
  • Sternson SM., Eiselt AK., Three pillars for the neural control of appetite. Annu Rev Physiol, 2017. 79: 401-423.
  • McConn BR., Gilbert ER., Cline MA., Appetite associated responses to central neuropeptide Y injection in quail. Neuropeptides, 2018. 69: 9-18.

 

Torna in alto