Il tarassaco e i 7 benefici che forse non conoscete
Il tarassaco, noto anche con molti altri nomi, tra cui dente di leone, è una pianta appartenente alla famiglia delle asteraceae. In generale, è considerato una erbaccia. Tuttavia dato il largo uso nella tradizione popolare, sono stati realizzati degli studi sopra i suoi possibili benefici per la salute.
Cresce facilmente in campagna, lungo i sentieri e nei pascoli, anche se molti lo coltivano appositamente nel proprio orto o in giardino per sfruttarlo nella preparazione di rimedi naturali.
Il suo consumo avviene principalmente in forma di infusi, che assunti con regolarità dovrebbero favorire il buon funzionamento dell’organismo. Inoltre, viene utilizzato da alcuni per calmare i sintomi di alcune malattie.
Tuttavia, in quest’ultimo caso, il consumo dovrebbe essere supervisionato dal medico, soprattutto in concomitanza a un trattamento farmaceutico. Non bisogna dimenticare che le piante possono interagire con i farmaci e causare effetti secondari.
Inoltre, sempre ricordare che non devono mai sostituire una trattamento medico. Se il professionista è d’accordo, il tarassaco può essere utilizzato come complemento per la promozione del benessere. Pertanto, a seguire, vediamo cosa dice la scienza riguardo a questa pianta e ai suoi benefici.
Il tarassaco: cosa dice la scienza al riguardo?
Ad oggi, la ricerca ha rivelato che il tarassaco è una pianta i cui composti (sesquiterpenlattoni, fenilpropanoidi, saponine, triterpenoidi e polisaccaridi) hanno un effetto principalmente diuretico e digestivo che aiuta a migliorare la salute. Inoltre, si ritiene che tali effetti siano utili a: stimolare l’appetito e ridurre l’infiammazione.
Va segnalato che il tarassaco non è solo usato come rimedio alternativo per l’uomo ma anche per gli animali. Soprattutto cani, gatti, conigli, roditori, rettili e piccoli uccelli.
Benefici legati al consumo del tarassaco
Il tarassaco è una pianta medicinale nota in diversi luoghi del mondo. Secondo una pubblicazione riportata sulla Cambridge University Press, è una fonte di vari nutrienti e sostanze biologicamente attive. Inoltre, le sue radici e foglie contengono vitamine (gruppo A, K, C e B), minerali (calcio, magnesio, potassio, zinco e ferro), micronutrienti, fibre, lecitina e colina
Questo studio evidenzia che questa pianta possiede proprietà immunomodulatorie, stimolanti del tratto digestivo, prebiotico, stimolanti dell’insulina, antinfiammatorie, antiangiogeniche, antineoplastiche e demulcenti. Tuttavia, data la scarsità e la limitazione degli studi effettuati, sono necessarie ulteriori ricerche per dimostrare i relativi benefici, dosi sicure ed efficacia.
Al momento, il tarassaco è usato nella medicina complementare in quantità moderate, sia in capsule, che estratti o infusioni. Vediamo nel dettaglio i suoi vantaggi:
1. Combatte la ritenzione idrica
Grazie alle sue proprietà diuretiche e antinfiammatorie, il tarassaco viene usato come integratore per stimolare l’eliminazione delle sostanze di scarto attraverso l’urina e in generale dei liquidi trattenuti dall’organismo.
In pratica, i suoi agenti naturali migliorano la funzione renale, se consumato in infusione per 2 volte al giorno.
Volete saperne di più? Leggete anche: Rimedio naturale a base di prezzemolo e limone contro la ritenzione idrica
2. Migliora il funzionamento del fegato
La radice di tarassaco è un noto protettore epatico, non solo perché ne ottimizza il funzionamento, ma anche perché previene e dà sollievo dai problemi infiammatori. Inoltre, regola il flusso della bile.
Uno studio pubblicato su Molecules nel 2017, ha rilevato che i polisaccaridi contenuti in questa pianta sono benefici per la funzione epatica. Per godere di tali benefici è consigliabile assumere il tarassaco almeno 3 volte alla settimana, preparato in infusione.
3. Il tarassaco aiuta la digestione
Questa pianta, non solo possiede proprietà digestive, ma ha anche un leggero effetto lassativo che aiuta a migliorare il transito intestinale, in accordo con le informazioni tratte da uno studio pubblicato su Neurogastroenterology and Motility.
L’infuso di tarassaco abbinato a una dieta ricca di fibre e antiossidanti, oltre a favorire una buona idratazione, può favorire l’eliminazione delle tossine accumulate.
Viene consigliato anche in caso di indigestione e flatulenze, in quanto quanto aiuta ad alleviare il disturbo senza alterare l’attività dei batteri sani.
4. Combatte l’anemia
Grazie al suo significativo contenuto di minerali, come ferro, magnesio e calcio, questa pianta è un buon integratore per accelerare il recupero da episodi di anemia e affaticamento.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, una pubblicazione su Advances in Hematology afferma che può favorire la formazione dei globuli rossi e bianchi, contribuendo, tra l’altro, a rafforzare il sistema immunitario e a combattere l’anemia.
Ricordate inoltre che se volete godere di buona salute, oltre a prevedere il consumo quotidiano di infuso di tarassaco, dovrete seguire una dieta che si adatti alle esigenze del vostro organismo.
Consultate questo articolo: Combattere l’anemia sideropenica senza assumere ferro
5. Protegge la salute oculare
Con il suo contenuto di nutrienti essenziali, il tarassaco è una delle piante che può rivelarsi utile, in un certo senso, per la salute degli occhi. Questo perché riduce il rischio di cataratte, degenerazione oculare e altri disturbi.
La luteina e zeaxantina, sono due componenti (pigmenti) contenuti in questa pianta e in larga misura in diversi alimenti come le arance, i broccoli, il mais, la bietola e il mango.
6. Il tarassaco combatte i problemi cutanei
Il consumo regolare di infusi di tarassaco e la sua applicazione in impacchi, possono essere una soluzione naturale per alcuni problemi cutanei. Infatti, una ricerca pubblicata su Oxidative Medicine and Cellular afferma che i suoi estratti aiutano a proteggere la pelle dai danni dei raggi UVB.
Date le sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, il suo uso promuove la guarigione delle ferite superficiali e delle allergie.
7. Allevia l’infiammazione
Come dimostrato da uno studio pubblicato su Food and Chemical Toxicology, oltre ai nutrienti citati precedentemente, questa pianta contiene componenti antinfiammatori che aiutano a ripristinare l’equilibrio dei processi infiammatori dell’organismo.
Ricordate
Al di là dei benefici citati, non si deve mai ricorrere a questa pianta come trattamento esclusivo di qualsiasi malattia.
L’ideale è utilizzarla in forma di tisana, come complemento a uno stile di vita sano, basato su una dieta bilanciata, un’adeguata idratazione e il regolare esercizio fisico.
Inoltre, è controindicata per alcuni gruppi di popolazione: in gravidanza o durante l’allattamento, nei soggetti con calcoli biliari o problemi alla colecisti. In caso di dubbi, rivolgetevi sempre a un medico.
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