Iniezione sottocutanea: cos’è e come farla?

L'iniezione sottocutanea è una forma di somministrazione semplice, molto utile per i farmaci a lento assorbimento come l'insulina. Come si esegue?

Iniezione sottocutanea

L’iniezione sottocutanea è ampiamente utilizzata in ambito medico. Inoltre, può anche essere effettuata dal paziente stesso per l’uso di farmaci comuni quali l’insulina nel caso di diabete.

Si esegue nel tessuto adiposo sottocutaneo, ovvero lo strato di grasso situato tra la pelle e il muscolo. Si tratta di un tessuto poco vascolarizzato, pertanto adatto ad accogliere piccoli volumi di farmaco. Inoltre, garantisce il lento e continuo assorbimento dei farmaci.

Benché sia facile da praticare, è comunque importante tenere a mente alcuni aspetti legati a questa forma di somministrazione. Ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.

Iniezione sottocutanea: in cosa consiste?

L’iniezione sottocutanea è spesso confusa con l’iniezione intradermica. In realtà, nell’iniezione intradermica l’ago penetra solo nel derma (lo strato intermedio della pelle).

Come nel caso dell’iniezione sottocutanea, si usa per la somministrazione locale di prodotti a lento assorbimento. La differenza tra le due riguarda la profondità e l’angolo d’iniezione. In quella intradermica, l’ago ha un’angolazione di circa 10 gradi, quasi parallelo alla pelle.

Nell’iniezione sottocutanea, invece, l’ago penetra nel tessuto sottocutaneo. Tale tessuto, come accennato, si trova tra la pelle e lo strato muscolare ed è anche denominato tessuto adiposo.

Si usa nella somministrazione di piccoli volumi di farmaci, generalmente in quantità inferiori al millilitro, sebbene possano anche raggiungere i 2 millilitri. Dato che il tessuto in questione è scarsamente vascolarizzato, il farmaco somministrato viene assorbito gradualmente.

Questa è una delle principali differenze rispetto all’iniezione endovenosa, che ha invece un effetto più rapido. Inoltre, l’iniezione sottocutanea è più facile da eseguire ed è meno costosa. Uno degli usi principali riguarda i farmaci che non possono essere assunti per via orale.

Iniezione
L’iniezione sottocutanea d’insulina è forse l’esempio più noto. In questo caso, il paziente impara ad autosomministrarsi il farmaco.

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Raccomandazioni utili per l’esecuzione di un’iniezione sottocutanea

Prima di eseguire un’iniezione sottocutanea, è bene prendere in considerazione alcuni aspetti. Come spiega questo articolo pubblicato sulla rivista Nursing, bisogna evitare d’iniettare farmaci irritanti, in quanto possono causare ascessi o addirittura necrosi del tessuto.

Contrariamente ad altri tipi d’iniezione, non va eseguita l’aspirazione dopo l’inserimento dell’ago. Questa è una procedura normale nelle iniezioni endovenose, che si effettua per verificare se l’ago è posizionato nel modo corretto. Tuttavia, può causare la formazione di ematomi.

Il massaggio della zona in cui è stato iniettato il farmaco è altrettanto sconsigliato, in quanto può causare un assorbimento più veloce del farmaco, che è il contrario dell’effetto desiderato.

Se le iniezioni devono essere praticate su base continuativa è bene variare il sito d’inoculazione. Come avviene, per esempio, nel caso dell’insulina somministrata ai pazienti diabetici. Ciò serve a prevenire la formazione di cicatrici.

I punti d’inoculazione dovrebbero distare uno o più centimetri l’uno dall’altro. Nel caso dell’insulina, si consiglia di fare dei cerchi sull’addome per variare il sito d’iniezione.

Materiale occorrente per l’iniezione sottocutanea

L’esecuzione dell’iniezione sottocutanea, richiede l’uso di diversi materiali. Primo fra tutti la siringa, che si compone di tre parti: ago, cilindro e stantuffo. L’ago è la parte che penetra nella pelle, mentre il cilindro è il luogo in cui viene riposto il farmaco. Lo stantuffo si usa per estrarre e introdurre dalla siringa.

Le siringhe possono avere capacità diverse; ma sono tutte dotate di tacche di misurazione, che consentono di sapere quanti millilitri o unità internazionali si stanno somministrando.

Per eseguire l’iniezione sottocutanea, bisogna utilizzare ogni volta un ago nuovo e della misura giusta. Quando si maneggia l’ago o la siringa si dovrebbero sempre usare guanti monouso, in modo da ridurre il rischio di infezioni.

Per appoggiare i materiali, è bene utilizzare della carta sterile. Avere a disposizione del disinfettante o delle salviette alcoliche è altrettanto utile.

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Quanto e come deve essere inserito l’ago?

Le iniezioni sottocutanee vanno eseguite a una certa profondità e con l’angolazione giusta; ovvero a 90 gradi (perpendicolari) o a 45 gradi. La prima angolazione è usata quando è possibile pizzicare una porzione più o meno grande della pelle. L’angolo di 45 gradi è invece riservato alle aree o alle persone con poco tessuto adiposo.

Secondo alcuni esperti, non è sempre necessario pulire la pelle prima dell’iniezione. Si fa esclusivamente nei casi in cui la pelle sia visibilmente sporca.

È importante, inoltre, preparare la siringa prima dell’iniezione. La siringa va tenuta con la mano dominante, tra il pollice e l’indice. L’altra mano va usata per prendere la porzione di pelle dove faremo l’iniezione.

Come spiega questo articolo pubblicato su Kaiser Permanente, l’ago va inserito con forza. Una volta che è tutto dentro, bisognerà premere lo stantuffo per inoculare il farmaco. L’ago va estratto con la stessa angolazione con cui è stato inserito.

Una volta finito, si rilascia la pelle. È probabile che dal sito d’iniezione possa fuoriuscire un po’ di sangue. In questo caso, è sufficiente tamponare leggermente con del cotone idrofilo o con una garza.

Iniezione alla mano
Alcune procedure che richiedono anestesia locale utilizzano le iniezioni sottocutanee per somministrare l’anestetico.

Dove va fatta l’iniezione sottocutanea?

Le iniezioni sottocutanee possono essere eseguite in diverse aree del corpo. Quella più comunemente usata è l’addome. In questo caso l’ago si inserisce a 5 centimetri dall’ombelico, evitando di essergli troppo vicino. Bisogna fare attenzione a non premere sull’osso del bacino o sulle costole.

Un’altra zona spesso usata per le iniezioni sottocutanee è la gamba. In particolar modo, la zona esterna della coscia, tra il ginocchio e l’anca.

Anche la parte bassa della schiena, appena sopra le natiche, è tra le zone più utilizzate. In questo caso, l’iniezione si esegue sotto la vita, su una linea immaginaria situata leggermente sopra le natiche. Infine, si può anche eseguire sulle braccia.

Eseguire la procedura in modo corretto per evitare rischi

L’iniezione sottocutanea si effettua nel tessuto grasso localizzato tra la pelle e il muscolo. Permette di somministrare volumi contenuti di farmaci, che necessitano un assorbimento lento e graduale.

Tra i principali usi vi è la somministrazione d’insulina. Per eseguirla senza rischi, si raccomanda di cambiare sempre il sito d’iniezione e di preparare adeguatamente i materiali, in modo da garantire un ambiente sterile e asettico.

Bibliografia

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