Sebbene possa sorprendere, la sindrome del cuore infranto esiste davvero. Si tratta di una malattia che è stata descritta di recente e il cui nome medico è sindrome di Tako-Tsubo.
Si tratta di una patologia temporanea per cui la funzionalità cardiaca risulta alterata. L’individuo accusa sintomi molto simili a un infarto miocardico acuto, anche se non ha le stesse conseguenze.
Solitamente, la sindrome di Tako-Tsubo è causata da una situazione molto stressante. Per esempio, può verificarsi a causa di un forte trauma come la morte di una persona cara. Anche se può succedere a chiunque, interessa con maggiore frequenza le donne tra i 50 e i 70 anni.
Anche se il suo nome può sembrare drammatico o poetico, questa sindrome è reale e chi ne soffre avverte una sensazione quasi identica a un attacco di cuore. In questo articolo spieghiamo tutto quello che bisogna sapere sulla sindrome di Tako-Tsubo e come distinguerla da altre patologie cardiache.
Cos’è la sindrome di Tako-Tsubo?
La sindrome del cuore infranto si presenta quando la persona subisce un’alterazione cardiaca a seguito di una situazione molto stressante. Di conseguenza, una parte del cuore risulta temporaneamente alterata e non è in grado di pompare il sangue correttamente.
I sintomi che si presentano sono molto simili a quelli di un attacco di cuore. Tuttavia, nella sindrome del cuore infranto, il resto del cuore lavora normalmente. La parte colpita è di solito il ventricolo sinistro, che assume la forma di un vaso.
Un’altra differenza con l’infarto miocardico acuto è che le arterie coronarie in genere non sono colpite. Queste ultime sono le arterie responsabili di fornire sangue ossigenato al cuore. Oltre a ciò, solitamente alla suddetta patologia non seguono ulteriori complicazioni e ha un tasso di mortalità molto basso.
È interessante notare che non sempre la causa scatenante è un evento stressante, come la morte di una persona cara. In alcuni casi, si può presentare a causa di un intervento chirurgico o come risultato di un’altra malattia soggiacente.
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Quali sintomi si accusano?
Come nell’infarto, anche nella sindrome del cuore infranto è tipico avvertire un improvviso dolore al petto. Questo allarma la persona e fa pensare di essere sul punto di avere un attacco di cuore. Ciò aumenta lo stress e il nervosismo.
Una certa difficoltà respiratoria è un altro sintomo comune; inoltre la persona può perdere conoscenza. Ci sono anche casi documentati di arresto cardiaco.
L’aspetto curioso è che, l’attività delle onde cardiache tramite elettrocardiogramma appare molto simile a quella di un infarto. Questo, aggiunto al fatto che i sintomi sono molto simili, porta spesso a fare confusione nella diagnosi.
Per distinguere le due condizioni, va presa in considerazione la situazione della persona. Per riconoscere la sindrome di Tako-Tsubo, bisogna valutare se al momento dell’episodio il paziente era stato sottoposto a un forte trauma o stress intenso.
A ciò si aggiunge l’assenza dei tipici fattori di rischio per l’infarto, ovvero ipertensione, colesterolo alto, fumatori, eccetera.
La sindrome del cuore infranto di solito non ha conseguenze, ma è relativamente comune che l’episodio si ripeta. Per questo motivo, è importante aiutare la persona fisicamente e psicologicamente.
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La sindrome di Tako-Tsubo può avere complicazioni?
Come anticipato, si tratta di una patologia temporanea. Di solito è priva di conseguenze, di fatto la mortalità è molto bassa. Tanto è vero che la maggior parte delle persone che ne soffrono si riprende in fretta.
Come per qualsiasi patologia, tuttavia, possono presentarvi delle complicazioni. Alcuni studi mettono in relazione questa sindrome con una successiva insufficienza cardiaca. Si è anche osservato che in seguito a questa condizione, il cuore può cominciare a battere in modo irregolare.
In casi molto gravi, in cui si verifica un danno esteso al ventricolo sinistro, può seguire morte improvvisa. Tuttavia, questo è un evento raro ed eccezionale.
In sintesi, è importante sapere che la sindrome di Tako-Tsubo, sebbene simile all’infarto, è una patologia a sé. In ogni caso, in presenza dei sintomi, è essenziale consultare urgentemente un medico.
Bibliografia
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