La vulvodinia: tutto quello che c'è da sapere

Provate una sensazione di bruciore e infiammazione delle parti intime? Avete rapporti sessuali dolorosi? Potreste soffrire di vulvodinia, un dolore che interessa i genitali delle donna e che oggi scopriremo come trattare.
La vulvodinia: tutto quello che c'è da sapere

Ultimo aggiornamento: 11 agosto, 2022

La vulvodinia è un malessere che colpisce la zona della vulva ed è caratterizzato da bruciore, infiammazione e da un dolore pulsante. Colpisce circa il 16% della popolazione femminile. Per questo motivo, oggi vogliamo darvi alcune informazioni interessanti su questo disturbo, in modo che possiate trovare una soluzione quanto prima.

Qui di seguito scopriremo il modo in cui la vulvodinia influisce sulla qualità della vita delle pazienti e il modo in cui si ripercuote sui loro rapporti sessuali. Inoltre, vi daremo alcuni utili consigli.

Quando rivolgersi al medico?

Candidosi vaginale
La vagina è una delle parti più delicate di una donna: può irritarsi facilmente o contrarre infezioni micotiche.

I disturbi che interessano la zona della vulva possono derivare da cause di diversa natura. Ad esempio, asciugarsi troppo energicamente con la carta igienica può essere motivo di irritazione e di bruciore. A volte anche essere allergiche al lattice (preservativi) può scatenare sintomi simili.

A ogni modo, vedremo quando è meglio rivolgersi al medico perché si ha la vulvodinia. È sempre meglio ricevere una diagnosi precoce.

Sintomi della vulvodinia

La vulvodinia viene considerata un disturbo cronico perché ha una durata media di 3 mesi, così come indicato in vari articoli scientifici.

Quando i sintomi che stiamo per vedere si prolungano oltre i 4 giorni, non dobbiamo esitare a rivolgerci subito al medico.

  • Bruciore: è accompagnato da una sensazione di pizzicore e da un dolore che possiamo definire pulsante.
  • Prurito: si manifesta una sensazione pruriginosa che non è possibile calmar (nemmeno lavando le parti intime con un detergente apposito).
  • Dispareunia: questo termine fa riferimento ai rapporti sessuali dolorosi che tendono ad avere luogo quando si soffre di vulvodinia.

È importante avere chiaro che questi sintomi possono manifestarsi in modo costante o solo in determinati momenti. Ad esempio, quando si tocca la zona o quando si hanno rapporti sessuali.

Ad ogni modo, se questi sintomi si prolungano nel corso delle settimane, dobbiamo parlarne al nostro medico di fiducia, in modo che possa elaborare una diagnosi per iniziare il trattamento quanto prima.

Cause della vulvodinia

Effetti collaterali dei contraccettivi
A volte la vulvodinia può essere un effetto collaterale dell’assunzione di contraccettivi oppure il campanello di allarme di una malattia latente.

Per presentarvi le cause della vulvodinia, faremo riferimento all’articolo “Vulvodinia: che cos’è in realtà”. Tra i vari sintomi, vengono evidenziate come possibile cause scatenanti: 

  • Herpes: lesioni che provocano piaghe sulla zona della vulva.
  • Allergie: a causa dell’utilizzo di salviette imbevute o del preservativo in lattice.
  • Ormoni: i cambiamenti ormonali causati dall’allattamento o dall’assunzione di contraccettivi.
  • Endometriosi: questa malattia (con presenza di tessuto di endometrio al di fuori dell’utero) può scatenare questo disturbo.

Queste sono alcune delle cause della vulvodinia che possono sfociare in vaginismo, ovvero contrazione involontaria dei muscoli della vagina, dovute ad ansia e paura in vista del dolore che si produrrà durante il rapporto sessuale.

La conseguenza è che i rapporti con il partner diventano ancora più dolorosi. Se questo succede, bisogna rivolgersi subito al medico. 

Trattamenti possibili

Nel momento in cui ci rivolgiamo al medico a causa della sintomatologia presentata e quando la diagnosti di vulvodinia è chiara, ci sono diversi trattamenti a cui possiamo sottoporci. 

Nel caso in cui siano chiari i sintomi di ansia e previsione del dolore durante i rapporti sessuali, verrà valutata la possibilità di sottoporsi a un intervento psicologico. Potrebbero essere prescritti farmaci come antidepressivi.

Cosa succede se il motivo è esterno? Verranno testate alternative come anestetici e antinfiammatori in crema. Tuttavia, se le cause sono gravi -come ad esempio in caso di endometriosi – potrebbe essere valutata l’ipotesi di intervenire chirurgicamente.

Un problema che ha una soluzione

Prevenzione della vulvodinia dalla ginecologa
Con una semplice visita ginecologica possiamo dare una risposta a qualunque dubbio, grazie all’opinione di un professionista.

Come avete potuto notare, la vulvodinia ha una soluzione, sebbene per ogni donna sarà diversa in base alle cause alla base di questo dolore cronico. Per questo motivo, non bisogna mai scegliere di tacere.

Il dolore durante i rapporti sessuali o i  continui fastidi  alla zona vaginale possono  avere i giorni contati se decideremo di parlare al nostro medico di tutto quello che ci sta succedendo.

Alla luce di ciò, è estremamente importante che almeno una volta l’anno ci si sottoponga a una visita ginecologica per avere la certezza che vada tutto bene. Ogni donna si merita una vita sessuale soddisfacente. Dato che la vulvodinia ha una soluzione, non esitate ad affidarvi a un professionista.


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