
Odiate essere a dieta? Allora, vi farà piacere sapere che le diete restrittive non sempre rappresentano una strategia efficace contro i chili di troppo e mantenere il peso raggiunto a lungo termine. Per gli esperti, il più delle volte è…
Avete l'abitudine di controllare le calorie degli alimenti per evitare di ingrassare? Continuate a leggere per sapere di più sul consumo eccessivo di calorie e su come vengono immagazzinate dal corpo.
Fino a qualche anno fa le diete dimagranti si basavano sull’idea che le calorie si trasformano in grasso. Il bilancio energetico era quasi l’unico parametro che veniva valutato.
Oggi sappiamo però che bisogna prendere in considerazione anche altri aspetti. Il tipo di cibo ingerito, i principali nutrienti offerti, la risposta da parte del sistema ormonale e il tempo che intercorre tra i pasti hanno un impatto sulla nostra composizione corporea.
Le calorie sono un’unità di misura utilizzata per calcolare la quantità di energia fornita da un alimento. Offrono al corpo il carburante necessario per realizzare le funzioni vitali e formare i tessuti.
Dopo aver digerito il cibo, l’energia in esso contenuta viene rilasciata e impiegata dalle cellule. Quella che non viene usata sul momento viene immagazzinata per un uso successivo:
Ecco perché diciamo che le calorie si trasformano in grasso. Quando supera il bisogno immediato del corpo, l’energia in eccesso viene immagazzinata sotto forma di grasso.
Un’alta percentuale di tessuto adiposo risulta nociva per la nostra salute, in quanto è legata alla comparsa di disturbi metabolici e altre malattie.
Le calorie sono uno dei fattori determinanti nella dieta, dimagrante o meno. In realtà, lo scopo principale dovrebbe essere garantirne un consumo equilibrato. Esistono, tuttavia, altri aspetti che entrano in gioco e che si influenzano a vicenda. Eccone alcuni:
Le calorie che provengono da macronutrienti diversi non agiscono nello stesso modo. Ad esempio, le proteine hanno un forte potere saziante e un maggiore effetto termogenico rispetto ai grassi o ai carboidrati.
D’altra parte, a seconda di come si compone la nostra dieta quotidiana, vengono attivate alcune vie metaboliche invece di altre. Questo finisce per influenzare anche il modo in cui bruciamo le calorie e come si trasformano in grasso.
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Dobbiamo tenere conto del fatto che alle volte non assorbiamo tutta l’energia contenuta in un alimento. Esistono fattori che intervengono in questo aspetto, ad esempio il tipo di cottura o lo stato della nostra flora intestinale.
Le calorie apportano energia, ma il modo in cui la elaboriamo e impieghiamo è regolato dagli ormoni. Qualsiasi elemento in grado di alterare il nostro sistema ormonale finirà per modificare tale processo.
Non tutti gli alimenti saziano allo stesso modo. Il nutriente predominante in un pasto o la modalità di cottura ci farà sentire più o meno sazi.
Quando lo stomaco è pieno, invia segnali al cervello per fargli capire che dobbiamo smettere di mangiare. Le calorie totali ingerite dovrebbero essere pressappoco le stesse alla fine di ogni pasto.
Quando ci prepariamo a iniziare una dieta dimagrante o vogliamo prendere peso, tendiamo a concentrarci in modo esclusivo sulla quantità di calorie ingerite. Sebbene sia un calcolo necessario, non possiamo però dimenticare la qualità.
La stessa quantità di calorie non avrà uguale effetto sul nostro corpo se proviene da un cibo o da un altro. È importante valutare quindi il tipo di alimenti che introduciamo nella dieta. Oggi sappiamo che i cibi molto trasformati sono direttamente collegati a:
È consigliabile seguire un programma alimentare corretto in cui prevalgano i cibi freschi e poco lavorati, come frutta, legumi, verdure, cerali integrali, uova, ecc. Piatti pronti, snack, biscotti o merendine dovrebbero invece rappresentare uno strappo alla regola.
Se basiamo la nostra dieta su alimenti più semplici e sani, il loro impatto sul metabolismo, sulla sensazione di sazietà e sull’effetto termico sarà molto più equilibrato. In questo modo, le calorie in eccesso non si trasformeranno tanto facilmente in grasso. A lungo andare, sarà un vantaggio per la nostra salute.
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Finora abbiamo visto come, a volte, le calorie in eccesso si trasformano in grasso, fatto che può essere dannoso. Nonostante ciò, ridurre troppo l’apporto calorico è altrettanto nocivo. Questo avviene di solito quando temiamo di immagazzinare troppe calorie.
Un apporto di energia insufficiente significa anche una carenza di nutrienti che servono al nostro corpo per portare avanti tutte le funzioni e formare i tessuti. Ci riferiamo a vitamine, sali minerali e proteine. Ciò provoca disturbi dell’umore, mancanza di concentrazione o di energia, tra gli altri.
Contrariamente a quanto ci si possa aspettare, a lungo termine può produrre un aumento di peso e di grasso. Questo perché il corpo diventa molto parsimonioso di fronte alla scarsità di cibo. Non rilevando l’entrata del cibo, diventa riluttante a smaltire il grasso accumulato e preferisce mantenere qualche riserva energetica.
È molto meglio aumentare il dispendio calorico piuttosto che ridurre l’assunzione senza modificare la quantità di calorie bruciate.
Dovremmo smettere di pensare alla dieta solo in termini di calorie e iniziare a pensare alla qualità del cibo assunto, alla sua composizione nutrizionale e a come lo cuciniamo e mangiamo.
Infine, occorre tenere conto di tutti quegli aspetti che condizionano il nostro sistema ormonale, come l’esercizio fisico, il sonno e lo stress, fattori che influenzano il modo in cui il corpo elabora e immagazzina le calorie.