Lipotimia: che cos’è e quali sono le cause

Sono diverse le cause che spiegano un episodio di lipotimia: alcune sono poco importanti, altre richiedono invece un approfondimento medico. Cosa c'è da sapere?

Donna soccorre anziana con lipotimia.

Spesso è difficile capire cosa si nasconde dietro un episodio di lipotimia. Alcune cause sono più comuni e semplici, altre fanno capo a un problema che riguarda un organo vitale, come il cuore.

Partiamo dal fatto che la lipotimia è un evento che molti di noi hanno sperimentato o perlomeno a cui hanno assistito.

Il termine deriva dal greco ed è composto da due parti: léipein (mancare), thymós (animo). Lipotimia significa perdere i sensi, svenire.

In medicina si parla di lipotimia in caso di breve perdita della conoscenza determinata da un minore apporto di sangue al cervello. Questa temporanea diminuzione dell’irrorazione cerebrale può rispondere a cause diverse.

Il mancamento che caratterizza la lipotimia si accompagna a una perdita del tono muscolare, fatto che è allo stesso tempo sintomo e meccanismo di difesa. La perdita di tono muscolare provoca lo svenimento e la caduta; come risultato, il cervello si trova allo stesso livello del corpo e questa posizione favorisce l’afflusso di sangue.

Cadendo, il corpo umano si assicura che il cuore debba fare meno pressione per portare il sangue al cervello. Per questo motivo, la lipotimia si risolve da sola in quasi tutti i casi e in modo immediato.

Occorre tenere conto del fatto che alcune persone sono più soggette a soffrire di questi mancamenti. Le persone anziane, chi assume farmaci antipertensivi e i cardiopatici sono più a rischio di lipotimia. 

Sintomi della lipotimia

I segni si possono manifestare prima dello svenimento o dopo la caduta.

Tra i sintomi che precedono l’evento ricordiamo:

  • Perdita della forza: deriva dalla progressiva perdita del tono muscolare.
  • Pallore: soprattutto sul volto. Il minore afflusso di sangue al cervello causa una scarsa vascolarizzazione della pelle del viso. La persona riprende colore quasi subito dopo la caduta.
  • Sudorazione: di solito fredda, anticipa lo svenimento. Ciò è dovuto a una reazione a catena: il corpo cerca di aumentare la pressione sanguigna come ultima risorsa. L’attivazione dei nervi periferici per evitare lo svenimento causa una produzione di sudore.

Una volta che il meccanismo della lipotimia viene avviato, si verifica il mancamento e la caduta. A questo punto, il sintomo principale è la perdita di conoscenza, una momentanea disconnessione dalla realtà.

La caduta può portare come effetto secondario a una lesione traumatica. Queste cadute sono particolarmente pericolose nelle persone anziane e possono condurre a fratture di ossa grandi come il femore, l’anca, il radio e l’ulna.

Uomo soccorre donna con lipotimia.
Prima dell’episodio di lipotimia si possono avvertire perdita di forza, sudorazione e pallore.

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Cause della lipotimia

In linea di massima, la lipotimia ha una piccola componente cardiaca. Questo fatto è positivo, perché nella maggior parte dei casi si considera la condizione innocua, determinata da cause poco preoccupanti.

Tra le cause generiche della lipotimia troviamo:

  • Stress: stati d’ansia, paura o angoscia possono portare a uno svenimento di tipo psicogeno.
  • Caldo estremo: quando il corpo subisce un processo di disidratazione legato al calore, si abbassa la pressione arteriosa con conseguenze sull’irrigazione del cervello.
  • Dolore: è un meccanismo di difesa del nostro corpo che serve a disconnettere il cervello dalla sensazione dolorosa. Il dolore persistente e intenso può causare anche un abbassamento della pressione.

Tra le cause specifiche della lipotimia troviamo:

  • Aritmie: un’alterazione del battito cardiaco può essere causa di lipotimia. Questo evento rientra nella categoria delle sincopi maligne.
  • Anemia: stati di anemia grave, con bassa concentrazione di emoglobina alterano la circolazione sanguigna e l’apporto di ossigeno al cervello.
  • Ipoglicemia: nei diabetici con terapia inadeguata o scompensati oppure dopo un lungo digiuno, potrebbe verificarsi un calo della concentrazione di zucchero nel sangue, che porta a svenimento.
Donna con mano sul petto.
La lipotimia è comune nelle persone che soffrono di aritmia, anemia grave e ipoglicemia.

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Cosa fare in caso di svenimento?

Chiarito che si tratta di una situazione frequente, dobbiamo saper agire quando assistiamo a un episodio di lipotimia. Lo scopo non è fare una diagnosi, ma prestare aiuto.

La prima cosa da fare è controllare che la persona svenuta stia ancora respirando e che abbia polso. Se si tratta di lipotimia, riprenderà subito conoscenza.

Una volta cosciente, occorre farla sdraiare sulla schiena e sollevarle le gambe. Questo favorisce il flusso di sangue al cervello, con un veloce miglioramento di tutti i sintomi. Può essere utile coprire la persona con una coperta o una giacca se sentiamo che la pelle è fredda. Anche questo accorgimento aiuta a migliorare la circolazione.

È invece sconsigliato dare da mangiare o da bere; è meglio aspettare che la persona si senta meglio, sia in grado di sedersi e di accettare liberamente il cibo.

Se la lipotimia è di lunga durata, si ripete o colpisce una persona con precedenti cardiaci, è essenziale una visita medica. Potrebbe essere una causa di poca importanza, ma è necessario escludere patologie a rischio.

Bibliografia

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