Lo stress da lavoro associato al rischio di infarto

Lo stress lavorativo è associato al rischio di infarto. Diversi studi scientifici hanno dimostrato con il passare degli anni la relazione tra le due realtà.

Uomo dolore al petto.

In tutto il mondo lo stress da lavoro è stato associato al rischio di infarto. Non ci sono paesi o società che sfuggono a questo rischio, che è aumentato notevolmente negli ultimi anni a causa delle nuove condizioni lavorative e dell’attuale vortice del mondo del lavoro.

D’altra parte, con il passare degli anni la mortalità associata alle malattie cardiovascolari non è diminuita, come è accaduto per altre patologie.

In realtà, è stato individuato un aumento della mortalità cardiovascolare pari al 15%. A sua volta, la disabilità a seguito di infarto o accidente cerebrovascolare è 10 volte maggiore.

I soggetti che lavorano in ambienti stressanti sono esposti a un fattore di rischio aggregato, per cui corrono un rischio maggiore (circa il 48%) rispetto al resto della popolazione.

E la possibilità di avere un infarto aumenta esponenzialmente quando allo stress si associano altre condizioni come il tabagismo e l’obesità. A lungo andare, lo stress lavorativo è associato anche al rischio di infarto. Un lavoratore stressato è più esposto a un evento coronarico del 25% dopo 10 anni.

Cos’è lo stress lavorativo

Prima di tutto, bisogna definire cosa si intende per condizioni lavorative stressanti. Ognuno di noi vive il carico di lavoro in maniera diversa, ma alcune situazioni vengono vissute negativamente da tutti.

Lo stress lavorativo viene inteso come la combinazione di un’elevata domanda psicologica e scarsi livelli di controllo sulla situazione lavorativa. In altre parole, il lavoratore soffre per i compiti che deve portare a termine e non trova un modo per adattarsi.

In genere è stressato quel lavoratore che si sente schiacciato dall’idea di dover ottenere determinati risultati in un breve arco di tempo. Ciò, inoltre, lo priva di tempo libero per la realizzazione personale, svolge compiti monotoni e sente di essere soggetto passivo del proprio lavoro.

Se la persona è in grado di adattarsi a queste situazioni non accuserà i sintomi dello stress; la situazione diventerà insostenibile, invece, nel caso in cui fosse incapace di elaborare meccanismi di difesa efficienti o di cambiare il proprio lavoro. Tra i sintomi dello stress lavorativo troviamo:

  • Depressione
  • Tachicardia
  • Stato di ansia o di angoscia
  • Insonnia
  • Irritabilità
  • Mancanza di concentrazione
  • Contrattura muscolare
Ragazza lavoro stressata.
Troppi compiti, un ambiente inappropriato o un salario basso possono essere determinanti nello stress lavorativo.

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Perché si associa lo stress lavorativo al rischio di infarto?

Alcuni meccanismi fisiologici spiegano il motivo per cui lo stress lavorativo è associato al rischio di infarto. Gli studi in merito indicano diversi aspetti.

In primo luogo, si è notato che i lavoratori stressati associano il loro stile di vita ad altri fattori di rischio di infarto. Per esempio, in genere fumano, bevono alcol o sono eccessivamente sedentari. Anche una dieta sbagliata esercita un ruolo determinante.

In caso di stress, qualunque sia l’origine, l’amigdala aumenta la produzione di sostanze che provocano la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie. Inoltre, lo stress attiva istintivamente il sistema nervoso simpatico, che rilascia noradrenalina, aumentando la frequenza cardiaca e chiudendo le arterie.

Se lo stress lavorativo causa depressione, evento molto comune, aumentano sostanze infiammatorie nell’organismo come il fibrinogeno e il fattore di necrosi tumorale. 

Infine, è stato dimostrato che le situazioni stressanti attivano le ghiandole surrenali, che rilasciano cortisolo nel sangue. Il cortisolo, conosciuto come ormone dello stress, scatena processi fisiologici che possono culminare in eventi cardiaci, oltre a favorire l’obesità e il diabete.

Donna con stress da lavoro.
Essere esposti continuamente a stress altera la chimica cerebrale e aumenta il rischio di eventi cardiovascolari.

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Come ridurre il rischio di infarto associato allo stress da lavoro

Non è facile elaborare strategie che riducano il rischio di infarto a seguito di stress da lavoro. Esistono molti fattori che vanno oltre il contesto lavorativo e che dipendono dalla personalità del lavoratore o questioni intrinseche come l’età.

Le aziende possono però intervenire organizzando degli allenamenti fisici adibendo una palestra oppure programmando delle pause attive. Eseguire regolare attività fisica diminuisce notevolmente lo stress e, di conseguenza, il rischio cardiovascolare.

A sua volta, il lavoratore deve stabilire dinamiche che lo facciano stare meglio. I rapporti di amicizia e familiari sono un supporto importante, soprattutto per la depressione. Più ci si isola, più intensa sarà la spirale dello stress.

È stata altresì dimostrata l’utilità di tecniche di rilassamento e di gestione dello stress. Possono essere impartite in contesto aziendale oppure il lavoratore può decidere di consultare privatamente un professionista.

Datori di lavoro e dipendenti devono lavorare congiuntamente per ridurre il rischio di infarto associato allo stress da lavoro. 

Bibliografia

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