Malattie da carenza di vitamine: quali e come prevenirle

Le vitamine sono indispensabili per le funzioni fisiologiche. Se il loro apporto non è adeguato, possono comparire alcune malattie. Ve ne parliamo in questo articolo.

Ragazza con malattie da carenza di vitamine.

Una dieta poco equilibrata può provocare l’insorgere di malattie da carenza di vitamine. Queste ultime sono micronutrienti essenziali presenti in una grande varietà di alimenti che dovrebbero essere consumati regolarmente, anche se in piccole quantità.

I nutrienti presenti nei vari cibi sono fondamentali per godere di buona salute. In particolare, una carenza di vitamine favorisce la comparsa di diverse patologie.

Malattie da carenza di vitamine

Le vitamine sono sostanze organiche che agiscono in combinazione con gli enzimi e che prendono parte ai processi metabolici dell’organismo. Anche se vengono considerati micronutrienti, sono elementi fondamentali nella dieta.

In caso di deficit di vitamine a medio o lungo termine, aumentano le probabilità di sviluppare determinate malattie. Quali sono? Nelle righe che seguono presentiamo le più comuni.

Disturbi della vista e vitamina A

La carenza di vitamina A è associata a diversi disturbi della vista. In particolare, provoca secchezza oculare, o xeroftalmia, che con il passare del tempo potrebbe sfociare in cecità notturna.

Per prevenire queste complicazioni, bisogna consumare alimenti che contengono i precursori di questa vitamina, come i carotenoidi. Possiamo ottenerli da:

  • Uova
  • Latte
  • Pesce come il salmone
  • Fegato
  • Verdure a foglia verde scuro
  • Mango
  • Papaya
  • Pomodoro
  • Carota
  • Zucca
  • Mais

La quantità giornaliera raccomandata varia in base all’età e al sesso. Secondo quanto indicato dai National Institutes of Health, i valori per gli adulti sono di 900 microgrammi per gli uomini e di 700 per le donne.

Alimenti che contengono la vitamina A.
Una carenza di vitamina A aumenta il rischio di soffrire di disturbi della vista.

Malattie da carenza di vitamine: anemia e vitamina B12

L’anemia perniciosa è causata da un deficit di vitamina B12, o cobalamina. Questa sostanza contiene cobalto, un minerale necessario per la produzione dei globuli rossi.

L’essere umano ottiene il necessario apporto di questa vitamina tramite il consumo di alimenti di origine animale. Tutte le persone che seguono una dieta vegana o vegetariana possono quindi soffrire di questo problema.

Secondo enti come i National Institutes of Health (NIH), la quantità di cobalamina raccomandata per gli adulti di entrambi i sessi è di 2,4 microgrammi al giorno. Questo fabbisogno può essere soddisfatto tramite integratori, soprattutto per chi basa la dieta solo su prodotti di origine vegetale.

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Lesioni cutanee e carenza di vitamina C

La carenza di vitamina C può provocare sanguinamento delle gengive e rallentamento nella cicatrizzazione delle ferite. Molti anni fa, la scienza ha scoperto che a lungo termine questo deficit causa una patologia chiamata scorbuto.

Oltre ai sintomi già citati, questa condizione provoca affaticamento, dolore articolare e lesioni cutanee. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ricorda che da quando è stata scoperta l’importanza di questo nutriente, la prevalenza di scorbuto è piuttosto rara.

Alcuni alimenti che contengono vitamina C sono gli agrumi, il kiwi e il peperone. Bisogna considerare, però, che parte di questa sostanza viene perduta in seguito alla cottura o all’esposizione a temperature elevate. Il consumo di integratori è una valida alternativa.

Arance e limoni sono fonte di vitamina C.
La carenza di vitamina C nell’organismo è associata a scarsa cicatrizzazione delle ferite cutanee. Questo nutriente è presente in alimenti come gli agrumi.

Disturbi neurologici e acido folico

Numerosi studi suggeriscono che il giusto apporto di acido folico (vitamina B9) nelle donne incinte prevenga disturbi neurologici nel feto. Ma sembra offrire anche altri benefici, tra cui la prevenzione della malattia cardiaca congenita e della palatoschisi.

Le principali fonti alimentari di acido folico sono verdure a foglie verdi, fegato e rognone. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le donne incinte dovrebbero assumere 400 microgrammi di acido folico al giorno fino alla dodicesima settimana di gestazione.

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Fragilità ossea dovuta a carenza di vitamina D

La vitamina D risulta indispensabile per la salute delle ossa perché garantisce un adeguato assorbimento di calcio. Un apporto insufficiente di questa sostanza provoca rachitismo e osteomalacia.

Negli esseri umani si forma esponendo la pelle alla luce solare. È possibile ottenerla anche dagli alimenti di origine animale, come le uova, il latte e la carne, anche se solo in una percentuale pari al 10%.

Che cosa ricordare sulle malattie da carenza di vitamine?

Quando la dieta è equilibrata, è difficile presentare un deficit di vitamine. In alcuni casi, tuttavia, risulta indispensabile aumentare le precauzioni, per esempio in gravidanza o quando si soffre di determinate patologie.

In questi casi, bisogna adattare la dieta perché la mancanza di questi micronutrienti può provocare diversi problemi di salute. A questo scopo, è bene rivolgersi a un dietologo e valutare la possibilità di assumere degli integratori.

Bibliografia

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