Messaggi Io nella comunicazione: di cosa si tratta?

La comunicazione umana si distingue perché estremamente complessa. Non a caso esistono diverse strategie che aiutano a esprimersi nel modo più giusto. Una di queste è data dai "messaggio Io". In questo articolo vi spieghiamo cosa sono.
Messaggi Io nella comunicazione: di cosa si tratta?
Montse Armero

Scritto e verificato la psicologa Montse Armero.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

I messaggi Io sono uno strumento comunicativo particolarmente utile quando vogliamo esprimere il nostro pensiero o le nostre emozioni senza ferire il nostro interlocutore. Immaginiamo, ad esempio, una situazione in cui non gradiamo il comportamento di un’altra persona. Per la maggior parte di noi sarà difficile esprimere il malessere e i sentimenti che provoca in noi.

Quando si verifica una circostanza del genere, molto spesso evitiamo di dire quello che pensiamo davvero per non entrare in conflitto; se invece lo facciamo, non troviamo le parole giuste per risultare abbastanza assertivi e non offendere l’altro.

In questo caso, i messaggi Io sono una strategia molto adatta, perché ci permettono di esprimerci in modo rispettoso senza muovere critiche.

In cosa consistono i messaggi Io?

I messaggi Io sono una strategia comunicativa che ci dà la possibilità di esprimere i nostri sentimenti con assertività, senza attaccare il nostro interlocutore.

Per metterli in pratica, bisogna parlare in prima persona, focalizzare l’attenzione sull’argomento di cui stiamo parlando e descrivere le emozioni che provoca in noi.

Coppia che comunica
I messaggi Io sono una strategia comunicativa che ci permette di esprimerci con più assertività, riducendo la tensione data dal conflitto che scaturisce dalla manifestazione di disaccordo.

Parliamo di una risorsa comunicativa che aiuta a esprimersi in modo più assertivo, limitando il conflitto quando si manifesta disappunto. Per esempio, dire: “Non raccogli e non metti niente a posto, te la svigni sempre!” è una critica che potrebbe essere mossa dalla persona con cui viviamo. Dinnanzi a questa affermazione, è facile che la persona tirata in causa si senta aggredita e risponda per le rime.

Sarebbe meglio dire: “Questo ultimo mese ho gestito da solo/a la casa e mi sono sentito/a poco supportato/a”. La persona in questione descrive quanto successo e spiega come si è sentita, ma l’enfasi non è sull’accusa mossa al partner.

Esprimere il messaggio in questo modo induce l’interlocutore a sviluppare un maggiore livello di empatia verso di noi, oltre al fatto che non sentendosi giudicato, manifesterà più facilmente le sue emozioni.

Differenza tra i messaggio Io e i messaggi tu

I messaggi tu sono lo strumento che usiamo di solito in una conversazione che ha preso una brutta piega. Vediamo alcune differenze con i messaggi Io.

Dare la colpa

I messaggi tu ostacolano una buona comunicazione, visto che l’altra persona può sentirsi facilmente attaccata sentendosi dare la colpa per tutto quello che è successo. Porre l’accento sul senso di colpa sortirà l’effetto contrario: scatenare una reazione di difesa, il rifiuto delle responsabilità e un atteggiamento di contrasto rispetto alle critiche.

D’altro canto, i messaggi Io minimizzano l’atteggiamento di difesa. Il nostro interlocutore non risponderebbe allo stesso modo se invece di dire:”Ieri sono stato male per colpa tua”, dicessimo: “Ieri mi sono sentito triste perché non mi hai chiamato”.

Giudicare

Nei messaggi tu il mittente esprime un giudizio sull’altra persona che accende il risentimento. Ad esempio, dire: “Fai sempre la stessa cosa, non cambierai mai!” farà sì che l’altra persona non voglia risolvere il problema.

Dire “Mi innervosisco parecchio quando non mi avvisi che arriverai tardi” sarà una buona alternativa, perché esprime l’emozione ed evita che l’altro si senta giudicato.

Messaggi io e messaggi tu
Nei messaggi tu si tende a esprimere giudizi che rendono difficile la comunicazione. Si tratta, dunque, di una forma di comunicazione che ostacola la risoluzione dei problemi.

Risoluzione del conflitto

I messaggi tu non risolvono il problema alla base, anzi, di solito lo peggiorano. Viceversa, i messaggi Io sono una buona strategia per trovare una soluzione tra le due parti coinvolte.

Concentrare tutte le attenzioni nella descrizione di quanto avvenuto, comunicare come ci fa sentire e proporre un’alternativa può essere davvero d’aiuto per risolvere il conflitto.

Come utilizzare i messaggi Io?

  • Cerchiamo di formulare la frase in prima persona: “Mi preoccupo quando…”, “Sto male quando…”, “Sono triste perché…”.
  • Proviamo a descrivere l’atteggiamento dell’altra persona nel modo più obiettivo possibile: “Quando torni a casa senza avvisare…”, “Quando parli con disprezzo del mio miglior amico…”.
  • Spieghiamo in che modo ci fa sentire questo comportamento: “…sento che non mi rispetti e che non dai valore al mio tempo”, “…mi sento ignorato”, “…mi dispiace che tu non mi dia il giusto valore”.
  • Proponiamo una soluzione: “Ti pregherei di avvisarmi in anticipo, nel caso dovessi arrivare tardi.”, “Preferirei che la prossima volta uscissimo prima a fare compere per evitare lunghe file”, “Mi piacerebbe che la settimana prossima ci occupassimo del bucato a metà”.

I messaggi Io sono utili per comunicare con chiunque: amici, partner, famiglia, colleghi di lavoro o persone che abbiamo appena conosciuto. Il vantaggio offerto da questa forma di comunicazione è che eviteremo che l’altra persona si senta sotto accusa o in colpa.

Al contrario, noterà che stiamo esponendo una situazione che stiamo vivendo in prima persona e che la stiamo coinvolgendo nella soluzione senza attaccarla. In questo modo, non si metterà sulla difensiva e rifletterà sul problema, per cui sarà molto più predisposta a collaborare alla risoluzione del conflitto.


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  • Armero, M. (2018). Aprendiendo a vivir. Uno Editorial.
  • Castanyer, O. (2014). Aplicaciones de la asertividad. Editorial Desclée de Brouwer.
  • De Castro, A. (2013). La comunicación oral: Técnicas y estrategias. Editorial Universidad del Norte.

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