Sapevate che esistono diversi tipi di morbo di Crohn? Per cominciare, va ricordato che questa condizione, insieme alla colite ulcerosa, fa parte della malattia infiammatoria intestinale (IBD), caratterizzata da un’infiammazione cronica del tratto gastrointestinale.
Attualmente è una condizione comune nei paesi sviluppati e industrializzati. Gli studi stimano un’incidenza da 0,1 a 16 casi ogni 100.000 abitanti nel mondo. Inoltre tende a presentarsi nella seconda e quinta decade di vita, soprattutto negli uomini.
Si tratta di una malattia insidiosa, progressiva e invalidante, il cui sintomo principale è la diarrea con o senza sangue. La diagnosi precoce e il cambiamento dello stile di vita favoriscono l’attenuazione dei sintomi e determinano una migliore qualità della vita. Vediamo le sue caratteristiche principali.
Perché si sviluppa il morbo di Crohn?
Ad oggi non è stata individuata una causa specifica per la malattia infiammatoria intestinale (IBD). I ricercatori suggeriscono che le abitudini alimentari, lo stile di vita e lo stress sono fattori aggravanti della malattia, ma non sono direttamente responsabili della sua comparsa.
Tuttavia, si ritiene che la causa principale del morbo di Crohn sia un malfunzionamento del sistema immunitario. La ricerca la descrive come il prodotto di una risposta immunitaria sproporzionata della mucosa intestinale a uno stimolo ambientale in una persona geneticamente suscettibile.
In genere sono gli enteropatogeni, come batteri e virus, a generare lo stimolo scatenante per la risposta anormale.
Sintomi comuni
La malattia di Crohn (CD) è caratterizzata da un processo infiammatorio che compromette l’intero spessore della parete intestinale in maniera asimmetrica e segmentaria. Cioè, può verificarsi in tutto il tratto digestivo, sebbene sia più comune nell’ileo terminale e nel colon.
I sintomi variano a seconda del segmento gastrointestinale interessato e della gravità del quadro clinico. Alcune delle manifestazioni più comuni sono le seguenti:
- diarrea.
- Sangue nelle feci.
- Dolore addominale.
- Perdita di peso e appetito.
- Anemia.
- Febbre.
- Astenia e debolezza.
Allo stesso modo, possono verificarsi segni extraintestinali, come disturbi articolari e occhi rossi, comuni nella malattia di Crohn del colon. Nella maggior parte dei casi, i sintomi permangono da 4 a 6 settimane, con periodi di remissione ed esacerbazione della malattia.
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I 5 tipi di morbo di Crohn
In generale, la malattia di Crohn è classificata in 5 tipi, in base alla sua posizione nel tratto gastrointestinale. Ogni gruppo è associato a sintomi diversi, nonché a un rischio maggiore o minore di complicanze a lungo termine.
1. Ileite
Si verifica a livello dell’ileo terminale, la sezione finale dell’intestino tenue. Questo tipo di CD si verifica nel 10-30% delle persone affette, secondo gli studi. In generale, è caratterizzata dalla comparsa di crampi e fastidio nel quadrante inferiore destro dell’addome e sopra l’inguine. Inoltre, è comune la diarrea persistente.
La malattia di Crohn a livello dell’ileo può essere complicata da stenosi e fistole intestinali. Le stenosi sono comuni e sono causate da una riduzione anormale del diametro intestinale causata da infiammazione o cicatrici della mucosa. Le fistole sono invece canali che collegano l’intestino con altre strutture e aumentano il rischio di sepsi.
2. Colite
La colite di Crohn è chiamata “colite granulomatosa”. Compromette una o più regioni del colon, senza intaccare l’intestino tenue. È il secondo tipo più comune di morbo di Crohn, e si presente nel 20 – 30% dei casi.
Questa forma è caratterizzata dalla comparsa di sangue nelle feci, perdita di peso, perdita di appetito, febbre, dolori articolari, lesioni cutanee e disturbi agli occhi. Inoltre, i pazienti possono sviluppare malattie perianali, complicanze fistolose e ulcere intestinali.
3. Ileocolite
È la forma più comune del morbo di Crohn, colpisce fino al 60% delle persone affette da questa malattia, secondo la ricerca. In questo caso sono coinvolti l’ileo terminale e alcune aree del colon, in particolare il cieco e il colon ascendente.
In generale è caratterizzata da diarrea, febbre, calo ponderale e crampi al basso ventre. L’ileocolite di Crohn può complicarsi con ostruzione intestinale, ascessi e fistole nel tratto digestivo.
4. Digiunoileite
È un’infiammazione a chiazze che colpisce l’ileo e il digiuno, a livello dell’intestino tenue. È uno dei tipi meno comuni di morbo di Crohn. I sintomi principali sono crampi nella parte superiore e centrale dopo aver mangiato e diarrea. Nei casi più gravi possono svilupparsi fistole intestinali.
5. Gastroduodenale
È uno dei tipi più rari di CD, colpisce una o più aree dell’esofago, dello stomaco e del duodeno. Può verificarsi in combinazione con una qualsiasi delle forme di cui sopra.
In generale, è accompagnata da continui e ricorrenti fastidi nella parte superiore dell’addome. Inoltre, alcune persone possono provare nausea e vomito se complicate da stenosi delle anse intestinali.
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Forme del morbo di Crohn secondo il modello evolutivo
Come vedremo, questa condizione può anche essere classificata in base alla sua presentazione e al comportamento. Questi tipi di morbo di Crohn si basano sul grado di coinvolgimento della parete intestinale e comprendono le seguenti forme:
- Infiammatoria: è il modello classico e iniziale di CD in una qualsiasi delle sue sedi. Il paziente accusa gonfiore e ulcere intestinali, senza stenosi o fistole. In generale, maggiore è l’estensione del processo infiammatorio, più grave è il quadro clinico.
- Stenosante: si manifesta con fibrosi e cicatrizzazione della mucosa intestinale, che provoca restringimento del lume del tratto digerente e diminuzione della mobilità. Questo modello di solito si presenta con coliche e crampi nell’addome, aumento dei rumori intestinali, diarrea e vomito. Nei casi più gravi, può portare a un’ostruzione intestinale.
- Perforante: si manifesta con fistole o ascessi che compromettono l’intero spessore della parete intestinale. I canali fistolosi possono comparire all’interno dell’addome o comunicare con il rivestimento del sacro e del perineo. In caso di ascessi, ci sarà dolore intenso e febbre alta.
Trattamento del morbo di Crohn
Attualmente, non esiste una cura definitiva per questo disturbo digestivo. Tuttavia, è possibile controllare i sintomi e ridurre il rischio di complicanze a lungo termine. Le opzioni di trattamento vanno dai cambiamenti dello stile di vita all’uso di farmaci ad alcune procedure chirurgiche.
I farmaci più utilizzati per la gestione di questa condizione includono le seguenti opzioni:
- antinfiammatori.
- Corticosteroidi.
- Antibiotici.
- Antidiarroici.
- Immunosoppressori.
In questo modo è possibile ridurre l’infiammazione e alleviare la maggior parte dei sintomi. Inoltre, il medico può anche indicare integratori alimentari in caso di carenza nutrizionale.
D’altra parte, alcune persone richiedono un approccio chirurgico se i farmaci non sono efficaci. Nella maggior parte dei casi, la chirurgia consiste nella rimozione della parte interessata dell’intestino. Questa procedura consente di alleviare i sintomi per diversi anni.
Alcuni consigli per la gestione del morbo di Crohn
Chi soffre di malattia di Crohn può avere una buona qualità di vita e controllare l’intensità dei sintomi con alcuni cambiamenti nelle abitudini. In tal senso, si consiglia di:
- Seguire con scrupolo le indicazioni del medico.
- Non abbandonare le cure mediche quando i sintomi migliorano.
- Evitare di assumere farmaci senza prescrizione medica.
- Mantenere una dieta equilibrata, ricca di proteine e vitamine.
- Evitare l’assunzione eccessiva di grassi saturi, latticini interi, cibi ricchi di zucchero e carni rosse.
- Aumentare il consumo di fonti probiotiche, come yogurt bianco e kimchi.
- Praticare attività per ridurre lo stress.
- Eseguire esercizi di meditazione e rilassamento, come lo yoga.
- Ridurre il consumo di sigarette e alcol.
- Cercare il supporto di amici e familiari.
Una diagnosi e un trattamento tempestivi sono fondamentali per una migliore qualità della vita
Come abbiamo visto, esistono diversi tipi di morbo di Crohn che possono essere identificati in base alla sezione dell’intestino colpito e ai sintomi. Il trattamento precoce delle manifestazioni cliniche è fondamentale per far fronte alla malattia ed evitare la comparsa di gravi complicanze nel tempo.
Se sospettate questa malattia, non esitate a cercare assistenza medica. I medici specialisti sono gli unici formati per diagnosticare questa condizione e fornire le migliori opzioni di trattamento.
Bibliografia
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