La nictofilia è l’attrazione per la notte. Non è classificata come patologia, ma è una condizione che può avere effetti negativi sulla salute. Privarsi di gran parte della luce solare e svolgere attività notturne ha le sue conseguenze.
A rigor di termini, si parla di nictofilia quando il soggetto sceglie liberamente di restare sveglio fino a tarda notte. Chi lavora su turni non è attivo di notte per piacere, ma per esigenze lavorative, quindi non è da considerare nictofilo.
Questa condizione non richiede necessariamente un trattamento o la necessità di cambiare stile di vita. Ciononostante, si consiglia di fare degli adattamenti, in modo tale che questa inclinazione per la notte non porti effetti negativi.
Che cos’è la nictofilia?
La nictofilia è una condizione caratterizzata da un’insolita attrazione per la notte e l’oscurità. Non è considerata un disturbo e non è inclusa in nessuno dei manuali diagnostici psichiatrici.
In quanto tale, dunque, questa condizione non può essere considerata un problema. Nonostante questo, è possibile che dietro questo tipo di comportamento ci sia qualche disagio, ad esempio un disturbo del sonno o difficoltà di adattamento alla vita sociale.
Ogni caso è diverso ed è per questo che devono essere valutate le circostanze. Se la nictofilia non causa alcun inconveniente, si può parlare di una semplice preferenza. Se, invece, questo stile di vita causa problemi, merita attenzione medica.
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Cause
Uno degli elementi più importanti per valutare la nictofilia è la causa che la provoca. Questo comportamento può avere origini molto diverse, che vanno valutate per sapere se si tratta di un problema da risolvere, o di uno stile di vita che è stato liberamente scelto.
Le principali cause sono le seguenti.
Un modello di ritmo circadiano
Il ritmo circadiano è un ciclo biologico mediante il quale vengono regolate le ore del sonno e della veglia. In genere, siamo più attivi al mattino e meno di notte, in coincidenza con la presenza del sole. Tuttavia, per ragioni sconosciute alla scienza, alcune persone hanno uno schema diverso. Questo dà origine alla nictofilia.
Tratti psicologici
È stato riscontrato che le persone con un quoziente di intelligenza o QI alto tendono a essere più attive di notte. Il motivo per cui ciò si verifica non è noto. Allo stesso modo, gli introversi trovano la notte più attraente, poiché la vita sociale è molto meno intensa in questa parte della giornata.
Alterazione delle abitudini
Le persone che non hanno una routine strutturata spesso sviluppano abitudini alimentari e di sonno molto flessibili. In linea di principio, c’è una tendenza innata a dormire fino a tardi e anche a svegliarsi tardi. Se a questo si aggiunge l’assenza di impegni mattutini, è possibile sviluppare una preferenza per la notte.
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Rifiuto per una situazione avversa
È possibile che una situazione vissuta durante il giorno generi rifiuto nel soggetto. Restare svegli e vivere la notte è un tentativo di evitare lo stimolo negativo. Allo stesso modo, un trauma infantile vissuto di notte può generare uno stato di allerta; è da considerare un effetto dello stress post-traumatico.
Sintomi della nictofilia
Dal momento che non si tratta di una patologia in quanto tale, non si può parlare di sintomi in senso stretto. Quello che si può fare è isolare i sintomi che indicano una situazione problematica.
Da questo punto di vista, i sintomi da considerare sono i seguenti:
- Carenza di vitamina D. Come è noto, l’esposizione al sole è fondamentale per assimilare la vitamina D. La sua carenza colpisce l’umore, ma anche le ossa e il sistema immunitario. Se la nictofilia porta a questa carenza, si può dire che è problematica.
- Difficoltà sociali. Il fatto che una persona abbia pochi o nessun contatto sociale, a causa dell’abitudine di rimanere sveglia la notte, è una situazione che dovrebbe essere valutata da un professionista.
- Problemi di lavoro. La difficoltà o l’incapacità di rispettare gli impegni di lavoro rende la nictofilia una condizione scomoda. Sia in questo caso che nel precedente, questo sintomo suggerisce la presenza di un disturbo.
- Privazione del riposo. Se l’amore per la notte porta a meno ore di riposo o a un sonno meno riposante, c’è un problema. È un segno che questa condizione deve essere modificata.
Trattamenti possibili
La nictofilia non necessita di trattamento se non causa difficoltà a livello sociale o lavorativo, né incide in modo significativo sulla salute fisica. In caso contrario, è necessario consultare uno specialista.
La figura più indicata è lo psicoterapeuta, in grado di valutare ogni caso particolare e risalire alle cause che impediscono una vita più soddisfacente.
Se questa condizione ha a che fare con disturbi del sonno o un’alterazione significativa del ritmo circadiano, il medico può prescrivere alcuni farmaci.
Nictofilia: consigli finali
In generale, è più salutare dormire la notte ed essere svegli durante il giorno. Per quanta attrazione ci sia nei confronti del buio, è meglio moderare questa abitudine ed evitare di dormire la maggior parte del giorno.
L’alterazione dei ritmi del sonno porta solitamente anche a cambiamenti nelle abitudini alimentari e questo ha un impatto negativo sulla salute. La nictofilia è uno stile di vita accettabile, purché non porti a limitazioni.
Bibliografia
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