L’insufficienza renale cronica (IRC) è definita come la perdita progressiva, permanente e irreversibile del tasso di filtrazione glomerulare dei reni per un periodo di tempo variabile. L’oliguria è uno dei sintomi dell’IRC.
Secondo dati epidemiologici, il 27,8% della popolazione adulta soffre di questa condizione. L’incidenza aumenta del 45% negli anziani. L’oliguria è definita come una ridotta produzione di urina (diuresi).
Oltre che di insufficienza renale cronica, può anche essere il segnale di una malattia renale acuta, disidratazione, necrosi tubulare acuta e molti altri agenti eziologici. Scoprite nelle righe che seguono tutto quello che bisogna sapere su questo segno clinico.
Cos’è l’oliguria?
Una persona che beve 2 litri di acqua al giorno dovrebbe urinare, in media, ogni 4 ore. I reni lavorano continuamente per depurare il sangue, motivo per cui produciamo dagli 800 ai 2000 millilitri di urina al giorno.
Come spiega la Clínica Universidad Navarra (CUN), l’oliguria è definita come la riduzione del volume di urina sotto i parametri considerati normali, ovvero dagli 0,3 millilitri al minuto o meno di 400 millilitri di urina ogni 24 ore.
Il valore-soglia da 400 a 2000 millilitri di urina prodotta si riferisce a una persona di circa 70 kilogrammi di peso, con una pressione sanguigna equilibrata e con funzione renale ottimale. Secondo il portale MSDmanuals, l’oliguria si può classificare in 3 diversi tipi:
- Pre-renale: relazionata con il flusso sanguigno.
- Renale: da condizioni intrinseche ai glomeruli e altre strutture dei reni.
- Post-renale: ostruzione nelle vie di uscita dell’urina.
Lo stadio successivo all’oliguria è l’anuria, ovvero totale assenza di produzione di urina. Si parla di anuria quando il paziente produce meno di 100 millilitri di urina in 24 ore. È la forma più grave.
Tabella generale
Sulla base delle informazioni in possesso e secondo i parametri presentati sulla Revista Electrónica de los Portales Médicos, gli stadi clinici stabiliti per la minzione sono:
- Produzione normale di urina: da 1,5 a 2 litri al giorno.
- Oliguria: produzione dai 100 ai 400 millilitri al giorno.
- Anuria: produzione di meno di 100 millilitri al giorno.
- Anuria assoluta: non si produce urina. A meno che non si dimostri il contrario, si assume che sia dovuta ad un blocco delle vie urinarie.
Quali sono i sintomi che accompagnano l’oliguria?
Come anticipato, l’oliguria non è una malattia a sé, ma è un segno clinico. In base alla malattia sottostante, i sintomi possono essere molto diversi e l’oliguria può essere presente o meno. A seguire presentiamo la sintomatologia della malattia renale acuta:
- Oliguria: riduzione del volume di urina espulso, nonostante in alcuni casi possa mantenersi stabile.
- Ritenzione di liquidi derivati da questa mancanza di minzione che si traduce nel gonfiore di gambe, caviglie e piedi.
- Mancanza di aria, fatica e disorientamento.
- Nausea e debolezza.
- Ritmo cardiaco irregolare.
- Dolore o oppressione al petto.
- Coma e perdita di coscienza nei casi più gravi.
Questi segni clinici indicano un problema a carico dei reni. Quando questi organi non lavorano con normalità, nel flusso sanguigno si accumulano sostanze tossiche e nocive; dunque la composizione sanguigna risulta sbilanciata. In questi casi, l’equilibrio omeostatico del paziente si perde.
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Possibili complicazioni
Se i reni non filtrano bene il sangue, si può provocare un accumulo di liquido negli alveoli polmonari. Questo genera una sensazione di oppressione, difficoltà a respirare e possibile morte del paziente se non si agisce subito.
Oltre a ciò, si può verificare un’infiammazione del pericardio, che causa dolore al petto e frequenza cardiaca alterata. Tutti questi eventi avvicinano il soggetto alla morte, pertanto è essenziale consultare il medico in caso di indizi di insufficienza renale.
Cause principali di oliguria
L’oliguria può essere pre-renale, renale e post-renale. A seconda degli organi e delle strutture coinvolte, si possono identificare diverse cause, come le seguenti:
Disidratazione
Se non c’è liquido nel corpo, i reni non possono produrre urina. Un quadro diarreico severo prolungato o la presenza di vomiti ripetitivi per un quadro infettivo possono provocare la perdita di liquidi e di elettroliti nell’organismo del paziente. Pertanto, l’oliguria è un segno chiaro di disidratazione.
Ostruzione nelle vie urinarie
Ci troviamo in questa situazione di fronte ad un agente eziologico post-renale. Come indicato dal portale MSDmanuals, le cause dell’ostruzione nelle vie urinarie degli adulti sono, generalmente, i calcoli renali, l’iperplasia benigna della prostata e, nei casi più gravi, il cancro della prostata.
Malattie del rene
Se i reni non filtrano il sangue in maniera corretta, è possibile che si verifichi un’oliguria nel paziente. La malattia renale cronica (MRC) e quella acuta (MRA), la glomerulonefrite o la sindrome uremica emolitica sono entità cliniche che possono ridurre drasticamente il ritmo di minzione dell’individuo.
Bassa gittata cardiaca
Si denomina gittata cardiaca il volume di sangue espulso da un ventricolo in un minuto. Se il cuore non pompa sufficienti quantità di sangue, i reni possono filtrare meno e produrre quindi meno urina. Le anemie, le emorragie e l’ipertensione può promuovere questo tipo di oliguria pre-renale.
Come si diagnostica l’oliguria?
L’oliguria non è una malattia, dato che la diagnosi va fatta a livello dell’agente eziologico che la causa. La prima cosa da fare è l’anamnesi; ovvero, parlare con il paziente. Se quest’ultimo ha una necessità urgente di urinare ma non può, sicuramente l’oliguria sarà il prodotto di un’ostruzione nelle vie urinarie.
D’altra parte, se l’individuo ha molta sete ma un’assenza di bisogno di urinare, si sospetta una mancanza di volume di liquidi nel suo organismo. Allo stesso modo, una riduzione graduale del volume di urina prodotto con il passare dei giorni (o mesi) può indicare una necrosi tubulare acuta o una causa pre-renale.
Dopo queste iniziali distinzioni, il medico deciderà quali esami effettuare con il paziente. Chiaramente un cancro alla prostata non è la stessa cosa di una riduzione della gittata cardiaca per ipertensione. Ogni entità clinica necessita di una serie di prove specifiche per la diagnosi.
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Quando consultare il medico
A volte è normale urinare meno del normale, ad esempio se il ritmo di idratazione può essere stato trascurato in una giornata lavorativa troppo impegnativa. A ogni modo, se questa mancanza di minzione è accompagnata da uno di questi sintomi, è imprescindibile parlare con un medico. Tra i sintomi che portano al consulto di un medico troviamo:
- Non si urina a sufficienza e si hanno gli arti gonfi.
- Si sperimenta una sensazione di stanchezza, disorientamento e problemi a recuperare il respiro.
- Si hanno nausee e dolore/pressione al petto.
Trattamenti disponibili
Secondo i portali medici già citati, l’approccio dipende totalmente dalla causa dell’oliguria. Prima di decidere qualsiasi trattamento medico, il professionista sanitario deve fare le seguenti domande:
- La pressione arteriale del paziente è normale?
- Esiste evidenza di una malattia renale?
- Esiste evidenza di un’ostruzione nelle vie urinarie?
A seconda di queste 3 situazioni e dalle risposte, si inizia il trattamento di un tipo o di un altro. A seguire, si presentano alcuni degli approcci più comuni in base al tipo di oliguria che si ha nel paziente.
1. Se la causa è pre-renale
Se l’oliguria si deve ad un’anomalia nella pressione arteriale (e pertanto nella gittata cardiaca), è potenzialmente reversibile con il trattamento idoneo e se riconosciuta in forma precoce. L’approccio iniziale è la fluido-terapia endovenosa, a seguire i farmaci che dipenderanno dalla situazione
2. Se la causa è renale
Secondo la Kidney Foundation, le lesioni ai reni verranno trattate in base al problema che le ha causate. Per stabilizzare il paziente può essere necessaria un’emodialisi, medicine per controllare la quantità di vitamine e minerali nel sangue e farmaci che stabiliscono il volume dei liquidi nell’organismo.
3. Se la causa è post-renale
Se la causa dell’ostruzione delle vie urinarie sono pietre minerali, la litotrissia a onde d’urto è l’opzione da seguire. Queste onde rompono i sedimenti in pezzi piccoli affinché il paziente possa espellerli con maggiore facilità, liberando così il “tappo” che stava impedendo all’urina di uscire.
Se la causa è un tumore alla prostata, bisogna ricorrere alla chirurgia e a successivi approcci, a seconda che sia neoplastico o no. La radioterapia e le terapie focali sono i trattamenti più comuni nel cancro alla prostata.
Oliguria, sintomo di una malattia soggiacente
L’oliguria non è una malattia in sé, ma un segno clinico che indica un problema a livello vascolare, renale o alle vie urinarie.
L’approccio da seguire dipenderà dalla causa soggiacente, perché una lesione ai reni prevedrà un trattamento diverso da un cancro alla prostata. Di fronte alla riduzione del volume di urina, si consiglia di consultare un medico.
Bibliografia
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