Perforazione vascolare da catetere centrale venoso

La perforazione vascolare è una complicazione rara. Solo un 10% delle perforazioni interessa le vene centrali; la diagnosi corretta tende a essere tardiva contribuendo a un elevato rischio di mortalità.
Perforazione vascolare da catetere centrale venoso
Alejandro Duarte

Revisionato e approvato da il biotecnologo Alejandro Duarte.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

La perforazione vascolare da catetere venoso centrale si verifica quando si sposta la punta del catetere. Può succedere a qualunque livello e a prescindere dal punto in cui è collocato l’altra estremità.

Tale perforazione, tuttavia, è una complicazione rara. Solo un 10% delle perforazioni si verifica nelle vene centrali; la diagnosi corretta di solito è tardiva, contribuendo a un elevato rischio di mortalità.

Vengono applicati gli ultrasuoni per permettere al radiologo di rilevare le vene più adatte al posizionamento del catetere.

Tipologie di cateteri ad accesso vascolare e perforazione vascolare

Rischio di perforazione vascolare

A differenza del catetere usato in modalità intravenosa standard, un catetere ad accesso vascolare è più duraturo e non si ostruisce né si infetta facilmente.

Questo tipo di catetere è pensato in modo tale da estendersi fino a dentro la vena centrale più grande, vicino al cuore. I cateteri variano per dimensione, larghezza e numero di canali, in base all’impiego per il quale sono pensati. A seguire, vediamo i principali tipi di cateteri ad accesso vascolare:

Catetere centrale a inserzione periferica e rischio di perforazione vascolare

Si tratta di un catetere lungo che si estende da una vena del braccio o da quella della gamba, fino all’interno della vena più grande e vicina al cuore. Questi cateteri vengono chiamati midline quando vengono posizionati in modo tale che la punta confluisca in una vena relativamente grande. Tuttavia, non si estende all’interno della vena centrale più grande.

Catetere centrale non tunnellizzato

Il catetere centrale non tunnelizzato può essere di calibro maggiore ed è disegnato per essere collocato in una vena relativamente grande. Oltretutto, questa vena è più centrale, così come la vena giugulare nel collo o la vena femorale nell’inguine.

Catetere tunnellizzato

Può presentare una “manica” che stimola la crescita di tessuto che aiuta a mantenerlo al suo posto nel corpo. Ci sono diverse dimensioni e tipologie di cateteri tunnellizzati. Caratteristiche del catetere tunnellizzato sono il fatto che è sicuro e di facile accesso.

Catetere porto

Si tratta di un dispositivo permanente che consiste in un catetere accoppiato a un piccolo serbatoio.

Rischio di perforazione vascolare

Incidente cerebrovascolare

Il posizionamento di un catetere centrale da inserzione periferica può essere associato a gravi complicazioni. Tra di esse la perforazione vascolare, per cui va sempre verificato il corretto posizionamento.

Il test diagnostico di scelta da perforazione vascolare a livello centrale è la tomografia computerizzata con contrasto. Ci sono due tipi di rischi associati ai cateteri ad accesso vascolare; quelli che possono presentarsi durante la procedura di inserimento e quelli che si verificano perché il dispositivo si trova all’interno del corpo. Tra questi rischi ricordiamo:

  • Infezione sul punto in cui è avvenuta l’incisione, poco dopo il posizionamento del catetere.
  • Rischio di emorragia.
  • Pneumotorace: ovvero un accumulo di aria nel torace, che può causare il collasso di uno dei due polmoni. Ciò può verificarsi durante il posizionamento del catetere mediante una vena nel petto o nel collo, ma non si verifica se si utilizza una vena del braccio.
  • In rare occasioni il catetere entra in un’arteria anziché in una vena. Se ciò dovesse verificarsi, sarebbe necessario estrarre il catetere. La maggior parte delle volte l’arteria risanerà da sola, ma a volte è necessaria una riparazione chirurgica.

Infezione tardiva associata al catetere ad accesso vascolare

In seguito all’inserimento di un catetere ad accesso vascolare, possono verificarsi due tipologie di infezione tardiva: infezione della pelle che interessa il punto di inserzione del catetere o infezione del flusso sanguigno.

Quando il catetere non è ben inserito nella pelle, c’è la possibilità che possa uscire accidentalmente. Se questo si verifica, bisogna esercitare pressione sul punto dell’incisione con una garza sterile e avvisare il medico il prima possibile.

Inoltre, qualunque tipo di catetere ad accesso vascolare potrebbe ostruirsi con un coagulo di sangue. Il coagulo può essere trattato con un farmaco che diluisca il sangue, ma in alcuni casi si dovrà procedere estraendo il catetere.

D’altra parte, in rari casi, i pazienti sperimentano una sensazione di battito cardiaco irregolare. Tale sensazione può essere associata al catetere.


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