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I sintomi della pericardite sono molto simili a quelli dell'infarto. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, questo problema si risolve da solo e richiede solo un trattamento a base di analgesici. Solo in alcuni casi richiede un trattamento più importante.
La pericardite è un’infiammazione del pericardio, la membrana a forma di sacco che circonda il cuore. Questa membrana è composta da due strati e, fra questi, è contenuto un piccolo volume di un liquido che serve da lubrificante e permette ai due strati di slittare l’uno sull’altro, senza provocare frizioni.
Quando si verifica una pericardite, il volume di questo liquido aumenta. Nei casi più gravi, può arrivare a coprire il cuore, impedendone il funzionamento. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, non provoca gravi conseguenze e si risolve spontaneamente. I casi più gravi, invece, devono essere trattati con i farmaci e, solo raramente, per via chirurgica.
La pericardite colpisce soprattutto fra i 20 e i 50 anni d’età. Nei casi in cui non è possibile trattarla, si può estirpare il pericardio, senza che quest’operazione provochi conseguenze importanti.
Esistono due tipi di pericardite: acuta e cronica. Vediamo le caratteristiche di ciascuna:
Nell’80% dei casi, è impossibile stabilire la causa di insorgenza della pericardite. Tuttavia, è frequente che alla sua origine vi sia una infezione, in genere di natura virale. Meno spesso è causata da un’infezione batterica e, ancora più raramente, da un’infezione micotica. In altri casi, la pericardite compare in associazione ad una delle seguenti patologie:
In altri casi, il precedente immediato è un attacco cardiaco o una chirurgia toracica, o un trauma toracico. A volte la pericardite è correlata a un’infiammazione del miocardio, causata dalla radioterapia al torace o dall’assunzione di alcuni farmaci.
Un sintomo tipico della pericardite acuta è il dolore intenso e pungente nella zona del petto. Si nota sul lato sinistro, dietro allo sterno. Tuttavia, alcuni pazienti accusano solo un dolore lieve e costante. Altri avvertono invece una sensazione di pressione nel petto, di intensità variabile.
Nella maggior parte dei casi, il dolore si estende anche alla spalla sinistra e al collo. Il dolore diventa più intenso quando si tossisce, si inspira profondamente o in posizione supina. Al contrario, diminuisce da seduti o inclinando leggermente il corpo in avanti.
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Nella pericardite cronica, il dolore al petto è il sintomo più comune. Sia nella patologia cronica sia in quella acuta possono comparire altri sintomi come:
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I casi più lievi di pericardite, in genere, si risolvono spontaneamente. Tuttavia, una volta che è stata diagnosticata la patologia, nella maggior parte dei casi c’è bisogno di un trattamento farmacologico. In generale, vengono prescritti analgesici di uso comune per gestire il dolore e ridurre l’infiammazione.
È possibile che venga prescritta anche la colchicina, che riduce l’infiammazione cardiaca e previene gli episodi ricorrenti. Tuttavia, questo farmaco non è indicato per le persone che soffrono di malattie epatiche o renali, o per i pazienti che fanno uso di alcuni medicinali.
Quando i farmaci non fanno effetto, il passo successivo è l’uso dei corticosteroidi. Se la causa della pericardite è un’infezione batterica, in genere si prescrivono anche gli antibiotici.
Infine, nei casi più gravi, soprattutto quando si sospetta un tamponamento cardiaco, è necessario un drenaggio, mediante una procedura chiamata pericardiocentesi. Raramente è necessaria una pericardiectomia, o estirpazione definitiva del pericardio.