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In caso di dolore, è possibile intervenire sui piedi piatti. Uno dei trattamenti più diffusi è l'utilizzo di solette correttive su misura.
Si dice di una persona che ha i piedi piatti quando in posizione eretta, l’intera pianta del piede è a contatto con il pavimento. Vale a dire, il piede è privo della curva o dell’arco plantare. Stiamo parlando della patologia opposta a quella dei piedi cavi.
Si tratta di un tratto molto comune, infatti si stima che circa un 20% della popolazione mondiale ne soffra. È una patologia che in genere non provoca dolore e che si può manifestare sia durante l’infanzia che con il trascorrere degli anni.
Tuttavia, può dare luogo a uno scorretto allineamento delle gambe e questo provoca problemi sia alle caviglie che alle ginocchia. In questo articolo vi spieghiamo perché si formano i piedi piatti e come intervenire.
Durante l’infanzia, avere i piedi piatti è normale, visto che l’arco plantare si forma durante questa fase. Tuttavia, in alcune persone, l’arco non arriva mai a svilupparsi. Questo non deve necessariamente provocare problemi o essere negativo.
I piedi possono diventare piatti anche con il passare degli anni. In questo caso, di solito la condizione interessa uno solo dei piedi. Può manifestarsi a causa dell’invecchiamento o essere il risultato di un sovraccarico, un infortunio o una malattia. Qualunque di queste situazioni danneggia i tendini, ovvero quella parte che “sostiene” l’arco.
D’altra parte, esistono determinati fattori che aumentano il rischio di soffrire di piedi piatti. Tra questi spiccano, oltre ai già menzionati invecchiamento e infortuni, l’obesità, il diabete e l’artrite reumatoide.
Uno studio condotto dall’Università del Cile conferma che:
“La condizione nutrizionale è associata all’incremento dell’incidenza del piede piatto nei bambini. Nella popolazione infantile tra i 6 e i 10 anni di età, l’obesità è associata all’alterazione morfologica del piede.”
Per questo motivo è importante prestare attenzione all’alimentazione, soprattutto nei bambini. L’obesità può incidere sullo sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico.
Buona parte delle persone con i piedi piatti non manifesta alcun sintomo. Tuttavia, alcune provano dolore nella zona interna della gamba. Inoltre, visto che i piedi piatti provocano uno scorretto allineamento, il dolore può colpire la caviglia o il ginocchio.
I piedi piatti sono associati alla rotazione del ginocchio verso l’interno. Questa patologia è conosciuta con il nome di ginocchio valgo. Si tratta di un problema sia scheletrico che estetico, visto che può essere notato a prima vista.
Altri sintomi tipici dei piedi piatti sono affaticamento e pesantezza alle gambe. Può diventare faticoso camminare. In alcuni casi, persino la schiena può subire delle conseguenze.
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Nel caso dei piedi piatti associati a dolore, esistono diversi trattamenti che possono migliorare la situazione:
Nel caso dei bambini, l’ideale è cercare di correggere i piedi piatti con alcuni esercizi. Tuttavia, a partire dai 4 anni si tende a utilizzare delle solette che aiutano a migliorare l’allineamento del piede.
Inoltre, si può intervenire con la chirurgia. Quest’ultima è indicata solo nei casi più complicati. Ad esempio, in genere si interviene sulle persone che presentano anche una frattura del tendine.
Nel caso degli sportivi, la fisioterapia può essere efficace. Questo perché, in molti casi, il piede piatto è dovuto a infortuni causati da un sovraccarico in fase di corsa o da esercizi non eseguiti correttamente. I fisioterapisti e gli allenatori possono evitare questo problema aiutando ad affinare la tecnica.
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Avere i piedi piatti è piuttosto comune e generalmente non provoca disturbi né problemi gravi. Per i casi in cui ciò succede, esistono diverse procedure utili. L’importante è rivolgersi al medico in caso di qualunque domanda.
Infine, si consiglia di dimagrire per evitare l’obesità. Il dolore può essere trattato con farmaci, anche se l’ideale è eseguire esercizi di allungamento e fisioterapia.