Psicoanalisi: cos’è e come funziona

La psicoanalisi si propone come una teoria che tenta di risolvere gli aspetti inconsci della mente umana. È una scienza? In cosa consiste? Ne parliamo in questo articolo.

Persona in psicoanalisi.

La psicoanalisi è indubbiamente il principale antenato storico della psicologia. Inoltre, sono tanti i riferimenti psicoanalitici presenti nella nostra quotidianità.

Le persone usano spesso termini come “inconscio”, “repressione” o “lapsus mentale”. Tutte queste parole provengono dalla scuola psicoanalitica.

In questo articolo passeremo in rassegna le principali teorie dei maggiori esponenti della psicoanalisi per comprendere meglio questa corrente. Tutto è cominciato con le riflessioni di Sigmund Freud.

Psicoanalisi e psicologia

Secondo la teoria psicoanalitica, il comportamento umano è il prodotto di una serie di interazioni psicologiche che avvengono a diversi livelli di coscienza: conscio, preconscio e inconscio. Agli inizi, Freud ha goduto di un enorme successo per aver dato vita alla teoria psicoanalitica.

Con il passare del tempo, però, i concetti della psicoanalisi hanno iniziato a essere messi in discussione, anche in ragione del nuovo sviluppo in senso più scientifico e meno filosofico della psicologia. Al giorno d’oggi, la psicoanalisi può essere definita come una teoria atta a comprendere il funzionamento della mente umana a partire da un aspetto inconscio.

Sebbene la psicologia, in quanto scienza, abbia intrapreso una strada diversa rispetto alla teoria psicoanalitica, sono ancora tanti i concetti psicoanalitici all’interno del linguaggio psicologico, impiegati per descrivere alcuni fenomeni del pensiero umano.

Per la psicologia moderna la teoria psicoanalitica rappresenta le origini, soprattutto per quanto riguarda le psicoterapie. Sono tanti gli psicologi che apprezzano la terapia psicoanalitica e che si specializzano come psicoanalisti dopo la laurea in psicologia.

Bambino in psicoterapia.
La psicoanalisi rappresenta le origini della psicologia. Benché nel tempo sia stata messa in discussione nei suoi fondamenti, non cessa di rivestire la sua importanza.

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Come opera la psicoanalisi?

La parola è la principale risorsa della terapia psicoanalitica. Mediante sedute ripetute (a carattere settimanale), gli psicoanalisti aiutano i pazienti attraverso il dialogo mettendoli al confronto con situazioni del loro passato.

L’infanzia è tra le fasi che riveste una maggiore importanza nelle sedute psicoanalitiche. L’idea di fondo, in questa terapia, è che l’individuo possa accedere a particolari informazioni represse nella sua mente inconscia.

In questo modo, il paziente può interiorizzare le esperienze passate in modo adattivo e ottenere reazioni migliori nel presente.

Per Freud, l’apparato psichico è costituito da tre istanze, ovvero l’Es, l’Io e il Super-Io. L’Es rappresenta i desideri inconsci dell’individuo, il Super-io è il prodotto della relazione tra l’individuo e l’ambiente, alla ricerca di un equilibrio tra desideri e convivenza, mentre l’Io è l’istanza cosciente.

La psicoanalisi è un percorso lungo, che può richiedere anni. Per alcuni, il lungo tempo impiegato per ottenere dei risultati risulta controproducente. I detrattori della psicoanalisi affermano che non ha alcun senso impegnare una persona in un percorso di retrospezione così prolungato.

Principi fondamentali della terapia psicoanalitica

Lo psicoanalista ha il compito di trattare il paziente in funzione delle specifiche esigenze del caso. Pertanto, l’approccio terapeutico dipenderà, in larga misura, dalle caratteristiche del professionista che prende in carico il paziente.

Tuttavia, esistono alcuni principi fondamentali che non possono essere trascurati. Per capire meglio come opera la psicoanalisi, vediamo in cosa consistono queste indicazioni:

  • La causa dei conflitti nel presente è spesso riconducibile ai problemi irrisolti dell’infanzia.
  • I conflitti psicologici del paziente sono il risultato di processi di pensiero inconsci.
  • Sono i problemi latenti a causare la sintomatologia.
  • Il processo psicoanalitico aiuta a rendere consci i pensieri inconsci. Ed è così che il paziente accede alla reale soluzione del conflitto.

Nella teoria psicoanalitica sono presenti anche i concetti di pulsione e sublimazione, che esamineremo nel dettaglio. In primo luogo, le pulsioni rappresentano i desideri intensi e incontrollabili delle persone; sono quegli aneliti a cui non si può fare a meno di pensare.

Le pulsioni sono viscerali ed esigono di essere soddisfatte. Dall’altra parte, troviamo invece il meccanismo di sublimazione, il quale evita all’individuo di soddisfare le pulsioni in modo disadattivo. Riguarda tutte le norme sociali e le informazioni morali che ogni soggetto possiede e interpreta in maniera logica.

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Quali sono gli scopi della terapia psicoanalitica?

Il processo psicoanalitico mira a far ottenere una conoscenza più ampia della propria personalità. In tal senso, la terapia funzionano abbastanza bene con le persone che provano un intenso e ricorrente disagio emotivo, in quanto le aiuta a comprendere le possibili cause dei loro problemi.

Quando il paziente riesce a risalire alla fonte del suo disagio avverte un sollievo. L’effetto di dissolvere l’incertezza risulta terapeutico. D’altro canto, nel caso di persone che necessitino di una soluzione rapida per un conflitto specifico, la psicoanalisi non è la soluzione migliore.

Come accennato precedentemente, la teoria concepita da Sigmund Freud si concentra su aspetti inconsci della personalità ai quali non è facile accedere nel breve e nel medio termine. Inoltre, uno dei principali ostacoli per l’ottenimento di risultati rapidi sono i cosiddetti meccanismi di difesa.

Secondo Freud, quando il paziente comincia a confrontarsi con determinate realtà scomode, la sua mente avvia una serie di fenomeni psicologici con lo scopo di proteggerlo. Paradossalmente, però, i meccanismi di difesa dell’inconscio producono un effetto dannoso, in quanto impediscono l’accesso alla realtà.

Puzzle cervello.
L’accesso alla mente, secondo la psicoanalisi, non serve ad affrontare problemi specifici e urgenti, in quanto l’approccio terapeutico si sviluppa nel corso degli anni.

Critiche alla teoria psicoanalitica

Nel corso della sua storia, la psicoanalisi ha subito dure critiche legate al fatto che molte delle sue teorie non sono considerate efficaci. Ovvero, in alcuni casi tornare all’infanzia di una persona per risolvere un conflitto nel presente può anche funzionare, ma non sempre è così.

Proprio per questo, la psicoanalisi è considerata un trattamento di tipo aneddotico. Tuttavia, all’interno del linguaggio psicologico universale, i termini e i concetti che derivano da questa affascinante teoria sono tuttora validi da un punto di vista simbolico.

Bibliografia

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