
La perforazione del setto nasale è un problema che, in diversi casi, può manifestarsi senza alcun sintomo. Tuttavia, è associato…
Un'eruzione cutanea causa infiammazione e irritazione. Le varie manifestazioni cliniche presentano tuttavia caratteristiche proprie. Continuate a leggere per saperne di più.
Esistono diversi tipi di rash cutanei, tutti caratterizzati da infiammazione e irritazione della pelle. Alcuni non sono contagiosi, anche se spesso causano imbarazzo o disagio a chi ne soffre.
Poiché si sviluppano in vari modi, hanno anche varie cause. Per lo stesso motivo, si manifestano con segni e sintomi diversi e il loro trattamento non è sempre uguale.
Come possiamo riconoscerli? Qui di seguito indichiamo le caratteristiche e i più comuni rash cutanei. Vi invitiamo a scoprirne di più.
I rash cutanei, o eruzioni della pelle, sono causati da una varietà di fattori, tra cui il calore, le infezioni, gli allergeni, i farmaci e i disturbi del sistema immunitario. Si consiglia sempre di consultare un dermatologo per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato.
Dopo un’adeguata valutazione, il medico può consigliare l’uso di shampoo, creme, unguenti o altri prodotti per calmare i sintomi. Quali sono i rash cutanei più comuni?
Una delle cause frequenti di rash cutaneo è la dermatite atopica. Questa condizione si manifesta con eruzioni e infiammazioni a periodi alterni per tutta la vita.
Spesso provoca intenso prurito e arrossamenti. A seconda dello stadio della malattia, sono comuni anche macchie rosse con vesciche, pieghe della pelle e desquamazione.
La causa di questa malattia della pelle è sconosciuta, ma uno studio pubblicato sull’International Journal of Health Sciences specifica che si verifica più di frequente in persone con una storia familiare di allergie stagionali e predisposizione genetica o asma. Anche i fattori ambientali e dietetici giocano un ruolo importante.
La psoriasi è una malattia cronica e infiammatoria della pelle, con una forte predisposizione genetica e caratteristiche patogene autoimmuni. Secondo le ricerche dell’International Journal of Molecular Sciences, la prevalenza globale si aggira intorno al 2%, ma varia a seconda delle regioni geografiche.
Le manifestazioni dermatologiche della psoriasi sono varie. Può presentare placche pruriginose, eritematose, con delimitazioni marcate coperte di squame. Le placche possono fondersi insieme e coprire ampie aree di pelle. Le aree più spesso interessate sono le seguenti:
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La dermatite allergica da contatto è causata dal contatto diretto con gli allergeni. Spesso interessa solo l’area entrata in contatto con la sostanza. Gli allergeni comuni includono: profumi, bigiotteria, tinture per capelli e cosmetici. In genere si presenta con sintomi quali:
La pitiriasi versicolor è un disturbo della pigmentazione cutanea causato da un fungo lipofilo chiamato Malassezia furfur. Si tratta di una micosi superficiale caratterizzata da lesioni cutanee ben definite, leggermente squamose e di colore variabile.
Alcuni studi condotti dalla Brazilian Society of Dermatology indicano una maggiore prevalenza nei giovani durante la pubertà, soprattutto tra le donne. Le lesioni ipocromiche sono quelle più comuni e si presetnano nella parte superiore del corpo.
La dermatite seborroica è una tra le irritazioni cutanee più comuni. È causata da un’infiammazione degli strati esterni della pelle. Si osserva prevalentemente in aree in cui si concentra un gran numero di ghiandole sebacee.
La sua causa è sconosciuta, tuttavia una pubblicazione scientifica su P&T afferma che può essere associata alla presenza del fungo Malassezia. L’obesità, i climi estremi, le condizioni neurologiche e lo stress sono fattori di rischio. Alcuni dei sintomi sono i seguenti:
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L’herpes zoster è anche conosciuto come “fuoco di Sant’Antonio“. Si tratta di una malattia di origine virale causata dalla riattivazione del virus varicella-zoster che rimane latente nei linfonodi del sistema nervoso dopo una precedente infezione da varicella.
Il virus causa infiammazioni locali e vesciche sulla pelle. Il dolore causato dall’herpes zoster è dovuto all’infiammazione dei nervi colpiti dal virus. Tra i fattori che riattivano l’herpes zoster troviamo:
La dermatofitosi è anche chiamata “tigna”. È una infezione causate da funghi, che può colpire la pelle e le unghie. I sintomi comprendono desquamazione, prurito ed eruzioni cutanee. Nella maggior parte dei casi si presentano nelle seguenti aree:
È causata da diversi dermatofiti, dunque si classifica a seconda della localizzazione della lesione e del fungo che l’ha causata.
La rosacea è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si trova più spesso negli adulti in aree cutanee altamente visibili, come il viso. È caratterizzata da arrossamenti, brufoli, pustole e vasi sanguigni dilatati.
Spesso è colpita la zona degli occhi e in alcune persone può verificarsi un ispessimento della pelle, soprattutto del naso. Diversi report dermatologici indicano che nel 15-40% dei casi vi si tratta di una condizione ereditaria.
Tre antigeni leucocitari umani, ovvero gli alleli HLA (MCH classe II) sono significativamente associati alla rosacea (HLA-DRB, HLADQB e HLADQA).
La pitiriasi rosea di Gibert è un disturbo papulo-squamoso acuto che si risolve spontaneamente. È caratterizzato dalla comparsa di una chiazza madre, seguita da chiazze ovali squamose più piccole sul tronco e sulle estremità, con una caratteristica disposizione ad “albero di Natale”.
La causa esatta è sconosciuta, ma le infezioni delle vie respiratorie superiori che la precedono suggeriscono che dipenda da uno streptococco. Colpisce persone di entrambi i sessi, con un’incidenza di circa lo 0,5-2 %. Il rash cutaneo dura di solito dalle 6 alle 8 settimane dalla comparsa della placca iniziale.
La scabbia è un’infezione della pelle causata dall’acaro Sarcoptes scabiei. Provoca un’eruzione cutanea caratterizzata da intenso prurito prevalentemente notturno, escavazioni del parassita e lesioni cutanee secondarie.
La sua trasmissione avviene per contatto diretto o fomites, ovvero per mezzo di vettori inanimati. In particolare i capi d’abbigliamento possono essere vettori di questo acaro, nei quali rimane vitale tra i 2 e i 5 giorni. Sono sufficienti dieci minuti di contatto pelle a pelle per trasmettere gli acari a un altro individuo.
Questa patologia è stata classificata nel 2009 come malattia legata all’acqua dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e rappresenta un grave problema sanitario in molti Paesi in via di sviluppo.
Per i diversi rash cutanei esistono trattamenti specifici. Di fronte ai sintomi, dunque, si consiglia sempre di rivolgersi a un dermatologo per conoscere le possibilità di trattamento in base al quadro patologico.
Lo specialista, a sua volta, consiglierà le cure necessarie per tenere sotto controllo il disagio. In alcuni casi sarà sufficiente l’applicazione di prodotti topici, mentre in altri bisognerà ricorrere a medicinali e interventi di diversa natura.