
Sto assumendo un farmaco, posso concedermi una bevanda alcolica? Si tratta di una domanda ricorrente, un dubbio che viene, ad…
Un recente studio fa luce sul rapporto tra l'eccessiva igiene e una maggiore resistenza dei batteri agli antibiotici. Scoprite tutto al riguardo.
Il numero di persone che si ammalano gravemente e che muoiono a causa della resistenza agli antibiotici aumenta di anno in anno ovunque nel mondo. In questo articolo spieghiamo in che modo l’igiene eccessiva influisce su questo fenomeno.
Prima di addentrarci nell’argomento, è importante chiarire cosa si intende con igiene eccessiva. In realtà questo termine è di difficile definizione; in linea di massima, possiamo dire che indica le seguenti situazioni:
Queste abitudini in apparenza sane indeboliscono il nostro sistema immunitario. La pelle perde la sua barriera protettiva ed è così esposta all’azione dei batteri.
E per quanto riguarda l’igiene in casa? La continua pulizia potrebbe, in un certo senso, far abituare i patogeni ai prodotti usati divenendo pertanto resistenti agli stessi.
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La resistenza agli antibiotici si verifica quando questi farmaci perdono efficacia in presenza dei microrganismi, ovvero quando i patogeni “si abituano” ai medicinali.
Questa situazione tende a verificarsi a causa dell’uso costante di antibiotici (dunque all’abuso degli stessi). In un certo senso, i batteri perdono sensibilità e per combatterli bisogna ricorrere a sostanze sempre più aggressive.
Negli ultimi anni i microrganismi sono diventati sempre più resistenti agli antibiotici. Per esempio, nel 2016 il noto quotidiano spagnolo El País ha pubblicato la storia di una donna americana affetta dall’infezione delle vie urinarie con l’antibiotico-resistenza più forte al mondo.
Alla luce di quanto detto, il Ministero della Salute del Regno Unito ha predisposto un’analisi della situazione generale. Lo studio Review on Antimicrobial Resistance è durato due anni e ci offre i seguenti dati:
Si evince che la resistenza agli antibiotici è un grave problema che mette in pericolo la salute pubblica ovunque nel mondo. Ma in che modo è legata all’eccessiva igiene?
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Uno studio condotto dal Politecnico di Graz (Austria) ha messo a confronto i microrganismi e le forme di resistenza agli antibiotici presenti nel Reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Universitario di Graz. I risultati sono stati interessanti:
Nonostante la biodiversità fosse inferiore nelle aree estremamente igienizzate, la resistenza dei microrganismi agli antibiotici era maggiore.
In parole semplici, troppa igiene è controproducente. Lo studio citato consiglia di mantenere stabili i livelli di biodiversità in modo da contrastare la resistenza antibiotica. Come possiamo raggiungere questa stabilità?
Gli specialisti suggeriscono di munirsi di piante da interni e di rinfrescare l’aria regolarmente piuttosto che esagerare con l’uso dei prodotti di pulizia. Ciò aumenta la diversità batterica e previene lo sviluppo della resistenza ai detersivi.
Per quanto riguarda gli antibiotici, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di evitare di assumere farmaci non prescritti dal medico e di non richiedere medicinali non necessario; al contrario, di lavarsi le mani per prevenire infezioni.
Infine, ricordiamo che non fa bene lavarsi le mani troppo spesso, perché questa abitudine priva la pelle del suo strato protettivo esterno rendendola più vulnerabile. Lo stesso vale per le pulizie domestiche: pulite casa, ma senza esagerare! La presenza di alcuni batteri ci aiuta a mantenere forte il nostro sistema immunitario e alla lunga preserva la nostra salute.