Oggigiorno, i grassi hanno una pessima reputazione, poiché difficili da digerire, ma non tutti i grassi sono dannosi. Dato che essi sono imprescindibili nella nostra alimentazione, doppiamo imparare a selezionare quelli salutari. Ci sono alcuni alimenti, inoltre, che aiutano a digerire meglio i cibi grassi, evitando così pesantezza e sovrappeso.
In questo articolo vi illustreremo alcuni trucchi per poter digerire e assimilare correttamente i grassi ingeriti, grazie alle incredibili proprietà di cibi come il limone, l’aceto di mele, il tè o i carciofi.
Quali grassi scegliere?
I grassi sono fondamentali nella nostra alimentazione, sempre e quando siano in quantità moderate e di “buona qualità”. Quando parliamo di buona qualità, ci riferiamo alla preferenza per i grassi di origine vegetale, come per esempio:
- Oli vegetali da prima spremitura a freddo: oliva, cocco, mandorla, sesamo, lino, germe di grano, ecc.
- Avocado.
- Frutta secca.
- Semi.
Esistono molti studi che dimostrano come l’assunzione di grassi salutari di origine vegetale aiuti anche a eliminare i depositi di grassi del nostro organismo, il che vuol dire che in un certo senso aiutano a dimagrire.
Potete anche assumere, in quantità più ridotte, grassi di origine animale. I più salutari sono:
- Rosso dell’uovo
- Pesce azzurro
Perché non digeriamo bene i grassi?
Per alcune persone è molto difficile digerire i grassi, soprattutto quelli meno salutari. La causa si trova probabilmente nel fegato che, nonostante sia sano, non funziona come dovrebbe.
È importante cercare di regolare questo squilibrio, poiché i grassi sono fondamentali per molte funzioni vitali del nostro organismo e, a lungo termine, la salute potrebbe risentirne a causa proprio di questa carenza.
Leggete anche: Consigli e rimedi naturali per un fegato in salute
Vediamo alcuni consigli adatti a chi non digerisce bene i grassi:
- Mangiare piccole quantità di cibo distribuite durante tutta la giornata.
- Evitare il più possibile i grassi dannosi.
- Applicare fonti di calore sulla zona del fegato (vicino alle costole del lato destro), come per esempio una borsa dell’acqua calda o un cuscinetto riscaldante.
- Assumere gli alimenti citati sotto.
Succo di limone per digerire meglio
Uno dei rimedi più semplici ed economici è il succo di limone, un agrume dalla proprietà medicinali che conviene avere sempre a portata di mano. Il limone, oltre a essere acido, ha la proprietà di neutralizzare gli acidi nel nostro stomaco e ci aiuta a digerire i grassi. Esso, inoltre, migliora l’assimilazione di molti nutrienti grazie al suo alto contenuto di vitamina C.
Per questo motivo, per trarne il massimo beneficio, è consigliabile condire i pasti con un filo di succo di limone fresco, soprattutto quando assumiamo proteine animali.
Aceto di mele
L’aceto di mele è un potente brucia-grassi. Sia il limone che l’aceto, infatti, sono due dei prodotti naturali usati di solito per la pulizia della casa, proprio per questa proprietà.
Scoprite: Aceto alle mele: 8 usi che non conoscete
Nel caso dell’aceto di mele, è fondamentale che sia di buona qualità e possibilmente biologico. A differenza del limone, l’aceto può causare acidità a chi che ne soffrono facilmente. Alcune gocce aggiunte ai pasti o subito prima di mangiare diluite in un po’ d’acqua sono comunque sufficienti.
Tè verde e tè rosso aiutano a digerire
Queste due varietà di tè sono eccellenti da bere quotidianamente, soprattutto se si vuole perdere peso. Infatti, aiutano ad assimilare meglio i grassi alimentari. Ciononostante, dobbiamo sempre ricordare che contengono caffeina ed è quindi meglio non berli nel tardo pomeriggio o la sera.
Se soffrite di anemia, inoltre, è consigliabile consumarli lontano dai pasti, perché possono ostacolare l’assimilazione di ferro.
Estratto di carciofi
Infine, per aiutare il fegato a digerire meglio, possiamo anche assumere verdure ed erbe amare, che sono sempre utili per migliorare le funzioni epatiche.
Oggi vi consigliamo particolarmente i carciofi. Questa verdura può essere bollita o cotta al forno, ma le sue foglie possono anche essere usate per ricavarne un infuso o un estratto che, mischiato con un po’ d’acqua, va ingerito insieme ai pasti.
Immagini per gentile concessione di j_silla, prolix6x e Christian Kaden
Bibliografia
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