Salmonellosi in estate, perché aumentano i casi?

La salmonellosi è una patologia piuttosto diffusa, ma sapete perché i casi aumentano in estate?
Salmonellosi in estate, perché aumentano i casi?

Ultimo aggiornamento: 29 agosto, 2020

In  estate si alzano le temperature e la gente tende a viaggiare di più. Assaggiare cibo di altre culture in riva al mare può essere un’esperienza indimenticabile, ma non possiamo ignorare che c’è un certo rischio. Un turista dal palato curioso ha molte probabilità di contrarre la salmonellosi in estate.

I batteri del genere Salmonella che causano la salmonellosi sono presenti tutto l’anno. Il numero di casi di questa intossicazione alimentare, tuttavia, aumenta in estate. Perché? Cerchiamo di rispondere a questa domanda.

Conoscere i batteri Salmonella

Salmonella è un genere di batteri costituito da bacilli Gram-negativi anaerobi facoltativi, ovvero in grado di ottenere l’energia di cui hanno bisogno per sopravvivere in assenza di ossigeno. Purtroppo, l’habitat naturale di questi microrganismi è l’intestino degli animali a sangue caldo, compreso l’uomo.

Esistono diversi ceppi di salmonella: pensate che sono stati scoperti più di 2500 sierotipi. La maggior parte appartiene alla specie Salmonella enterica, che rappresenta oltre il 99% della salmonellosi nell’uomo.

Non è facile contrarre la salmonellosi, perché questi batteri di solito non resistono al pH acido dello stomaco e muoiono prima di raggiungere l’intestino. Quelli che resistono devono affrontare la flora batterica e il transito intestinale.

Solo una piccola percentuale di questi microrganismi patogeni riesce ad aderire alla mucosa intestinale e a riprodursi al suo interno. È allora che inizia il quadro patologico caratteristico:

Donna con diarrea da salmonellosi.

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I casi di salmonellosi in estate sono più frequenti, perché?

La risposta è semplice: le alte temperature aumentano il tasso di crescita batterica della salmonella. La crescita batterica su una superficie attraversa diverse fasi:

  • Una fase di adattamento in cui i batteri colonizzano l’ambiente in cui si sono depositati, in questo caso cibi non refrigerati e crudi.
  • Avviene poi una crescita esponenziale, in cui ogni batterio dà origine a due cellule figlie mediante una tecnica chiamata scissione binaria. Un ambiente favorevole, in questo caso caratterizzato da temperature più alte, accelera la crescita esponenziale della salmonella.
  • Segue una fase di stallo, in cui i batteri crescono e muoiono alla stessa velocità a causa dell’esaurimento dei nutrienti. Qui viene raggiunto il limite di proliferazione.
  • Infine, inizia il declino, poiché la mancanza di nutrienti e l’accumulo di prodotti tossici finiscono per essere dannosi per la colonia batterica.

Maggiore è la carica batterica durante le fasi esponenziale e di stallo, maggiore è il rischio di contrarre la salmonellosi se una persona ingerisce del cibo contaminato. Pur così, non è del tutto chiara la quantità di batteri che deve essere ingerita per sviluppare questa intossicazione: si stima da 1 a 10 milioni.

Analisi delle uova in cerca del batterio salmonella.

Fattori ambientali e antropici

Più alte sono le temperature, più velocemente i batteri si riproducono e più è probabile che una persona ingerisca una carica batterica sufficiente per soffrire di salmonellosi.

I rischi, tuttavia, non dipendono solo dalle alte temperature. Alcune abitudini alimentari possono aumentare la probabilità di contagio. Per esempio:

  • Mangiare cibi crudi che non sono stati sottoposti ai necessari controlli sanitari.
  • Portare con sé cibi crudi non refrigerati.
  • Mangiare in luoghi in cui l’igiene è scarsa e che possono conservare tracce di salmonella.

Altri fattori possono aumentare l’incidenza della salmonellosi a lungo termine. Senza andare troppo oltre, uno studio pubblicato sulla rivista Foodborne Pathogens and Disease ci avverte che il cambiamento climatico sembra essere correlato all’aumento di queste infezioni negli Stati Uniti.

Come prevenire la salmonellosi in estate

È inevitabile che i casi di salmonellosi aumentino durante l’estate. Tuttavia, dobbiamo adottare le misure igieniche necessarie e usare il buon senso quando si scelgono i locali in cui mangiare, ad esempio.

L’estate è un periodo a rischio per quanto riguarda una possibile intossicazione alimentare. È importante fare attenzione a cosa si mangia; è sempre meglio prevenire che curare.


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