Scoraggiarsi è normale, essere pessimisti no

Il pessimismo può arrivare a compromettere tutta la sfera della nostra vita e paralizzarci. È importante cercare il sostegno dei propri cari e, soprattutto, farsi aiutare.

Scoraggiarsi è normale, essere pessimisti no

Chi non si è demoralizzato qualche volta? Scoraggiarsi è del tutto normale, succede a chiunque anche in assenza di cause apparenti. Nonostante ciò, c’è una grande differenza tra lo scoraggiarsi e l’essere pessimisti.

Il pessimismo ha conseguenze gravi e può persino arrivare a complicare seriamente la vita di chi lo prova. Il problema è che non si sa di essere pessimisti finché non è già troppo tardi. Per di più, quando si è immersi nel pessimismo è difficile uscirne.

Scoraggiarsi è bene diverso dall’essere pessimisti

Per alcune persone, il limite tra lo sconforto e il pessimismo è davvero labile. Che succede in questi casi? Da cosa nasce il pessimismo? Dal prolungare nel tempo, questo stato d’animo negativo.

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Non c’è nulla di sbagliato nello scoraggiarsi. Succede a tutti, ogni tanto, e può essere utile per concentrare le proprie forze per sviluppare la giusta resilienza per affrontare meglio ciò che ci attende.

Il problema è che, a volte, uscire da una situazione di sconforto è molto difficile, forse anche per colpa di circostanze che non ci rendono la vita facile o perché non riusciamo a intravedere la speranza in mezzo a tanta incertezza.

Ma l’unica certezza è che finiremo nelle grinfie del pessimismo. Volete sapere cosa succede in questi casi?

1. Cambia il nostro punto di vista

Il pessimismo cambia la nostra visione della vita e di ciò che ci circonda. All’improvviso, vediamo tutto nero. Abbiamo l’impressione di diventare persone negative. Un circolo vizioso rende difficile trovare una via d’uscita a questa situazione.

Una volta sommersi dal pessimismo, è difficile godersi nuove opportunità o esperienze. Ed esiste una spiegazione a tutto ciò: la paura.

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2. Cambia il nostro modo di ascoltare

Quando ci si ritrova in questo stato d’animo, ciò che ascoltano le nostre orecchie viene irrimediabilmente ingigantito. Basta solo che qualcuno ci dica qualcosa di negativo o che ci risponda male, per ingigantire il problema al punto tale da provare un’insopportabile sensazione di malessere.

Le frasi che vengono in mente in questi momenti sono: “Nessuno mi stima”, “Doveva succedere prima o poi”, “nessuno mi aiuta”, “il mondo ce l’ha con me”… Queste parole non fanno altro che scoraggiarci ancora di più, facendoci permanere in uno stato ancor più pessimista.

3. Cambia il nostro modo di parlare

Così come iniziamo a sentire solo cose negative e modifichiamo la nostra visione delle cose, anche il nostro modo di parlare si trasforma rispetto al passato.

In questi casi, dalla nostra bocca escono solo parole tristi, parole piene di dolore, che riflettono il sentimento di pessimismo assoluto nel quale ci troviamo.

La soluzione? Sforzarsi di pronunciare parole non troppo estreme, ma realiste. Un esempio di frasi estreme utilizzate quando si è giù di morale, potrebbe essere: “mi viene tutto male“. Potrebbe essere d’aiuto prendere coscienza dei momenti in cui si utilizzano queste espressioni, per modificarle e utilizzare un linguaggio più vicino alla realtà delle cose.

4. Danneggia le relazioni personali

È normale che tutto questo pessimismo finisca per colpire le nostre relazioni personali, forse anche perché non usciamo più come prima o perché contagiamo i nostri amici con il nostro pessimismo.

Questa situazione provoca un allontanamento che si somma a uno stato di solitudine, per niente positiva e nella quale ci richiudiamo. Il miglior consiglio è quello di provare a parlare dei propri problemi con gli amici, cercare di godersi la loro compagnia e, soprattutto, non isolarsi. Gli amici sono i migliori alleati contro il pessimismo.

Donna pessimista

5. L’essere pessimisti, al contrario dello scoraggiarsi, mette in pericolo il nostro futuro

Lo sconforto, il pessimismo e la mancanza di speranza finiscono per paralizzarci, facendoci vedere con tristezza (e senza voglia di lottare) quanto le cose ci stiano sfuggendo di mano e arrivando a farci sentire ancora peggio.

Quando vi sentite così, chiedete aiuto. Non tenetevi tutto dentro e non isolatevi. Inoltre, contattate un professionista, affinché possiate iniziare una terapia che vi aiuti a uscire da questa situazione.

Non è affatto sbagliato chiedere aiuto per stare meglio. Tutti – in un dato momento – possono attraversare momenti cupi e star male per questo. L’importante è ricordare che è sempre possibile uscirne, rafforzarsi e diventare più resilienti.

Imparate a comunicare i vostri problemi agli altri, a far emergere ciò che è dentro di voi. Il vostro punto di vista pessimista non è l’unico possibile. Permettete agli altri di aprirvi gli occhi. E, naturalmente, non esitate a consultare uno psicologo se il vostro stato persiste.

Nota: le informazioni trattate in questo articolo sono a puro scopo orientativo. Se non le ritenete applicabili al vostro caso, vi consigliamo di consultare uno psicologo affinché possiate trovare la strategia migliore per voi.

Bibliografia

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