Secrezione dal capezzolo: cause e indicazioni

La secrezione dal capezzolo è un motivo frequente di consulto ginecologico. Stabilire la causa è essenziale per ridurre il rischio di malattie più gravi.

Donna con secrezione dal capezzolo.

La secrezione dal capezzolo può essere un problema molto fastidioso, ma in tutti i casi ci sono cause di fondo che la motivano. Questi vanno dalla displasia mammaria fino, in casi molto rari, al cancro.

Si parla di galattorrea quando sono presenti secrezioni lattescenti pur non allattando. Spesso ha cause ormonali e può verificarsi anche negli uomini. Volete saperne di più? Continuate a leggere!

Secrezione dal capezzolo: ci sono altri sintomi?

Il sintomo più comune è la fuoriuscita di liquido dal capezzolo o da piccoli fori situati sull’areola. L’aspetto di queste secrezioni è variabile:

  • Biancastro o latteo.
  • Sieroso, pallido o leggermente giallastro.
  • Rossastro.
  • Combinazioni di quanto sopra.

A seconda della causa, la donna accusa un dolore permanente o solo durante la fuoriuscita del liquido. È anche possibile rilevare una massa o un nodulo con caratteristiche diverse (dimensioni, posizione, mobilità e consistenza).

Nella maggior parte dei casi, la secrezione è unilaterale (cioè riguarda un solo seno), anche se può essere bilaterale in presenta di disturbi ormonali.

Oltre a ciò, può verificarsi anche una retrazione del capezzolo oppure arrossamento cutaneo che suggerisce un’infiammazione.

Donna con le mani sul seno.
La secrezione dal capezzolo può essere accompagnata da altri sintomi come dolore, gonfiore e noduli al seno.

Motivi per cui può esservi secrezione dal capezzolo

C’è una lista vastissima di cause che possono produrre questo tipo di sintomi. Per motivi pratici, si possono riassumere in cause di origine mammaria (come infezioni o cancro) o extramammaria (tumori cerebrali o assunzione di farmaci).

Cause più frequenti

Esamineremo il caso di infezioni localizzate al seno, l’assunzione di psicofarmaci, il papilloma intraduttale e alterazioni fibrocistiche al seno.

1. Infezioni localizzate al seno

Le mastiti o gli ascessi del seno sono cause frequenti in cui sono presenti delle secrezioni. Naturalmente, la secrezione è purulenta e ha un cattivo odore, oltre al dolore alla palpazione, all’aumento di volume e all’arrossamento della pelle.

Tuttavia, è molto più frequente durante l’allattamento (a causa della manipolazione del capezzolo da parte del bambino), ma può verificarsi anche al di fuori di questo periodo.

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2. Assunzione di psicofarmaci

La prolattina è un ormone che stimola la produzione e la secrezione del latte materno. È regolato nel cervello da un neurotrasmettitore noto come dopamina.

Il trattamento con alcuni farmaci che agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale può comportare la modifica dei livelli di dopamina nell’organismo. Di conseguenza, ciò influisce anche sulla produzione di prolattina e latte materno.

I farmaci che possono causare il rilascio di latte al di fuori del periodo di allattamento comprendono fenotiazinici, alcuni antidepressivi e farmaci ansiolitici.

3. Papilloma intraduttale

Il papilloma intraduttale è una condizione benigna comune, anche se le sue caratteristiche di solito attirano molta attenzione. Infatti, in sua presenza sono necessari diversi studi complementari.

La secrezione è di solito spontanea e si verifica spesso nelle pazienti in premenopausa. Come nell’esempio precedente, la patologia ha origine nel dotto lattifero.

C’è una proliferazione di cellule che alla fine porta alla formazione di una piccola massa capace di produrre secrezione sierosa con un po’ di sangue (sieroematico).

4. Alterazioni fibrocistiche al seno

Conosciuta anche come “displasia mammaria” è, secondo diversi studi epidemiologici, una delle patologie benigne del seno più frequenti. Consiste nella proliferazione di “tessuto di supporto” (tessuto connettivo) che può verificarsi anche durante la vita riproduttiva di una donna.

Questo porta alla formazione di masse di dimensioni moderate, che possono essere dolorose, e che causano secrezioni biancastre attraverso molteplici orifizi.

In generale, riguarda entrambe i seni e rappresenta uno dei motivi più frequenti di consultazione in ginecologia.

A seconda dell’età del paziente, il medico richiederà studi come la mammografia per determinare la probabilità di una lesione maligna. Tuttavia, questo accade in rare occasioni.

Cause meno frequenti di secrezione dal capezzolo

Questo gruppo comprende alcune condizioni come la galattoforite, i tumori dell’ipofisi, l’ectasia duttale e il cancro al seno.

1. Galattoforite

I seni contengono strutture chiamate dotti lattiferi, che a volte possono infiammarsi. Questi sono responsabili del passaggio all’esterno delle sostanze prodotte dalle ghiandole mammarie.

Spesso si tratta di un’infiammazione cronica (ovvero presenta un decorso molto lungo), inoltre non viene individuata una causa ben definita. Pertanto, può essere sia infettiva che non infettiva.

2. Tumori ipofisari

L’esempio più rilevante è il prolattinoma, una delle cause più comuni di secrezione dal capezzolo a causa di una neoplasia. Inoltre, l’origine è extramammaria, poiché si trova nella ghiandola pituitaria e ha la capacità di produrre prolattina.

Come abbiamo già detto, questo ormone ha il compito di stimolare la produzione di latte materno. Per la diagnosi di questa condizione sono necessari studi specializzati come la risonanza magnetica cerebrale.

3. Ectasia duttale

Il termine “ectasia” si riferisce alla dilatazione o apertura, in questo caso dei condotti più vicini al capezzolo. Di solito, produce una secrezione con una varietà di colori che vanno dal giallo al marrone.

Può colpire entrambi i seni ed è una condizione benigna, poiché finora non ci sono prove che suggeriscano una malignità se non trattata. Tuttavia, la valutazione da parte di un medico è sempre necessaria.

4. Tumore al seno

Riteniamo che questa sia una delle cause meno frequenti. Infatti, solo in rari casi in presenza di un’origine maligna si presenta una secrezione dal capezzolo.

Il tumore al seno si presenta di solito in modo silenzioso, motivo per cui viene solitamente rilevato in fasi tardive. Per questa ragione, è importante sottoporsi a visite periodiche di prevenzione.

Quando la causa è una neoplasia, ci può essere una retrazione del capezzolo e la presenza di una massa vicina e dura che non è sempre dolorosa. Il medico indicherà gli esami corrispondenti per la sua diagnosi, come la mammografia.

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Quando rivolgersi al medico?

Vi raccomandiamo che, in presenza di uno dei sintomi di cui sopra, si decida il prima possibile di rivolgersi ad un ginecologo o al medico di famiglia.

Nella maggioranza dei casi, questo tipo di problema ha un’origine benigna e in alcuni casi non richiede cure. Tuttavia, se esiste la possibilità che la secrezione sia il risultato di una malattia maligna, si raccomanda una valutazione medica.

Anche negli uomini può essere presente una secrezione dal capezzolo, così come il cancro al seno. Questi pazienti dovrebbero vedere il loro medico il più presto possibile.

Visita ginecologica in presenza di secrezione dal capezzolo.
Se c’è una secrezione dal capezzolo, è meglio consultare un ginecologo o il medico di famiglia. Il professionista indicherà i test pertinenti a seconda del caso.

Trattamenti per la secrezione dal capezzolo

Il trattamento dipende essenzialmente dalla causa della secrezione e in alcuni casi può non richiedere misure terapeutiche, a meno che non rappresenti un notevole disagio per la persona.

Per i casi in cui vi è crescita di tessuto tumorale (papillomi, prolattinomi e cancro), il trattamento può includere la soluzione chirurgica con la rimozione della massa interessata.

Se si tratta di una condizione sviluppata dall’assunzione di farmaci, si consiglia variare la dose o modificare il trattamento.  Infine, le malattie infettive possono richiedere un drenaggio chirurgico (come gli ascessi) e la somministrazione di antibiotici per alcuni giorni.

Consultare il medico aiuta a prevenire spiacevoli complicazioni

La secrezione dal capezzolo è un problema comune e le sue cause sono molto diverse, così come le opzioni terapeutiche. Tuttavia, qualsiasi tipo di sintomo deve sempre essere valutato da un medico.

Anche se non tutte le visite devono essere immediate o urgenti, è preferibile fissare un appuntamento con largo anticipo per evitare inutili lungaggini. Ricordate, a volte i piccoli sintomi possono mascherare condizioni gravi.

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