Sepsi meningococcica, grave malattia da conoscere

La sepsi meningococcica è una grave malattia provocata dalla diffusione di meningococchi nel sangue e in diversi organi. Porta alla formazione di trombi che possono degenerare in cancrena e altre complicazioni.
Sepsi meningococcica, grave malattia da conoscere
Elisa Martin Cano

Revisionato e approvato da la dottoressa Elisa Martin Cano.

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2022

La sepsi meningococcica è una malattia che deve essere trattata con la massima urgenza. Presenta un rapido decorso e può portare a shock settico e a uno stato di insufficienza multiorgano.

L’OMS stima circa mezzo milione di nuove infezioni da meningococco ogni anno. Tra il 20 e il 50% degli individui con sepsi meningococcica non sopravvive.

La malattia meningococcica

È provocata dal meningococco, batterio che causa gravi malattie e che contraiamo entrando in contatto con le goccioline espulse da una persona infetta attraverso la tosse o gli starnuti.

Alcuni individui sono particolarmente sensibili a questo batterio, per motivi ancora ignoti. L’agente patogeno invade progressivamente la rinofaringe. I sintomi iniziano a manifestarsi circa una decina di giorni dopo aver contratto l’infezione, ma talvolta anche prima.

In seguito, il meningococco penetra nella mucosa ed entra nel flusso sanguigno. La manifestazione tipica di questa malattia è la meningite, o infiammazione delle meningi, ovvero le membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale.

Uno dei possibili effetti della malattia meningococcica è la sepsi. Si tratta di una condizione molto grave che può provocare conseguenze permanenti e ad alto tasso di mortalità. 

Donna a letto con febbre e cefalea.
La sepsi meningococcica può essere provocata dalla meningite con i sintomi tipici della malattia, tra cui febbre e mal di testa.

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La sepsi meningococcica

La sepsi meningococcica è una forma di shock setticemico, condizione patologica in cui i tessuti e gli organi non ricevono abbastanza ossigeno e sostanze nutritive. Ciò provoca una graduale morte delle cellule e un’insufficienza generale che può anche portare alla morte.

Il moltiplicarsi del meningococco nel sangue porta alla formazione di coaguli che ostacolano la circolazione all’interno di uno o più organi o nelle estremità causando cancrena. Possono verificarsi anche emorragie difficili da controllare.

Si stima che una persona su quattro dovrà subirsi ad amputazione dell’arto. Al tempo stesso, la sepsi può causare lesioni cutanee che lasciano cicatrici e provocano deformità. Queste ultime spesso devono essere trattate chirurgicamente e richiedono un percorso di guarigione molto lento.

Sintomi e manifestazioni

I sintomi della sepsi meningococcica sono vari. All’inizio può comparire una febbre lieve, ma in molti casi si trasforma in insufficienza multiorgano e morte entro poche ore.

In genere nelle prime 4-6 ore compaiono sintomi comuni a quelli di qualsiasi infezione virale: febbre, brividi, vertigini, nausea, mal di testa e debolezza. Possono essere presenti anche diarrea e vomito. Oltre a queste manifestazioni, i sintomi tipici della sepsi sono:

  • Pelle pallida e macchiata.
  • Respirazione accelerata.
  • Tremore alle mani e piedi freddi.
  • Sonnolenza e stato confusionale.
  • Pressione bassa. 
  • Dolore alle articolazioni o agli arti.
  • Eruzione cutanea tipo rash con l’aspetto di piccole macchie rosse accesso. Queste possono fondersi e assumere l’aspetto di ematomi recenti. Non si manifestano sempre.

Diagnosi e trattamento

La sepsi meningococcica può manifestarsi con o senza meningite. In genere la diagnosi viene effettuata mediante esami del sangue e delle feci, tampone nasale e radiografia del torace. La terapia è ospedaliera, ma non richiede isolamento. L’iter comprende quattro fasi:

  • Somministrazione rapida di antibiotici. Se è presente un focolaio di sepsi o infezione visibile, deve essere drenato.
  • Idratazione parenterale allo scopo di riempire lo spazio vascolare e dare sostegno alla pressione sanguigna, in modo da prevenire ipotensione estrema.
  • Farmaci vasoattivi: contrastano le alterazioni cardiocircolatorie causate dall’infiammazione in corso.
  • Misure di supporto vitale: somministrazione di ossigeno, intubazione tracheale e vasodilatazione meccanica. In caso di emorragia, si fa uso di coagulanti e plasma fresco congelato.
Vaccino contro l'infezione da meningococco.
Il vaccino contro le infezioni da meningococco è utile per contrastare la diffusione del batterio.

Prevenzione della sepsi meningococcica

La prevenzione consiste principalmente nell’evitare il contagio. A tale scopo, sono disponibili due vaccini:

  • Il vaccino pneumococcico protegge dalla meningite da pneumococco. Viene somministrato di routine ai bambini e spesso alle persone con più di 65 anni. Offre una reattività crociata e può prevenire, per similitudine, le infezioni da meningococco. In ogni caso, al momento è considerato efficace soltanto contro lo streptococcus pneumoniae.
  • MenC: offre protezione contro il gruppo di meningococchi di tipo C. È gratuito per i bambini che hanno compiuto un anno di età (1 dose al 13°-15° mese).

I vaccini non proteggono da tutti i tipi di meningococchi, ma riducono in modo drastico la diffusione dei batteri che provocano con maggior frequenza gravi conseguenze. Altre linee guida per la prevenzione sono limitare il contatto con persone malate, lavare spesso le mani e gli oggetti personali.


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