Sindrome della fragilità: cos’è e quali sono le cause?

La fragilità è identificata come una diminuzione della riserva fisiologica, che espone le persone anziane a un elevato rischio di contrarre varie malattie. Scoprite come identificarla e trattarla.

Sindrome della fragilità: cos'è e quali sono le cause?

L’invecchiamento è un processo naturale. I cambiamenti che si verificano nel tempo portano a un inevitabile deterioramento dei processi fisiologici. Questo aspetto è collegato alla sindrome della fragilità, che rende l’essere umano più vulnerabile a certe malattie e disturbi della vecchiaia.

Tuttavia, non esiste un unico modo di invecchiare. Aspetti come lo stile di vita e lo status socio-economico svolgono un ruolo nel processo. Il termine fragilità è spesso associato alle persone anziane, ma esistono diversi modi per definirla.

Si adatta a coloro che hanno un rischio di morte più elevato. Inoltre, è possibile identificare alcuni sintomi e ricorrere a trattamenti per ridurre il deterioramento.

Cos’è la sindrome della fragilità?

Il processo di invecchiamento si svolge in modi diversi in tutto il mondo. In alcuni luoghi l’aspettativa di vita è molto più alta che in altri. Ciò è dovuto a varie ragioni, come lo status socio-economico, l’accesso all’assistenza sanitaria e la qualità dell’alimentazione.

Questi aspetti determinano, ad esempio, un tasso più elevato di sindrome da fragilità nei Paesi sudamericani rispetto a quelli asiatici o europei. La sindrome della fragilità è intesa dagli esperti come una diminuzione della riserva fisiologica nelle persone anziane. È inoltre comunemente associata a una ridotta resistenza allo stress e si identifica con un accumulo di deficit nel sistema fisiologico.

Questi vanno dalla perdita di peso alla dipendenza motoria, fino all’andatura irregolare che aumenta il rischio di cadute, lesioni e ricoveri ospedalieri.

Cause della sindrome di fragilità

È una sindrome associata all’invecchiamento e ai suoi effetti sul sistema fisiologico. Un deficit nelle nostre riserve fisiologiche ci rende più vulnerabili alle malattie gravi. Inoltre, rafforza e accelera il processo di deterioramento.

Sebbene il passare del tempo sia legato a una perdita generalizzata di tutte le funzioni corporee, la fragilità espone l’individuo a un rischio maggiore. Questo aumenta la probabilità di soffrire di vari disturbi.

Visita medica per la sindrome di fragilità.
I medici sanno che una persona affetta da sindrome di fragilità è più esposta alle patologie, quindi adottano misure specifiche.

Sintomi e complicazioni

La sindrome di fragilità è associata a diversi sintomi, che a loro volta aumentano il rischio di soffrire di malattie più gravi:

  • Perdita di peso.
  • Cadute ripetute.
  • Disturbi dell’andatura.
  • Scarsa autopercezione della propria salute.
  • Sarcopenia o diminuzione della massa muscolare.
  • Uso massiccio di farmaci e frequenti ricoveri in ospedale.

Individuare la sindrome della fragilità non è semplice né uniforme, poiché può manifestarsi attraverso diverse condizioni. Esistono però alcuni modelli che aumentano la probabilità di fragilità. Tra questi vi sono gli ospiti di una casa di riposo e i pazienti oncologici.

Anche gli aspetti socioeconomici, come il basso reddito, l’età avanzata e un lutto recente, giocano un ruolo importante. Le persone in sovrappeso o anemiche sono più inclini alla fragilità.

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Cosa dicono gli studi?

In generale, le persone con sindrome di fragilità raddoppiano il rischio di morte, che può essere causata da una serie di motivi. Aumenta anche la probabilità di disabilità.

Sono stati condotti diversi studi per specificare meglio cosa sia la fragilità e per identificare modelli comuni. Ad esempio, uno studio pubblicato su The Journals of Gerontology ha prodotto una tabella con 5 criteri associati alla fragilità:

  1. Perdita di peso involontaria di 4,5 kg o più all’anno.
  2. Sensazione di stanchezza generale.
  3. Ridotta velocità di deambulazione.
  4. Basso livello di attività fisica.
  5. Debolezza e riduzione della forza.

Esercizio fisico e riabilitazione della sindrome di fragilità

Sebbene si tratti di una condizione prevenibile, sono coinvolti fattori legati al sistema sanitario di ciascun Paese. Non esistono programmi di riabilitazione specifici, ma sono ampiamenti riconosciuti i benefici dell’attività fisica.

La sindrome della fragilità può essere affrontata da più punti di vista, ma l’esercizio fisico è uno dei metodi più efficaci per ridurre la disabilità funzionale. Alcuni possibili benefici della pratica sportiva in età avanzata sono i seguenti:

  • Aumento dell’autofagia, un meccanismo di rigenerazione a livello cellulare.
  • Miglioramento del sistema cardiovascolare.
  • Aumento della forza e della potenza.
  • Riduzione dello stress ossidativo.
  • Miglioramento della stabilità e della flessibilità.

Alcune pratiche salutari aiutano a prevenire questo disturbo. Ad esempio, evitare l’inattività, fare esercizio fisico regolare e mantenere un peso consigliato in base al metabolismo. Le cadute e le reazioni avverse ai farmaci devono essere evitate, perché stimolano un circolo vizioso che aumenta la fragilità.

Non esistono trattamenti specifici una volta che si è instaurata. Alcuni specialisti consigliano lunghe passeggiate e altri suggeriscono un esercizio fisico più intenso, anche per le persone di età superiore agli 80 anni.

Caminata para el síndrome de fragilidad.
Le lunghe passeggiate sembrano essere una valida alternativa per chi soffre di questa sindrome.

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Lo stile di vita conta

Sebbene la fragilità sia una sindrome in fase di ricerca e associata a patologie inevitabili della vecchiaia, esistono alcune strategie che riducono il rischio di morbilità e mortalità. Tra queste, l’adozione di uno stile di vita sano, che comprenda l’esercizio fisico e un’alimentazione corretta, aiuta a evitare di entrare nel ciclo della fragilità e del deterioramento.

Con una popolazione sempre più anziana, la prevenzione diventa fondamentale in questo senso.

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