Infezione dentale: 7 sintomi

In presenza di qualsiasi sintomo preoccupante, è bene consultare uno specialista per escludere o curare una possibile infezione dentale ed evitare complicazioni in tal senso. Ma come riconoscere un'infezione dentale? Scopritelo!

Infezione dentale: 7 sintomi

I denti entrano continuamente a contatto con residui di cibo e batteri. Sebbene l’igiene quotidiana aiuti a mantenerli puliti e sani, in alcuni casi è possibile che si produca un’inevitabile infezione dentale.

Tali infezioni possono essere lievi o gravi e, in alcuni, casi compromettono la salute generale dell’organismo. Se non si interviene in tempo, possono causare seri disturbi e persino la perdita totale del dente.

Per tale ragione, risulta fondamentale riconoscere i sintomi di un’infezione dentale e, soprattutto, rivolgersi a un dentista o al proprio medico.

1. Alitosi causata dall’infezione dentale

Sintomi dell'infezione dentale: alitosi
Sono tanti i fattori che causano l’alitosi. La placca batterica, così come alcuni alimenti, possono esserne il fattore scatenante.

L’alitosi è uno dei sintomi più evidenti dell’infezione dentale, benché l’alito cattivo in sé non è un segno della presenza d’infezione, in assenza di altri sintomi.

In accordo con questa pubblicazione del The Journal of Natural Science, Biology and Medicine l’alitosi è dovuta alla proliferazione dei batteri, soprattutto nelle zone dove lo spazzolino non riesce a eliminare i residui di cibo.

È possibile risolvere temporaneamente il problema con prodotti per l’igiene orale finché non si combatte l’infezione.

La sua presenza può indicare:

  • Tartaro.
  • Gengivite.
  • Carie.
  • Ascessi.
  • Tartaro.
  • Alterazioni nella saliva.

Leggete anche: Combattere l’alitosi in modo naturale 

2. Deterioramento dello smalto dentale

Quando si sviluppa un’infezione dentale, i batteri presenti sui denti producono un acido che, con il tempo, erode lo smalto che li protegge. Gli alimenti che ne aumentano la presenza sono i carboidrati fermentabili, come ad esempio, lo zucchero.

La proliferazione dei batteri produttori di acido avviene nelle zone in cui si accumulano i residui di cibo. Tali zone sono facilmente rilevabili per la loro struttura rugosa, dall’apparenza giallastra. È possibile mantenere sotto controllo la placca batterica con i seguenti accorgimenti:

  • Una buona igiene orale.
  • Limitando il consumo di zuccheri.
  • Lasciando che la saliva regoli il pH del cavo orale quando non mangiamo. Ciò implica il non mangiare con frequenza e fuori pasto.

Secondo quanto afferma questa pubblicazione del National Center for Biotechnology Information, se non teniamo sotto controllo e non curiamo l’accumulo di placca, l’eccesso di acido può causare l’indebolimento del dente, con conseguente perdita di densità ed esponendolo a rischio di rottura.

3. Dolore alla mandibola e ai denti causato dall’infezione dentale

Donna con mal di denti

In generale, l’infezione dentale è legata a un accumulo della placca batterica. La sensazione di dolore alla mandibola e ai denti, costante o intermittente, può indicare il progredire di malattie parodontali o infezioni dentali. Il sintomo dev’essere valutato da un dentista per escludere altre patologie orali o lesioni.

4. Sanguinamento delle gengive

Di solito le gengive sanguinano quando è presente una lesione o un’infezione che ne compromette il tessuto.

È facile notarlo quando si spazzolano i denti o si usa il filo interdentale; a volte succede anche mentre si mastica.

Secondo questa pubblicazione del National Center for Biotechnology Information, la causa è frequentemente legata alla gengivite, che a sua volta è causata dalla proliferazione batterica.

5. Infiammazione e arrossamento causato dall’infezione dentale

Gengive infiammate

L‘infezione parodontale, carie incluse, provoca l’infiammazione e l’arrossamento delle gengive, quasi sempre accompagnati da dolore.

Intervenire tempestivamente è essenziale al fine di evitare complicazioni. Se siete spesso soggetti a gengive infiammate, arrossate o dolenti, rivolgetevi quanto prima la vostro dentista.

6. Denti che si muovono

Sentire che un dente si muove è una ragione più che sufficiente per consultare il prima possibile un dentista ed è un sintomo di una possibile patodontite.

Il dente mobile è un segnale del progresso dell’infezione dentale e, al contempo, indica l’erosione della struttura del dente stesso. È comune quando non si interviene in tempo in caso di gengivite, la quale si evolve in parodontite.

Può interessarvi anche: 5 rimedi efficaci in caso di gengivite 

7. Pus, un altro sintomo dell’infezione dentale

La comparsa di pus nelle gengive è un chiaro sintomo di malattia parodontale e spesso anche d’infezione dentale. La sacca di pus, di produce come risposta del sistema immunitario all’attacco dei batteri patogeni che generano l’infezione.

  • La sacche, chiamate ascessi contengono pus e sangue.
  • L’ascesso è un processo infettivo che va trattato da un professionista poiché può causare danni irreversibili.
  • L’infezione può persino distruggere l’osso alveolare (ovvero l’osso della mandibola che è di supporto al dente).

Importante!

Qualsiasi sospetto di malattia o infezione dentale e gengivale deve essere valutato da un professionista per evitare complicazioni.

Gli ascessi dentali non trattati, possono causare l’estensione dell’infezione verso altre zone del corpo. È pertanto fondamentale adottare tempestivamente il trattamento adatto.

Per ridurre il rischio di infezione dentale, bisogna mantenere una corretta igiene orale, oltre a consultare regolarmente il dentista.

Bibliografia

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