Sudamina nei neonati: quando preoccuparsi?

La sudamina è un'alterazione a livello cutaneo e si sviluppa quando il sudore viene trattenuto a causa dell'ostruzione delle ghiandole sudoripare. Fondamentale è evitare ambienti troppo caldi e umidi per prevenire questo disturbo nel bambino appena nato.
Sudamina nei neonati: quando preoccuparsi?

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

La comparsa della sudamina nei neonati può allarmare. Si tratta, tuttavia, di una lieve e passeggera alterazione cutanea da non prendere troppo sul serio. In America, questo problema è conosciuto anche con miliaria ed è frequente nei paesi il cui clima è caldo e umido.

Spesso colpisce i bambini appena nati, ma può manifestarsi anche in quelli che hanno già qualche mese di vita, soprattutto prima che compiano un anno. Il problema è causato da una ostruzione delle ghiandole sudoripare, il che impedisce l’espulsione del sudore.

Di conseguenza, si produce un’eruzione cutanea o delle piccole vesciche che possono facilmente far pensare ad altri disturbi. Ma allora è giusto preoccuparsi per la sudamina nei neonati? Sebbene sia necessario adottare diverse misure per garantire il benessere del neonato, non si tratta di una condizione preoccupante, né di una situazione che comporti rischi.

Sudamina nei neonati: perché si manifesta?

Neonato

La sudamina è una reazione della pelle a una disfunzione delle ghiandole sudoripare del neonato. Questa condizione è causata dall’impossibilità di eliminare il sudore attraverso la pelle; ciò provoca la formazione di piccole bolle rosse o bianche.

In generale, queste bollicine si formano nelle zone in cui il sudore è solitamente più abbondante: sul collo, sul petto, sulla schiena e così via. Tuttavia, l’ubicazione può variare, così come la sua diffusione lungo il corpo. A causa dell’aspetto che assume la pelle, è facile pensare che si tratti di un problema di igiene.

Eppure, a differenza delle eruzioni cutanee, la sudamina non è accompagnata da febbre e scompare solitamente senza bisogno di un trattamento specifico. Inoltre, non è contagiosa né lascia segni o cicatrici sulla pelle.

Fattori di rischio

I bambini nati da poche settimane sono più soggetti a soffrire di sudamina, soprattutto se vivono in un clima caldo e umido. Contemporaneamente, bisogna dire che il rischio aumenta in bambini che soffrono di atopia o di pelle secca. In linea di massima, ci sono fattori di rischio che ne facilitano la comparsa. Vediamone alcuni:

  • Febbre da medio-alta ad alta
  • Eccesso di calore
  • Proliferazione di batteri (stafilococco) sulla superficie cutanea
  • Utilizzo di talco o pomate che possono occludere i pori della pelle

Il sintomo principale della sudamina nei neonati è un’eruzione cutanea simile a un eczema. Si tratta di bollicine dall’aspetto rugoso o ricoperte da crosta poco prima di cadere. Nella maggior parte dei casi, si formano in zone in cui sono maggiormente presenti le ghiandole sudoripare:

  • Pieghette della pelle
  • Fronte, palpebre e guance
  • Torace
  • Schiena
  • Inguine e cosce
  • Ascelle e braccio

Visto che la sudamina non è un’infezione, non è associata a febbre. Tuttavia, a causa del prurito, il neonato può manifestare segni di nervosismo e disagio. Per togliervi ogni dubbio su altre possibili malattie, consultate il vostro pediatra. Questo specialista è in grado di determinare la diagnosi in tempi brevi, grazie a un’attenta analisi.

Trattamento e prevenzione della sudamina nei neonati

Sudamina nei neonati

Il metodo per prevenire la sudamina nei neonati è evitare che il bambino sudi eccessivamente. Il problema è che le alte temperature estive possono rendere difficile la prevenzione. Per questo motivo è bene sapere come prendersi cura del neonato, per cercare di tenerlo al fresco. Mettete in pratica i seguenti consigli:

  • Controllate spesso il suo pannolino e cambiatelo subito appena sarà bagnato, in modo che calore e umidità non ristagnino.
  • Rinfrescate il neonato con un bagnetto in acqua tiepida, ma evitate l’utilizzo di saponi o pomate che ne possano irritare la pelle.
  • Quando asciugate il suo corpo, evitate di strofinare troppo l’asciugamano sulla pelle, per evitare di peggiorare la situazione.
  • Vestite il neonato con indumenti leggeri, di cotone traspirante.
  • Cercate di mantenere l’ambiente di casa fresco.
  • Evitate l’esposizione al sole e prendete misure di prevenzione quando fate fare una passeggiata all’aperto al neonato.
  • Toccate la sua pelle più volte al giorno per scoprire se ha caldo o se sta sudando.
  • Preparate degli impacchi con acqua e bicarbonato e applicateli sulle zone interessate utilizzando una garza o un panno morbido.
  • Evitate di coprirlo troppo, soprattutto quando fa caldo.

Sudamina nei neonati: come trattarla?

Mamma con neonato

Quando le bollicine da sudamina si sono già manifestate nel bambino, bisogna cercare la giusta cura per alleviare il problema. In molti casi, il pediatra consiglia di lasciare sfogare i sintomi utilizzando solo trattamenti di base, dato che solitamente scompaiono da soli in 2 o 3 giorni.

Se questi “brufoletti” causano al neonato particolare fastidio o se compaiono spesso, lo specialista può prescrivere una pomata a base di cortisone. Altre soluzioni in alternativa possono prevedere bagni con infusi di camomilla e impacchi di aloe vera.

Conclusioni

Per concludere, la sudamina è una condizione non grave, che non rappresenta quindi un pericolo per il neonato. Dato che, tuttavia, i sintomi possono essere fastidiosi, è bene sapere come superarla e quali prodotti possono essere utili per alleviare il prurito.


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