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L'epilessia è una patologia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Conoscere i diversi tipi di crisi epilettiche è fondamentale per affrontarli con efficacia.
L’epilessia è una malattia provocata da un’alterazione dell’attività elettrica dei neuroni in alcune aree del cervello. Secondo la Commissione per la Classificazione e la Terminologia della Lega Internazionale Contro l’Epilessia, è caratterizzata dalla comparsa di convulsioni dagli effetti neurobiologici, cognitivi e psicologici. In questo articolo presentiamo i diversi tipi di crisi epilettiche.
Diversi studi hanno sottolineato l’importanza di approfondire questa patologia, le cui dinamiche evolutive sono sconosciute pur essendo tra le più antiche della storia. Risulta fondamentale, di fatto, classificare i diversi tipi di crisi epilettiche per affrontarle con efficacia.
La distribuzione della malattia nelle diverse aree del mondo appare tanto importante quanto conoscerne le cause. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riposta alcuni dati statistici sull’epilessia a livello globale:
Questi dati sono quantomeno desolanti. L’epilessia può essere trattata con i farmaci, ma molte persone non hanno accesso agli strumenti necessari per affrontare la malattia. Per tutti questi motivi risulta fondamentale riconoscere le diverse crisi e sensibilizzare la popolazione mondiale sugli effetti di questa patologia.
Per saperne di più: Crisi epilettica: cos’è e come comportarsi
Secondo l’Associazione Italiana Contro l’Epilessia (AICE) e la Lega Internazionale Contro l’Epilessia (LICE) esistono due tipi principali. Uno ha carattere generale, l’altro è di natura focale.
I diversi tipi di crisi epilettiche generalizzate sono:
Eccetto la variante tonico-clonica, le altre crisi generalizzate durano pochi minuti e presentano un rapido recupero. I pericolo sono legati soprattutto all’attività svolta durante l’attacco e non alla crisi in sé.
Variano a seconda dell’area cerebrale in cui si verifica lo squilibrio elettrico neuronale. Ecco i diversi tipi di crisi epilettiche focali:
Diversi studi raccolgono le scoperte scientifiche degli ultimi decenni sui meccanismi di azione e le cause di questa patologia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elencato alcune delle cause più comuni:
Secondo il testo Handbook of Epilepsy Treatment, la terapia si basa sulla somministrazione di farmaci antiepilettici. Questi cercano di contrastare l’insorgenza della crisi con il più basso numero di effetti collaterali.
Nonostante i costi limitati, la popolazione dei Paesi in via di sviluppo potrebbero non avere risorse economiche sufficienti. Questi medicinali sono di facile somministrazione e non provocano gravi effetti indesiderati, il che dovrebbe facilitare il trattamento.
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L’epilessia si deve a un aumento dell’attività elettrica in un punto focale o un’area cerebrale generalizzata. Come spiegato, può manifestarsi in diversi modi a seconda della natura (generale o focale) e agli effetti che accompagnano gli attacchi.
I trattamenti a basso costo per calmare le crisi epilettiche risultano tuttavia inaccessibili a una significativa percentuale di popolazione. Sensibilizzare, conoscere e intervenire sono i principi base per migliorare la qualità di vita dei soggetti epilettici.