La tosse cronica è un sintomo molto fastidioso che interferisce con la qualità della vita di molte persone nel mondo. Si tratta di un sintomo che non fa particolare distinzione di sesso ed età.
Non sempre la tosse cronica deriva da un’infezione respiratoria. Ci sono altre cause scatenanti, incluse quelle di natura gastrointestinale. Un nuovo farmaco oggetto di studio, il gefapixant, potrebbe notevolmente migliorare la vita di chi è affetto da questo disturbo.
Nonostante siano ancora necessari studi di approfondimento e con sviluppi di varia natura, si intravede una qualche speranza per chi soffre di tosse incontrollata pur avendo provato diversi farmaci.
Gli studi sugli effetti del gefapixant sulla tosse cronica
Sono due gli studi principali pubblicati di recente in merito all’efficacia di questo farmaco. Uno è più esteso -ovvero, è stato effettuato su un numero maggiore di pazienti- e vanta una metodologia scientifica più solida. L’altro studio è stato più limitato, ma integra le scoperte del primo.
Il primo studio di ricerca -quello dalle basi più solide- è stato di recente pubblicato su Lancet Respiratory Medicine e si è concentrato sulla somministrazione di 50 milligrammi di gefapixant a 253 pazienti. Il dosaggio è stato somministrato per 12 settimane e l’80% dei soggetti hanno notato un miglioramento dei sintomi della tosse cronica.
L’articolo spiega che anche con un dosaggio inferiore su un particolare gruppo di partecipanti allo studio si è osservato un effetto positivo. Somministrando solo 7,5 milligrammi di gefapixant, oltre il 50% dei pazienti ha registrato una riduzione della tosse.
Lo studio meno esteso ha coinvolto 57 individui e i risultati sono stati pubblicati sullo European Respiratory Journal. L’articolo afferma che un dosaggio da 30 milligrammi è bastato a tenere sotto controllo la tosse.
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Cos’è la tosse cronica?
Oltre al farmaco in questione, è importante capire cosa si intende per tosse cronica. Per chi non ne soffre è difficile immaginare la portata di questo disturbo che si ripete quotidianamente.
Da un punto di vista medico, si parla di tosse cronica quando il sintomo si prolunga oltre le sei settimane. Inoltre può succedere che gli episodi si ripetano ogni anno nello stesso periodo o che si presentino a cadenza regolare. A volte presentano un intervallo che si ripete in modo più o meno uguale.
Circa il 5% della popolazione soffre di tosse cronica almeno una volta nella vita. Può guarire spontaneamente dopo un certo periodo di tempo oppure può durare nonostante i trattamenti.
Quel che sappiamo con certezza è che ormai da decenni non sono stati approvati nuovi farmaci per affrontare questo problema. Le cause più comuni di tosse cronica sono:
- Infezioni respiratorie
- Reflusso gastroesofageo (se è grave)
- Tabagismo
- Insufficienza cardiaca
- Effetti secondari da farmaci (come l’enapril)
- Malattia polmonare ostruttiva cronica, con bronchite cronica ed enfisema.
- Inquinamento ambientale
Questa tosse non è necessariamente un sintomo isolato. Molto spesso il quadro clinico è accompagnato da altri sintomi, come l’epigastralgia (dolore alla bocca dello stomaco), la pirosi (sensazione di bruciore del tratto esofageo), respiro sibilante e dispnea (affanno)
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I vantaggi del gefapixant
In un primo momento questo farmaco non era stato pensato per la tosse cronica. Il principio attivo, di fatto, era stato formulato per rilasciare effetti analgesici.
Tuttavia il suo meccanismo di azione influisce sui recettori P2X3 dei nervi che regolano i sintomi della tosse. Inoltre, il grande vantaggio è che potrebbe essere utilizzato a dosaggio minimo perché rilasci i suoi effetti. In questo modo, diventa più facile prevenire effetti indesiderati.
Un altro vantaggio è la sua caratteristica innovazione nel settore farmacologico in cui punta a posizionarsi. Da diverso tempo non vengono formulati nuovi principi attivi per il trattamento della tosse.
Questo determina la comparsa sul mercato di diverse formulazioni da banco o addirittura acquistabili in punti vendita diversi dalla farmacia. Di questi prodotti non conosciamo l’efficacia.
Infine, è ancora necessario approfondire gli studi per proseguire nel cammino fino all’approvazione e la convalida del gefapixant. La casa farmaceutica dietro queste scoperte è essa stessa finanziatrice e a breve procederà con la sperimentazione di terza fase per ottenere un certificato di sicurezza.
Bibliografia
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- Muccino, David, and Stuart Green. “Update on the clinical development of gefapixant, a P2X3 receptor antagonist for the treatment of refractory chronic cough.” Pulmonary pharmacology & therapeutics (2019).
- Richards, David, et al. “Action of MK‐7264 (gefapixant) at human P2X3 and P2X2/3 receptors and in vivo efficacy in models of sensitisation.” British journal of pharmacology 176.13 (2019): 2279-2291.
- Muccino, D., et al. “Rationale and Design of Two, Phase 3, Randomized Controlled Trials (COUGH-1 and COUGH-2) of Gefapixant, A P2x3 Receptor Antagonist, in Refractory and Unexplained Chronic Cough.” C37. SYMPTOMS, PLEURAL DISEASE, BEHAVIORAL SCIENCE, AND OTHER TOPICS. American Thoracic Society, 2019. A4700-A4700.