Trattamento farmacologico per l’otite

Il trattamento farmacologico dell'otite si basa soprattutto sull'impiego di antinfiammatori e antibiotici. In caso di otite media, la guarigione è spontanea nell'80-90% dei casi.

Donna che realizza trattamento farmacologico per l'otite.

In cosa consiste il trattamento farmacologico per l’otite? L’otite, in particolare la forma media, è la presenza di essudato  – che può essere sieroso, mucoso, purulento o misto – nella cavità dell’orecchio medio.

A seconda della permanenza dell’essudato, insieme alla presenza o meno di sintomi acuti, l’otite media viene classificata in acuta, subacuta o cronica.

Sebbene si faccia spesso riferimento all’otite media, vi sono più tipi di otite; esiste, ad esempio, anche l’otite esterna detta otite del nuotatore. Vediamo le caratteristiche principali delle due forme e il trattamento farmacologico indicato.

L’otite media

L’otite media acuta è una patologia tipica dei lattanti e dei bambini molto piccoli. Si stima che all’età di 5 anni oltre il 90% dei bambini abbia già sofferto di una qualche forma di otite media e che il 30% ne soffra in modo ricorrente.

Come abbiamo detto, l’otite può essere acuta, subacuta o cronica. È causata da alcuni microrganismi ed è accompagnata da produzione di liquido all’interno dell’orecchio medio che non viene adeguatamente drenato attraverso la tromba di Eustachio.

Quando l’essudato si accumula, provoca un’infezione. L’udito potrebbe essere compromesso poiché il suono non riesce a passare correttamente attraverso il liquido. Le cause e i fattori di rischio possono essere divisi in due grandi gruppi:

  • Fattori di rischio individuali. I più importanti sono la storia familiare, il sesso (è più frequente nelle bambine), quando è apparso il primo episodio di otite, l’alimentazione con latte artificiale nei primi mesi di vita.
  • Fattori di rischio esterni. Sono soprattutto la frequenza all’asilo nido, la presenza di fumatori in famiglia e il clima (nei mesi freddi è più facile ammalarsi di otite).

Gli agenti patogeni che più di frequente causano l’infezione sono:

  • Streptococcus pneumoniae: nel 30% dei casi.
  • Haemophilus influenzae: tra il 20 e il 25% dei casi.
  • Moraxella catarrhalis: tra il 10 e il 15% dei casi.

I sintomi più importanti sono dolore all’orecchio, febbre e suppurazione.

Ragazza con male alle orecchie.
L’otite media è causata nella maggior parte dei casi da agenti batterici. Alcuni fattori ambientali possono però favorirla.

Trattamento farmacologico per l’otite media

Il trattamento può essere sintomatico e farmacologico. Nel trattamento farmacologico dell’otite media va considerato che la guarigione è spontanea nell’80-90% dei casi.

È possibile ricorrere a diversi antibiotici per combattere l’infezione; tuttavia la resistenza che i batteri stanno sviluppando nei confronti dei beta-lattamici e dei macrolidi limita l’impiego all’amoxicillina ad alte dosi, in associazione o meno con l’acido clavulanico.

Per quanto riguarda la durata del trattamento, occorre considerare l’età del bambino, eventuale episodio di otite media in passato o essersi sottoposti a un trattamento risultato inefficace.

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L’otite esterna

L’otite esterna, o del nuotatore, è un’infezione del condotto uditivo, ovvero la porzione dell’orecchio che trasporta il suono esterno al timpano. Come nell’otite media, la causa è in genere un’infezione batterica.

In condizioni normali, il cerume presente nel canale uditivo esterno funge da barriera protettiva oleosa. Ha un pH leggermente acido e contiene enzimi ad attività antibatterica e antimicotica.

Quando i meccanismi di protezione del canale si interrompono, si verifica un’alterazione dello strato lipidico protettivo del cerume. Il condotto diventa alcalino, fatto che favorisce lo sviluppo degli agenti  patogeni.

Il motivo principale dell’alterazione è un eccesso di umidità nel canale uditivo esterno. Di solito è causato da docce, bagno in piscina o alle terme, clima umido.

Altre cause predisponenti sono un’eccessiva pulizia dell’orecchio con strumenti non indicati come i cotton fioc e l’uso frequente di saponi o gocce alcaline che alterano il pH.

Trattamento farmacologico per l’otite esterna

Ragazza con dolore alle orecchie.
Il trattamento farmacologico dell’otite si basa soprattutto sull’impiego di antinfiammatori e antibiotici.

L’otite esterna viene trattata con farmaci antinfiammatori e applicazione di calore. Gli antibiotici per uso topico rappresentano il trattamento d’elezione nei quadri iniziali di otite esterna non complicata.

In genere il problema si risolve con l’applicazione di gocce auricolari antibiotiche con copertura per Staphylococcus aureus e Pseudomona aeruginosa.  Esistono diverse alternative a base di aminoglicosidi o chinoloni da associare ad anestetici, corticosteroidi e soluzioni acidificanti.

La terapia locale prevede l’applicazione di tre gocce, due o tre volte al giorno, a seconda del farmaco e delle indicazioni mediche. Il trattamento deve durare 7-10 giorni e per tutto il tempo occorre evitare di bagnare l’orecchio.

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Conclusioni

Il trattamento farmacologico, sia per l’otite esterna che media, prevede di solito il ricorso agli antibiotici. Come si è detto, però, molti di essi hanno perso la loro efficacia contro queste infezioni.

La causa principale è da attribuire all’uso improprio di questo gruppo di farmaci, che finisce per favorire la comparsa di microrganismi resistenti. È importante, quindi, evitare di auto-medicarsi, lasciando che sia il medico a prescrivere il farmaco e la modalità di trattamento.

Bibliografia

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