Tromboflebite superficiale: definizione e cause

Il trattamento della tromboflebite superficiale ha lo scopo di frenare il decorso della malattia e prevenire una tromboflebite profonda.
Tromboflebite superficiale: definizione e cause
Fabiola Marín Aguilar

Scritto e verificato la farmacista Fabiola Marín Aguilar.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

L’inattività prolungata, come quella che si verifica in seguito a un trauma o a un intervento chirurgico, può favorire la comparsa di coaguli che impediscono al flusso sanguigno di scorrere normalmente. Questa situazione può portare all’insorgenza del fenomeno conosciuto come tromboflebite superficiale o profonda.

Questo disturbo incide sul nostro stato di salute e, di conseguenza, sulla nostra qualità di vita. Ne parliamo in dettaglio nelle seguenti righe.

Che cos’è la tromboflebite?

La tromboflebite è un processo infiammatorio del sangue.
In seguito alla comparsa di un trombo, il flusso sanguigno si blocca, provocando gli effetti di un’ischemia.

La tromboflebite è un processo infiammatorio dovuto alla formazione di un coagulo di sangue, o trombo, all’interno di una vena; il flusso sanguigno risulta pertanto ostruito. Nella maggior parte dei casi interessa le gambe e le estremità inferiori. In base alla vena colpita, la tromboflebite può essere di due tipi:

  • Profonda
  • Superficiale

La tromboflebite profonda si manifesta nel sistema venoso profondo, che irrora muscoli e tessuti, e può causare complicazioni molto serie, tra cui l’embolia polmonare.

La tromboflebite superficiale, invece, colpisce soprattutto la vena grande safena, ovvero la grande vena superficiale presente nella coscia e nella gamba. Si presenta come una malattia limitante e relativamente benigna, ma può degenerare in trombosi venosa profonda e altre complicazioni.

Sebbene non sia nota l’esatta incidenza della trombosi superficiale, si ritiene che sia maggiore di quella della tromboflebite venosa profonda, che colpisce circa 1 persona su 1.000.

Tipi di tromboflebite superficiale

  • Trombosi superficiale sterile. È la più diffusa.
  • Tromboflebite traumatica superficiale. Si manifesta in seguito a una lesione all’estremità e in genere è associata alla comparsa di grandi ematomi sul tessuto adiacente
  • Tromboflebite infettiva. È spesso la conseguenza di un incannulamento intravenoso prolungato.
  • Tromboflebite migrante. Si tratta di una tromboflebite superficiale ricorrente priva di causa identificabile. Viene associata a malattie più gravi, come il tumore al pancreas.

Sintomi associati alla trombosi venosa superficiale

La comparsa di un ematoma è tra sintomi di una tromboflebite superficiale.
A causa della formazione di un trombo, può comparire un ematoma superficiale dovuto alla rottura del vaso sanguigno.

La diagnosi del disturbo si basa sulla comparsa dei seguenti sintomi:

  • Dolore localizzato
  • Eritema
  • Prurito
  • Sensibilità
  • Arrossamento cutaneo
  • Indurimento del tessuto adiacente

Quali sono le cause della tromboflebite superficiale?

La tromboflebite superficiale condivide numerosi fattori eziologici con altre alterazioni trombotiche. Tra i vari fattori di rischio¡, il più importante e clinicamente identificabile è costituito dalla presenza di vene varicose. Ulteriori cause spesso associate alla comparsa di tromboflebite sono:

  • Immobilità o inattività prolungata
  • Stato di ipercoagulabilità o trombofilia
  • Precedenti episodi di tromboflebite superficiale
  • Lunghi viaggi
  • Interventi chirurgici
  • Gravidanza
  • Terapia ormonale estrogeno-dipendente
  • Sovrappeso oppure obesità

Quale trattamento seguire?

Il trattamento è principalmente rivolto alla riduzione del dolore e dell’infiammazione e, soprattutto, alla prevenzione dello sviluppo di una tromboflebite venosa profonda. Il rischio di progressione verso un tromboembolismo venoso è di circa il 5%.

È considerato soggetto a rischio di complicazioni tromboemboliche chi presenta trombi al di sopra del ginocchio, in altre parole nei pressi della giunzione safeno-femorale, oppure coaguli superiori ai 5 cm.

Il trattamento si basa sull’assunzione di antinfiammatori non steroidei (FANS) per calmare il dolore localizzato, come ibuprofene o naprossene. In contesti più gravi o se sono presenti fattori di rischio, sembra indicato anche l’uso di anticoagulanti a basso peso molecolare, come alcune eparine.

Queste molecole vengono ampiamente prescritte in seguito a un intervento chirurgico come misura preventiva contro la formazione di coaguli.

Come prevenire la tromboflebite superficiale?

Il rischio di tromboflebite aumenta in caso di inattività prolungata nel tempo. Questa situazione può essere determinata da un lungo viaggio o da un intervento chirurgico, oppure può presentarsi come conseguenza di una malattia, come l’obesità. Al fine di prevenire la formazione di un coagulo sanguigno, possiamo:

  • Camminare
  • Muovere regolarmente le gambe
  • Indossare vestiti comodi
  • Bere liquidi a sufficienza

Al giorno d’oggi disponiamo di notevoli conoscenze mediche in merito alla trombosi venosa superficiale, che hanno modificato lo scenario relativo alla diagnosi e al trattamento di questa malattia. Fino a circa dieci anni fa, era considerata una patologia banale e di semplice diagnosi, per cui non era stato nemmeno definito un preciso trattamento.

Oggi, invece, è catalogata come patologia potenzialmente grave, perché associata in numerose occasioni a trombosi del sistema venoso profondo e alle conseguenze fatali che derivano da quest’ultima, come l’embolia polmonare.


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