Cancro delle ovaie: effetti collaterali

Il cancro ovarico è una malattia terribile con conseguenze irreversibili. I suoi trattamenti generano forti effetti che rendono la malattia un percorso estremamente difficile.
Cancro delle ovaie: effetti collaterali

Ultimo aggiornamento: 29 aprile, 2023

Il cancro delle ovaie implica una crescita incontrollata di cellule. Ciò può comportare la formazione di un tumore nell’area e la sua diffusione ad altre parti del corpo. Le terapie per questa malattia hanno una serie di effetti collaterali, come vedremo di seguito.

Il trattamento del cancro delle ovaie può andare da interventi chirurgici di vario tipo alla radioterapia e all’uso di farmaci chemioterapici. Tutti gli approcci sono molto aggressivi e influenzano il funzionamento delle cellule normali dell’organismo, causando molteplici alterazioni.

Effetti collaterali dell’intervento chirurgico

A breve termine, le donne che si sottopongono all’intervento chirurgico provano dolore e sensibilità, come per qualsiasi procedura invasiva. Altri sintomi comuni sono la difficoltà a urinare e andare di corpo.

Tuttavia, sono possibili anche reazioni indesiderate più gravi. Ecco alcuni degli effetti e delle conseguenze che una paziente affetta da tumore ovarico può incontrare durante il trattamento chirurgico di questa difficile malattia.

1. Effetti dell’anestesia

Chirurgia per asportare il tumore all'ovaio

L’anestesia utilizzata in qualsiasi intervento chirurgico può avere effetti secondari, non necessariamente gravi, ma che possono risultare fastidiosi per la paziente. Gli effetti collaterali più comuni includono nausea, vomito, mal di testa e variazioni della pressione sanguigna.

Tuttavia, la risposta di ogni persona all’anestesia generale varia e possono verificarsi gravi complicazioni. Problemi respiratori e cardiaci, coaguli di sangue, emorragie e infezioni sono alcuni degli inconvenienti causati dall’anestesia.

2. Effetti sul corpo

Durante l’intervento chirurgico alcune aree possono essere direttamente interessate, come la vescica, i vasi sanguigni, l’intestino o i linfonodi. In alcuni casi è necessario rimuovere i linfonodi pelvici a causa della presenza di metastasi.

In questo caso, c’è il rischio che il sistema linfatico soffra un malfunzionamento, provocando un linfedema. Questa malattia provoca un gonfiore anomalo delle gambe, che si riempiono di liquido.

3. Conseguenze estreme

Esiste la possibilità che, durante l’intervento per estirpare il tumore, sia necessario rimuovere alcuni frammenti di organi addominali influenzati, come l’intestino. Inoltre, può essere necessario asportare parti del fegato, della cistifellea o della milza.

Allo stesso modo, dopo l’intervento la paziente potrebbe perdere del tutto la capacità di concepire. Se la paziente desidera avere figli, deve sottoporsi a un trattamento di conservazione della fertilità prima dell’intervento.

Vi suggeriamo di leggere anche: Cosa sapere prima di farsi asportare le ovaie

Effetti della chemioterapia

La chemioterapia è uno dei trattamenti più comunemente utilizzati per il tumore ovarico, ma può comportare molteplici reazioni avverse. Gli effetti collaterali variano a seconda del farmaco utilizzato e  dell’età. Uno studio recente ha rilevato che le donne più anziane tendono a sviluppare reazioni più sfavorevoli rispetto alle più giovani. Fortunatamente, la maggior parte degli effetti scompare al termine del trattamento.

1. Effetti comuni

  • Perdita totale o parziale dei capelli.
  • Stanchezza eccessiva.
  • Emorragie e anemia, causate dalla diminuzione dei globuli rossi e piastrine.
  • Leucopenia o diminuzione dei globuli bianchi.
  • Nausea, vomito, diarrea.
  • Afte e perdita o alterazione del senso del gusto.
  • Crampi o formicolio a causa dei danni ai nervi periferici.
  • Dolore lieve all’orecchio e ai muscoli.
  • Arrossamento e infiammazione della pelle, che può anche scurirsi.
  • Problemi di concentrazione o di memoria.

2. Effetti meno frequenti

  • Vista appannata
  • Ipotensione
  • Dolore addominale.
  • Reazioni allergiche.
  • Mal di testa o emicrania.

3. Effetti a lungo termine

Alcuni farmaci chemioterapici utilizzati nel trattamento del tumore ovarico possono causare effetti collaterali a lungo termine. La maggior parte di questi effetti è dovuta a danni agli organi e alcuni dei più comuni sono i seguenti:

  • Insufficienza renale.
  • Neuropatie periferiche dovute a danni ai nervi.
  • Perdita dell’udito.
  • Menopausa precoce e infertilità.
  • Danni permanenti al midollo osseo.

Effetti della radioterapia

Gli effetti della radioterapia e della chemioterapia sono gli stessi. Tuttavia, i pazienti esposti alla radioterapia sono anche a rischio di problemi digestivi.

Infatti, uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports ha dimostrato che la radioterapia tende a causare tossicità gastrointestinale ed ematologica nelle donne affette da cancro delle ovaie. Fortunatamente, esistono diversi farmaci in grado di trattare e prevenire l’insorgere di questi effetti collaterali.

Rimedi che possono ridurre gli effetti collaterali

Di fronte a una malattia degenerativa come il cancro, la natura ci fornisce strumenti per realizzare farmaci molto utili. Alcuni alimenti ed erbe sono eccellenti per ridurre gli effetti dei trattamenti per il tumore ovarico. Ecco alcuni di questi alimenti e piante medicinali.

1. Tisana alla menta

Tè verde alla menta

Le proprietà antiossidanti del tè alla menta aiutano a rinforzare il sistema immunitario. In questo modo, il corpo aumenta le sue capacità di prevenire e combattere le malattie e reagirà meglio ai trattamenti. Inoltre, è una bevanda eccellente per calmare il mal di stomaco, uno dei sintomi più comuni di chi si sottopone alla chemioterapia.

Ingredienti

  • 7-10 foglie di menta (1 g)
  • 1 tazza d’acqua (250 ml)
  • Miele o limone (opzionale)

Preparazione

  • Fate bollire 250 ml d’acqua.
  • Aggiungete le foglie di menta quando raggiunge l’ebollizione.
  • Spegnete il fuoco e lasciate riposare, finché sarà pronto l’infuso.
  • Aggiungete miele o limone, se vi piacciono.

Potete bere questa tisana in qualsiasi momento del giorno. Meglio ancora se ne bevete una tazza la mattina.

2. Funghi shiitake

Questi funghi contengono beta-glucano, un composto chimico che potrebbe contribuire a rallentare la crescita di alcune cellule cancerose. I funghi shiitake sono molto comuni in Giappone, dove vengono utilizzati come integratori nel trattamento del cancro delle ovaie e di altre malattie.

Infatti, diverse ricerche dimostrano che i funghi shiitake possiedono proprietà antitumorali perché sono ricchi di lentinano. Questo beta-glucano ha anche la capacità di potenziare l’efficacia della chemioterapia e della radioterapia.

Ingredienti

  • 12 funghi shiitake freschi
  • 1 ciuffo di erba cipollina (200 g)
  • Sale grosso
  • 1 cucchiaio di olio di semi di girasole (15 g)
  • 1 lattuga romana piccola
  • 2 cucchiai di succo di limone (30 ml)
  • 2 cucchiai di salsa di soia (30 ml)
  • 1/2 cucchiaio di mirin (un tipo di sakè dolce giapponese da cucina)

Preparazione

  • Fate un incisione a croce sul cappello dei funghi shiitake.
  • Togliete un pezzetto del gambo.
  • Tagliate l’erba cipollina a pezzetti ed aggiungete il sale.
  • Mettete il tutto su una piastra, fino a che i funghi non siano dorati.
  • Mescolate bene tutti gli ingredienti per fare la salsa.
  • Lavate la lattuga e asciugatela bene.
  • Tagliate le foglie a pezzi.
  • Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola.

Cancro delle ovaie: effetti collaterali prevenibili

Come si può notare, il trattamento del cancro delle ovaie ha molti effetti collaterali, soprattutto quando si tratta di chemioterapia. Fortunatamente, oggi esistono farmaci che possono alleviare queste reazioni e rendere il processo più tollerabile. In caso di dubbi, la cosa migliore da fare è sempre consultare il proprio medico curante.


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